Narratore pov.
[Quindici anni dopo;da qualche parte a Kamino]
La porta dell'ufficio viene aperta e sbattuta contro il muro con violenza, creando un frastuono non indifferente e nel frattempo, una figura si avvicina a passo svelto verso la scrivania posta al centro della stanza; sbatte violentemente una mano sul legno e punta verso il viso della persona davanti a lei il suo cellulare costringendo il diretto interessato a guardarlo.
-Ehy vecchietto! Stavi girando su Internet e mi sono imbattuta sulla classifica JP degli eroi, di che si tratta esattamente?- chiede la ragazza scorrendo le notifiche sul suo cellulare. Non capiva il significato di tutti quei numeri strani che compaiono sullo schermo accompagnati da un'infinità di nomi di persone.
-Prima di tutto, buongiorno anche a te. Secondo, è una classifica che si basa su diversi dati come ad esempio il numero di incidenti risolti da ogni eroe, il livello del suo contributo alla società, il suo tasso di approvazione eccetera. Sono sommati due volte all'anno per formare la classifica di tutti gli eroi in attività- spiega l'uomo sistemandosi la cravatta e aggiustandosi sulla sedia di pelle nera, staccando gli occhi dalla moltitudine di fogli che riempiono la scrivania per vedere la reazione della (c/cp) che annuisce.
-Non me ne avevi mai parlato prima. Perché?-
-Perchè non me l'hai mai chiesto- risponde semplicemente l'uomo.
-Giusto, ora continua su!- lo incita poi mentre il più grande sospira e si stiracchia dalla stanchezza. Troppo lavoro e troppo poco tempo.
-Se un eroe si è posizionato tra i primi posti significa che è riuscito a portare pace e gioia alle persone- conclude il suo discorso timbrando dei fogli e mettendoli in una busta gialla, pronta per essere spedita.
-In pratica, se voglio diventare un eroe affermato devo arrivare fra i primi in classifica giusto?-
-Esatto, ed è quello che farai con il tempo- aggiunge l'uomo.
-Direi che hanno reso questa professione una vera e propria gara di popolarità eh?- commenta la ragazza cercando una posizione più comoda sulla poltroncina nera dove si era seduta precedentemente, per riposarsi mentre ascolta la spiegazione del più grande, poiché lui sapeva essere davvero stancante.
-Sei vuoi davvero essere un eroe devi farti conoscere- spiega l'uomo dal completo scuro, che risalta la sua aura misteriosa ed elegante con i capelli neri come il carbone e gli occhi verde smeraldo; un bell'uomo per avere per avere quarantadue anni.
-Sinceramente non mi interessa, ma il tuo ragionamento non fa una piega- aggiunge poi la più piccola.
-Ora che ci penso, visto che All Might ha dato le dimissioni, la classifica ha subito delle impressionanti modifiche, per cui non dovrebbe essere troppo difficile per te...- dice il corvino, ma ovviamente la più giovane non lo sta seguendo per niente.
-Si, si, si, capito, capito- lo liquida lei, pensando già ad un modo con cui presenti al mondo: non troppo appariscente ma con discrezione, visto che non ama particolarmente la fama o le orde di fan accalcate l'una su l'altra e questo l'uomo davanti a lei lo sa bene.
-Per diventare eroe non vasta solamente l'immagine, contano anche le imprese, ma per il momento è meglio archiviare il discorso, oramai la seconda classifica di quest'anno è stata annunciata, quindi dovrai aspettare la prima classifica dell'anno prossimo, cioè fra sei mesi-
-Fino a Giugno?! Oh ma dai! Lo sai che detesto aspettare!- sbotta la ragazza dagli occhi (c/o) accasciandosi sulla poltrona.
-So che sei impaziente ma vedila in questo modo: Ti mancano solo sei mesi di tirocinio e poi...-
-Ma perché?! Perché devo fare il tirocinio?- ribatte lei, fermando il suo tutore nel bel mezzo del suo discorso, con mosse teatrali e senza senso. Il diretto interessato si allenta leggermente la cravatta e sospira per l'ennesima volta.
-Come stavo cercando di dire, le tue unicità sono molto forti e di carattere sei molto suscettibile e può risultare un problema tenerti a bada-
-Quindi...- lo invita a continuare lei.
-Quindi stiamo cercando un eroe che si pronto a supportarti in momenti del genere e che possa affiancarti nel migliore dei modi durante quest'ultimo periodo- spiega mettendo un altro plico di fogli all'interno di una busta gialla, stavolta più piccola rispetto alla prima.
-COSA? DAVVERO?! No aspetta un momento. Io non voglio fare da spalla a qualcuno!- si lamenta lei. Le piace l'idea di fare un corso sul campo ma non come se fosse l'ombra di qualcun altro.
-Capisco come ti senti ma molti eroi hanno iniziato come spalla e nessun eroe nasce dal nulla. Tu hai bisogno di esperienza sul campo e questo è il modo più rapido- ribatte l'uomo tirandosi i capelli scuri e chiudendo gli occhi leggermente arrossati dalla stanchezza.
-Aish! Va bene, va bene vecchietto! Tanto hai sempre ragione tu. Hai già pensato a qualcuno?- risponde sconfitta, per poi alzarsi dalla poltrona e dirigersi verso l'uscita dell'ufficio.
-Ancora no...Ora dove vai?- chiede in tono sconfitto il corvino, guardando la ragazza che pian piano si allontana.
-Esco a fare una passeggiata- risponde con nonchalance la (c/cp)
-Tu? Che esci a fare una passeggiata?- Impossibile- chiede scettico il più grande
-Ho fame e voglio mangiare- risponde secca.
-Vuoi che ti porto qualcosa dal Kombini? Patatine? Gelato? Una barretta energetica?- chiede poi aprendo la porta ma aspettando qualche secondo per una risposta dal suo tutore.
-Una barretta al caffè non sarebbe male ma ricordati di non metterti troppo in mostra, Black bird- dice serio l'uomo dagli occhi verdi , evidenziando con la voce il nome in codice della ragazza, la quale al solo sentirlo sorride in modo beffardo e divertito. Si gira lentamente verso il più grande e ribatte in tono di sfida:
-Va bene, ma non sarà così ancora per molto, Vecchietto-
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( ゚д゚)つ Bye
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ŁΞŦŦŁ€ βΞŘĐ ||Hawks x reader|| 2.0
FanficMi hanno rubato il profilo, quindi se vuoi leggere questa storia, la leggi QUI. ~~~~ -Non ti ho chiesto io di aiutarmi- -E io non ti ho chiesto di entrare nella mia vita-