ŁΞŦŦŁ€ βΞŘĐ ||Hawks x reader|| 2.0

37: Cena tra Villain

Lo aspettavate con ansia, lo so.

[T/n] pov.

-Non va bene, non va bene. Il vecchietto si arrabbierà, Hawks si arrabbierà!- ecco che parte la foca isterica.

-Yuki calmati, nessuno si arrabbierà. Il vecchietto è lontano e non vedo Hawks da tutta la mattinata. Sarà una cosa veloce ok? Dentro e fuori, entro mezzanotte. Promesso-

-Non mi piace, non piace, non mi piace....- continua a ripeterlo come un disco rotto, volando in cerchio sopra il letto, il che mi fa venire ancora più ansia di quanta non ne abbia già. Vestirmi è diventato più complicato del previsto, soprattutto perché dovrò cercare di farmi accettare dal Fronte di Liberazione. Semplice no? Infondo sono loro che mi hanno invitato quindi non dovrò neanche sforzarmi di entrare di nascosto.

'Perché lo sto facendo?' Questa è la domanda che mi vortica nella mente fino a farmi venire il voltastomaco da ore, ma per quanto io stia impazzendo per trovare una risposta, nel profondo la so già. Ci sono due ragioni principali: la prima è il vecchietto; lui è stato il primo a dirmi di tenere gli occhi aperti, anche se a dirla tutta credo di star facendo più di quanto mi abbia chiesto, però con il mio potere potrei accedere alle loro informazioni e mandare in fumo i loro piani più velocemente. La seconda è Hawks; se in qualche modo è immischiato con questa storia devo assolutamente saperlo, dopodiché mi comporterò...sinceramente non lo so nemmeno io. Dovrei essere impaurita? Arrabbiata? Oppure delusa?

Troppe cose a cui pensare e troppo poco tempo per cercare una risposta, soprattutto che manca un ora all'inizio della cena.Una volta che ho finito di prepararmi prendo Yuki sottobraccio e mi avvio verso quella che potrebbe essere la fine della mia neo carriera da eroe.

[Skip time]

Seguendo l'indirizzo che mi è stato dato insieme alla lettera sono arrivata davanti ad una mega villa sperduta, vicino alla città di Deika e la prima cosa che ho notato è un eroe, interamente vestito di viola con un sorriso inquietante che si avvicina minacciosamente a me, non appena metto piede a terra.

-Benvenuta signorina Blackbird, la stavamo aspettando!-

-La ringrazio signor...-

-Slidin'go- senza dire altro mi fa strada fin dentro la villa, che pullula di Villain e che puntualmente c'è chi mi guarda male e chi mi spoglia con gli occhi.

'Voglio spaccare la loro faccia. È una cosa normale pensare certe cose, giusto?-

-Mi fanno paura- sussurra Yuki nascondendosi sotto al mio cappotto e non la biasimo. Se fossi in lei avrei avvertito le autorità, ma guardandomi intorno noto che diversi eroi sono immischiati in questa faccenda e parlarne con qualcuno potrebbe mandare a monte la mia copertura.

-Il suo animaletto é davvero particolare-

-Grazie. Può non sembrare ma è una gran chiacchierona- cerco di sdrammatizzare ma l'unica cosa che faccio, secondo me, è scavarmi una fossa più profonda di quanto non sia già. Mentre seguo l'eroe, mi guardo intorno, osservando i muri adornati da una carta da parati color crema e da lampade moderne super luminose, abbastanza da accecarmi se le guardo per più di tre secondi.

'Devo dire che come covo dei cattivi me lo aspettavo più tetro' si, diciamo che ho la concezione di 'covo' come un luogo buio e tetro pieno di ossa e teschi. Sono un pò all'antica lo ammetto.

Dopo aver percorso non so quanto corridoi, Slidin'go mi lascia davanti ad un portone di legno bianco e non capendo il perché, provo a bussare e subito dopo la porta si apre da sola, come se avesse vita propria. Le prime cose che noto sono un lungo tavolo imbandito di qualsiasi pietanza esistente e un uomo su una carrozzina high-tech a pochi passi da me. A giudicare dal profilo che mi aveva descritto il vecchietto, deve essere il CEO della Detenerat.
Ha un sorriso smagliante e allo stesso tempo inquietante ad incorniciargli il volto e non posso negare che stavo per aprire le ali e scaraventarlo sul tavolo per la paura, ma mi sono trattenuta.