Okay babes, prima di cominciare volevo premettere che da questo capitolo in poi la storia deraglierà dall'originale "il trio della dama nera", dato che mi sembrava più figo darvi un caso nuovo (se non si fosse ancora capito). Però la base è la stessa, quindi aspettatevi sempre le scene ICONICHE.
Ah. E qualunque cosa esageratamente trash è fatta solo per ridere. Questo libro è infatti è anche un po' la parodia della saga, che esalta i caratteri dei personaggi. E' fatto apposta, quindi.
***
-Ehi, Sherlock! Hai sentito Arsène?-
Il ragazzo alzò gli occhi dal cellulare, lanciandomi una specie di sguardo scettico, per poi scrollare le spalle: -Boh, ieri pomeriggio dovevamo incontrarci ma non si è presentato. Ha detto che gli faceva un po' male la testa-
Qualcosa mi disse che era colpa mia.
Avvampai all'istante, non sapendo dove guardare. Gesù. Solo io.
Il mio gesto non passò inosservato a Holmes, che con fare ancora più dubbioso mi scrutò mettendo via il telefono.
-Ne sai qualcosa?-
- Io? Pfff! Nahhh...-
- Non sembri molto convinta-, continuò incalzante.
Quel ragazzo cominciava a darmi sui nervi. Ma non poteva starsene zitto per un momento, no eh? Vabbè, poi parlo io che mi avvicinai a lui in aeroporto.
L'adolescenza è una fase difficile.
E non chiedetemi perchè sto tirando fuori questo discorso, perchè anche io ho i miei dubbi sui motivi effettivi. Bah.
Comunque, torniamo a noi e a quel tipo strano, poichè prima che avessi potuto prununciare qualunque risposta che l'avrebbe spento e affondato, la figura familiare del nostro amico comparve all'improvviso. E dico così perchè vi giuro: non c'era su quella spiaggia! Non c'era!
Aveva il suo solito sorrisetto da culo dipinto in faccia, anche se...oh cielo. La testa era parzialmente fasciata da una benda bianca e di tanto in tanto si massaggiava il capo storcendo le labbra in una smorfia.
Ops.
Si avvicinò alla ringhiera del pontile, quello stesso al quale era avvenuto il mio terzo incontro con Sherlock, e mi sorrise come se il giorno prima non fosse successo assolutamente niente.
- Che ti ha picchiato?-, domandò Holmes riferendosi al francese. Saltai un battito, e la cosa che probabilmente mi fece venire ancora più ansia era il fatto che non aveva nemmeno alzato la testa per guardarlo.
Arsène scrollò le spalle: -Oh, nessuno. Sono caduto giù dalle scale-
- Interessante come il figlio di un equilibrista possa praticamente sfasciarsi mezzo cranio-
- Sono solo caduto, William. Capita. Che vuoi?-, sbottò l'altro, improvvisamente infastidito.
- Nulla, in realtà-
- Allora non fare domande stupide-
- Ragazzi...-, provai, ma loro come sempre mi ignorarono.
Sherlock si alzò di colpo e per qualche attimo ebbi paura che potesse dare un pugno all'amico, fino a che assottigliò gli occhi e storse le labbra in una smorfia di disapprovazione: -Mi sono solo preoccupato, Lupin. Posso ancora farlo o è proibito?-
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Sherlock, Lupin e Io - Vacanza con delitto
FanfictionSE VOLETE MORIRE DAL RIDERE SIETE NEL POSTO GIUSTO Fanfiction sulla serie di libri "Sherlock, Lupin e io" di Alessandro Gatti. NON E' NECESSARIO AVER LETTO I LIBRI PER COMPRENDERE IL CONTENUTO. (Ma essere fan di Sherlock, decisamente) Il mondo dal 1...