Capitolo 4: Chris.

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Mi alzo dal letto in modo brusco e vado subito a sciacquare il mio viso, ho appena fatto uno strano sogno sui miei genitori quindi mi è venuto un attacco di panico nel sonno, per fortuna è passato.
È mattina, precisamente il secondo giorno di scuola anzi di inferno perché devo tornare ancora lì?
Mi odiano tutti e a momenti non avrò nemmeno un amico decente, l'unica persona che conosco è Peter per fortuna.
Mi preparo prendendo alcune cose dall'armadio da mettere, appena mi vesto in fretta mi do una leggera sistemata ai capelli e oggi ho deciso di lasciarli sciolti, rispecchiano proprio il mio umore cioè mi sento un leone in gabbia.
Esco da casa mia chiudendo la porta a chiave, non ho nemmeno fatto colazione stamattina quindi spero di mangiare qualcosa durante l'intervallo a scuola.
Mentre cammino penso alle parole di Bucky, ieri sera pensavo che entrambi sapessimo a cosa stavamo andando incontro invece lui ha deciso di andarsene lasciandomi da sola come una perfetta idiota, però non sembrava così convinto delle sue parole quindi forse lo sta facendo per un motivo valido.
Comunque sia non si abbandona una persona così, sopratutto se ci tieni almeno un pò al bene di questa persona.
Arrivo a scuola, sotto gli sguardi di alcuni studenti per fortuna riesco ad entrare dove c'è davvero un via vai per le classi, ma cos'è successo?

"Peter!"
Vado incontro al mio amico che in questo momento sembra il più nervoso di tutti.

"Devo parlarti Jos, andiamo qui dentro."

"In uno sgabuzzino?"

"Non fare domande."

Peter dopo esserci nascosti comincia a parlare.
"Hanno scoperto tutto.."

"Cosa? Di che stai parlando?"

Peter poi esce dallo zaino la sua tuta di Spider-man.
"Wooow cioè ok.. Quindi in teoria hanno scoperto che sei l'uomo ragno?"

"Non proprio, hanno solo visto la tuta fuori dal mio zaino ma per fortuna non sospettano nulla."

"Oh adesso ne sono sollevata, cioè adesso non sono l'unica che tormentano continuamente."

Usciamo dalla sgabuzzino e passano due studenti penso più grandi di noi, ci guardano e poi scoppiano a ridere.

"Sei Rogers vero?"
Il ragazzo insieme al suo amico mi scruta attentamente dalla testa ai piedi, mi sento in imbarazzo ma penso anche che sia una cosa naturale per i ragazzi.

"Si sono io.."

"Non sei poi così strana come dicono, a me sono sempre piaciute le cose diverse o speciali."

Mi fa l'occhiolino e poi va via, Peter mi guarda scioccato ed io invece non riesco a staccargli gli occhi di dosso.

"Ei? Terra chiama Josephine ma lo hai guardato bene?"

"Si in effetti non è niente male, ma è uno stronzo quindi lascio perdere perché non sono al caso mio questo tipo di ragazzi."

Peter alza gli occhi al cielo e poi andiamo entrambi in classe, entro nella mia ma trovo subito qualcuno seduto al mio posto.

"Ciao Rogers."
Il ragazzo di cinque minuti fa e
è davvero della mia classe?

"Ciao Josephine, perché non mi saluti?"

Non lo guardo nemmeno perché mi mette abbastanza in soggezione, poi però lui mi sposta il libro di storia perché c'è proprio quella lezione oggi.

"Perché mi stai ignorando? Ti do forse fastidio?"

"No è solo che non mi sento a mio agio, nessuno oltre il mio migliore amico mi ha rivolto la parola in questa scuola."

Si avvicina a me dipiù e poi mi sussurra all'orecchio:"Vabbè io non sono tutti, mi è sempre piaciuto essere il primo in tutto."

Arrossisco all'istante tanto che chiedo alla professoressa di andare in bagno, quel ragazzo ha una grande faccia tosta per dire cose del genere.

"Josephine di nuovo fuori?"

"Si, c'è quell'idiota di prima nella mia classe ed è anche seduto accanto a me quindi immagina.."

Peter ride di gusto, io gli faccio la linguaccia perché quando fa così è insopportabile.
La giornata per fortuna passa in fretta, appena esco da scuola ritrovo ancora quel ragazzo.
In classe non ha fatto altro che tormentarmi con le sue battutine a cui io ovviamente non ho dato corda.

"Lo vuoi un passaggio a casa?"

"Hai anche una moto adesso?"

"Oddio che miracolo! Mi hai anche risposto.."

"Non ho voglia di parlare con te, sei così arrogante e presuntuoso che mi dai sui nervi.."

"Io comunque sono Chris, è un piacere conoscerti.."

"Il piacere non è mio."
Il suo sorriso mi manda completamente in tilt, si accorge che lo sto guardando e si sistema i capelli in modo strano.

"Lo vuoi quindi questo passaggio?"

"Non credo che sia una cosa giusta andare in giro con uno sconosciuto, non so nemmeno chi sei!"

"Ti ho detto il mio nome, cosa vuoi dipiù? Il mio indirizzo di casa?"

"Non ho detto questo,ma non è normale.."

Chris alza gli occhi al cielo e poi mi da il casco in mano, lo guardo alzando un sopracciglio e poi lui mi fa cenno di salire.

"Guarda accetto solo per non sentirti più parlare."

"Saggia decisione Rogers."
Salgo sulla moto mettendo il casco e poi devo ovviamente tenermi dai suoi fianchi, che totale imbarazzo.

"Non stringermi troppo Josephine, altrimenti rischio di arrossire!"
Imita la mia voce, Dio è così irritante che lo prenderei volentieri a pugni ma prima voglio tornare a casa.

Arriviamo dopo 10 minuti visto che c'era molto traffico per strada, appena si ferma davanti casa mia scendo subito ma inciampo subito, per fortuna ma non so nemmeno come mi prende in tempo, mi guarda e sorride ancora.

"Sei molto imbranata lo sai?"

"Grazie per il complimento, ma non è colpa mia."

"Nemmeno la mia Josephine.."

Alzo gli occhi al cielo e gli restituisco il casco, quando le sue mani toccano le mie sento una strana sensazione dentro di me ma non è la stessa che ho sentito quando ero in compagnia di Bucky.

"Ci vediamo domani a scuola allora?"

"Io spero di no però si ci vedremo a scuola, grazie per il passaggio davvero non dovevi.."

"Nessun problema Rogers, mi fa piacere aiutare le persone più bisognose."

"Ma quanto sei stronzo? Dio mio!Giuro che non ti sopporto."

Gli faccio il dito medio e poi lo lascio lì che sorride al solito come un idiota.
Poi apro la porta di casa ed entro, lascio lo zaino a terra e vado subito a mangiare qualcosa visto che sono con lo stomaco vuoto da stamattina.
Chris è uno stronzo, non mi è così indifferente come vorrei però..
Ad un certo punto mi arriva un messaggio nel telefono, così lo sblocco ma vedo che è un numero che non ho ancora memorizzato.

*Chi era quello con te Josephine?*

Rispondo subito.

*Non sono affari tuoi, non so nemmeno chi sei!*

Sta scrivendo..
*Sono Bucky.*

𝐑𝐨𝐠𝐞𝐫𝐬 |Loki.|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora