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Finiamo le nostre bibite mentre io non riesco a smettere di pensare a quei penetranti occhi verdi che mi fissavano, soprattutto non riesco a dare un nome alla sensazione che ho provato. Eccitazione? Paura? Euforia? Perché quell'uomo é scomparso all'improvviso? É come se mi stesse spiando di nascosto e che io l'abbia scoperto.

Mi giro e mi rigiro in tutte le direzioni cercandolo in ogni angolo del locale. Niente. É come se fosse evaporato nel nulla.

Passiamo circa un'ora nel locale, quando mi accorgo che si sta facendo tardi così decido di scacciare via questa strana sensazione di dosso; paghiamo il conto ed usciamo per dirigerci verso il parcheggio custodito dove abbiamo lasciato le nostre auto. Io e Juliet ci salutiamo e lei mi fá promettere di avvertirla immediatamente per farle sapere il numero di stragi di cuori che avrei fatto quella sera al party organizzato dai miei, tra i benestanti figli dei soci di mio padre. Sospiro a quell'idea, esco dal parcheggio e mi immetto sulla strada per tornare a casa.

Tre ore più tardi sono in camera mia. Ho fatto un lungo bagno rilassante,immersa nella mia vasca tra olii e sali profumati, asciugato con cura i lunghi capelli creando delle morbide onde che mi ricadono sensualmente sulla schiena, ho optato per un makeup sobrio che metta in risalto la mia abbronzatura estiva,con eyeliner,mascara ed un lucidabbra. Infine indosso i miei acquisti della giornata e mentre scelgo i gioielli sento bussare alla porta.

-Avanti!-

Mia madre entra nella stanza nel suo elegantissimo tailler blu e riesco a vedere uno sguardo più dolce del normale.

-Tesoro, sei una meraviglia. Sono sicura che questa sera li incanterai tutti...-

-Mamma il motivo di questa festa non sono di certo io, papá sará l'indiscusso re della serata- rido mentre mi metto il secondo piccolo orecchino composto da un diamante e mi guardo allo specchio. Ecco adesso sono pronta.

-Scendiamo di sotto?- chiedo a mia madre e mentre mi giro verso lei, noto che mi fissa con un'espressione triste, quasi si sentisse colpevole..

-Mamma, va tutto bene?-

-Si certo,cara. Andiamo, gli ospiti saranno già arrivati- .

Scendiamo al piano di sotto, dove una folla di ospiti tutti rigorosamente in abiti eleganti chiacchiera tra loro, sorseggia Champagne e assaggia stuzzichini ed aperitivi.

Un gruppo di signore si avvicina con fare amichevole salutando me e mia madre:

-Coleen, cara! Sei diventata una splendida donna-

Dice una di loro. Io non ricordo di averla mai vista, sará sicuramente la moglie di qualche pezzo grosso socio in affari con mio padre, così mi limito semplicemente a ringraziare

-Grazie mille. Adesso se volete scusarmi, vado a salutare un amico-

Fingo di aver visto qualcuno, e mi appresto ad allontanarmi verso il tavolo del catering.

Lo raggiungo con difficoltà vista la numerosa quantitá di gente che mi blocca per intrattenermi e salutarmi.

Mi sono sempre sentita a disagio in occasioni come queste, odio essere al centro dell'attenzione quando non ci sarebbe alcun motivo, ma sono la figlia di Ern Harvey! Non posso semplicemente sparire come se non fossi a questa festa.

Prendo un bicchiere di champagne e mi dirigo risoluta verso il giardino, improvvisamente ho voglia di fare una passeggiata all'aria aperta, supero così l'arco d'ingresso salutando gentilmente un gruppo di uomini che fumano e che al mio passaggio chinano lievemente il capo e mi sorridono cordiali.

Il giardino é perfettamente curato, decorato con grandi lanterne laccate bianche contenenti bellissime candele che illuminano fievolmente e rendono l'atmosfera quasi romantica. Mia madre, Harriet Harvey, sa come si organizza un party!

Ripenso distrattamente a quello che é successo oggi pomeriggio al WhiteGlamour; nessuno mi aveva mai fatto questo effetto, ma la cosa che non riesco a togliermi dalla mente é l'amara sensazione di conoscere quell'uomo in qualche modo.

Passeggio mentre bevo lo Champagne quando ad un tratto sento qualcuno che mi affera per i fianchi e mi attira a se abbracciandomi da dietro. -Sapessi da quanto tempo aspetto questo momento.....-

Mormora sul mio collo,mentre con una mano mi sposta i capelli su una spalla, ed io lo riconosco. Carter Bennet, il più arrogante e spregevole uomo che io abbia mai conosciuto sulla faccia della terra.

-Carter cosa vuoi da me? Lasciami stare-

Lo spingo lontano da me girandomi in modo da guardarlo in faccia.

-Cambierai atteggiamento con me dolcezza..é solo questione di tempo-

Mi dice e fá un sorriso malefico che mi fá solo venire voglia di sputargli addosso.

-Tra poco tuo padre fará il suo discorso, abbiamo il tempo per starcene un pò appartati. Sai, vorrei davvero strapparti quel vestito di dosso....-

Mi metto involontariamente a ridere

-Nemmeno se fossi l'unico uomo rimasto sulla terra-

gli rispondo senza nascondere il disgusto nel tono della mia voce.

Il suo sorriso diventa ancora più cattivo e si volta per ritornare all'interno della villa. Fa qualche passo per poi girarsi di nuovo nella mia direzione

-Lo vedremo, mia cara Coleen- ride in una maniera odiosa e ritorna a camminare.

-Non sono tua....- mormoro tra me e me e mi viene voglia di lanciargli una scarpa col tacco.

SalvamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora