5. Andrà tutto bene

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Quand'ero piccola avevo la tendenza ad esternare tutto quello che mi passava per la testa.

Uno sconosciuto aveva una brutta maglietta? Glielo dicevo.

Sapevo cosa i miei genitori avessero regalato a mia sorella per il compleanno? Me lo lasciavo sfuggire a tavola.

Papà faceva qualcosa che non voleva che mia madre sapesse? Ero la prima a spifferare.

Crescendo mia mamma mi ha insegnato che mentire è sbagliato, ma che esistono delle eccezioni definite "bugie bianche".

Le bugie bianche sono delle menzogne necessarie per il quieto vivere, che si dicono per educazione, per non incutere sofferenze al prossimo e anche per salvarsi il deretano.

"Non devi sentirti in colpa a dirle, perché sono necessarie a volte" mi diceva.

Ma nel mio caso, non dire a Michele la verità, può essere definita una bugia bianca o è semplice paura?

Alla fine non si tratta di certo di una cosa così grave, soprattutto alla nostra età dove i sentimenti sono così fugaci e mutanti.

Me l'ha insegnato "Il tempo delle mele".
La protagonista passa tutto il film ad inseguire questo ragazzo, e quando finalmente si mettono insieme, lei si prende una sbandata per un altro.

Grande Sophie Marceau.

Questo dunque è quello che devo fare: dare a Rebecca un'impressione sbagliata di Alessandro (a cui lui ha inconsapevolmente contribuito) e mostrarle chi è in realtà il ragazzo giusto per lei: Michele.

Giusto poi, diciamo quello più serio.

È incredibile che alle otto di domenica mattina sia stesa nel letto a fare questi pensieri; di solito dormo fin quando mia madre non mi costringe ad alzarmi.

Forse gli ultimi avvenimenti mi hanno destabilizzata, e il mio cervello ha continuato a lavorare senza smettere di pensare neanche un secondo.

Rivoglio la mia tranquillità.

Conscia che non riuscirò a prendere sonno, prendo il telefono dal comodino per verificare se ho ricevuto messaggi, anche se molto improbabile.

Infatti non trovo nulla.

Apro Instagram alla ricerca di storie di gente che ha passato il sabato sera a divertirsi e noto che mia sorella ha postato una foto con una frase sullo sfondo blu.

Non si ama finché non si soffre.

Resto un minuto intero a guardare lo schermo, cercando di interpretare questa frase.

Samanta sta soffrendo?

Ha problemi con Ludovico?

Eppure qualche giorno prima l'avevo accompagnata personalmente al centro commerciale a causa di una festa a cui doveva andare con lui.
Effettivamente aveva un comportamento strano, ma pensavo c'entrasse mia madre, non il suo ragazzo.

Forse dovrei andare da lei e chiederle se va tutto bene, ma d'altro canto non voglio essere impicciona. Quando Sam ha problemi lo dice tranquillamente, e se adesso non l'ha fatto significa che non vuole davvero parlarne.

O forse semplicemente mi sto facendo un grandissimo castello di carte e le piace solo questa citazione.

Non riesco più fare affidamento sul mio istinto: non ho capito che Alessandro stesse male e probabilmente anche mia sorella, e non sono ancora riuscita a capire le intenzioni di Michele.

Insomma, ho organizzato una serata per rompere il ghiaccio con Rebecca e lui non le ha nemmeno parlato.

O è estremamente introverso, oppure aveva la testa altrove, precisamente focalizzato sul suo amico.

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