33: La chiamata

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(T/n) pov.

Prima che tornassi all'agenzia insieme ad Hawks, ho consegnato il libro al vecchietto e gli ho detto di dargli un occhiata, perchè lo avrebbe trovato interessante sotto ogni punto di vista e dire che aveva una faccia confusa è un eufemismo e non lo posso biasimare; anche io lo sono in questo momento mentre guardo le ali rosse del numero due che continuano a scintillare in modo anomalo ma non posso avvicinarmi più di tanto perchè capirebbe che lo sto spiando. Vorrei tanto usare il mio potere per scavare nei suoi ricordi e sapere cosa gli sta succedendo ma lui se ne accorgerebbe subito e mi punterebbe una piuma tagliente come una lama al collo poichè la mia telepatia non passa inosservata con i mal di testa improvvisi che provoco ogni volta che la attivo.
L'unico che può dirmi cosa sta succedendo è Hawks stesso ma sono certa che se glielo chiedessi cambierebbe subito discorso.

-Come è andata la mattinata uccellino? Fatto qualcosa di interessante?- mi chiede dopo un pò.

-Oltre a cercare l'uscita del tuo appartamento e il pranzo con il vecchietto? No niente di che, e tu?-

-Uscita di lavoro-

-Tutto qui?- chiedo scettica

-Si!-

'Mi nasconde qualcosa' So riconoscere quando qualcuno è teso e Hawks lo è. Non voglio insistere, ma tentare un ultima volta no può peggiorare le cose...giusto?

-Hawks-

-Mh?- mi fermo a mezz'aria e la stessa cosa fa lui, mettendosi proprio di fronte a me, dandomi una perfetta visuale delle sue ali e non posso fare ameno di fissarle; non posso dire di avere una vista perfetta ma ora riesco a capire il perchè del loro luccichio anormale. Sono dei pezzi di vetro circolari, e se non avessi studiato nanomeccanica non avrei mai capito che si trattano di telecamere spia.

'Perchè ha delle microspie a dosso? Chi sta monitorando Hawks?' e vai con il mini-panico.

-Hai...qualcosa tra...- non riesco a dirglielo per cui mi metto ad indicare le sue ali e lui in risposta mi guarda in modo confuso. Cerco di continuare ma le parole del vecchietto iniziano a risuonare nella mia testa come un eco:

"Se noti qualcosa di strano non intervenire, comportati normalmente e osserva la situazione"

-Sono arruffate più del solito, dovresti dargli un occhiata- rispondo in modo sbrigativo per poi ricominciare a volare, questa volta più velocemente del normale, perchè non ho voglia di parlargli di nuovo, non adesso almeno. Ho bisogno di fare chiarezza, di studiare la situazione, capirla e comportarmi di conseguenza.

'Deika, la Detnerat, Destro... oltre al fatto che iniziano tutte per 'D' avranno un altro collegamento, no? E poi il libro del Fronte di liberazione...' mentre faccio chiarezza nei pensieri non mi accorgo che siamo già nell'ascensore dell'agenzia e per poco non urlo dallo spavento quando sento il 'bing' delle porte quando si chiudono.

-Stai bene uccellino? Ti vedo più pallida del solito- chiede lui leggermente preoccupato

'Sono pallida perchè ho ansia, idiota'

-Sarà perchè ho bevuto troppo ieri sera, e visto che ci sono vado a riposare ancora un altro pò prima della prossima pattuglia- faccio per uscire e propria prima che si chiudano dico:

-Se hai bisogno di parlare di qualcosa io ci sono!-

Non so perchè l'ho detto, forse per fargli capire che di me si può fidare o forse per spronarlo in qualche modo a dirmi cosa succede, ma lui non dice nulla anzi, si limita a sorridermi ma questa non è forzato, è un sorriso tenero e sincero, quello che potrebbe far tornare il sole dopo un pioggia infinita, quello di cui mi sto pian piano innamorando.

ŁΞŦŦŁ€ βΞŘĐ ||Hawks x reader|| 2.0Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora