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Non mi faccio più vedere per tutta la cena. Di tanto in tanto qualcuno viene a bussare alla mia porta, mio padre, mia madre e Carter, ma io resto sul letto a piangere e singhiozzare, cercando disperatamente una soluzione. Deve esserci un modo per convincere mio padre a ragionare e ritirare quell'annuncio.

Sono troppo scossa anche per chiamare Juliet, ormai é tardi e non avrei neppure la forza di raccontarle quanto successo.
Più ci penso, più quelle parole che ha pronunciato mio padre mi feriscono ed io continuo a versare lacrime amare, cerco di immaginare il futuro che hanno deciso per me e tutto ciò mi sembra sempre più irreale...

É ormai notte fonda, mi trascino fuori dal letto decidendo di togliere questo vestito, metto la camicia da notte e tolgo il poco trucco che mi é rimasto a furia di piangere.

Mi guardo allo specchio e notando il mio aspetto orribile decido di rimettermi a letto sperando almeno in qualche ora di sonno profondo.

Penso e ripenso a tutto quanto non riuscendo a trovare una spiegazione: come hanno potuto farmi questo?

Tormentandomi con domande a cui non trovo risposte, scivolo finalmente in un sonno tormentato.

É mattino quando mi sveglio per lo squillo del mio Iphone, é Juliet :

-Pronto...- rispondo con voce bassa,mi sento stanchissima e distrutta non ricordandone il motivo.

-Buongiorno dormigliona! Che voce, sembra proprio che ti sei fatta strapazzare da qualcuno stanotte! Dimmi chi é? É figo?-

E all'improvviso sembrando un incubo avuto quella notte, ricordo la tremenda serata che ho avuto, lo scioccante annuncio di mio padre, il mio fidanzamento... Sembra tutto irreale ma decido che racconterò a Juliet tutto a pranzo.

-Non esattamente. Ascolta adesso devo affrontare una conversione con i miei. Ci vediamo a pranzo così ti spiego tutto...-

-Coleen sembra una cosa seria... stai bene amica mia?-

Sto per scoppiare di nuovo a piangere sentendo il sincero affetto di Juliet ma ricaccio indietro le lacrime e cerco di tranquillizzarla. Almeno per ora..

-Si tranquilla. Sto bene.. ci vediamo alle 13 al Camden?-

-Ok. A più tardi!!-

Riagganciamo ed io mi sento risoluta ad affrontare i miei e a dire loro chiaramente che non ho intenzione di sposare quel verme o chiunque altro faccia comodo a mio padre!

Scendo dal letto, faccio una doccia veloce ed indosso degli short di jeans, una canotta bianca e stivali beige, raccolgo i capelli in una coda e scendo in cucina.

Trovo un'indaffarata Rose , la nostra cameriera più anziana, alle prese con la colazione ed intuisco che in casa non ci siamo solo io e i miei.

-Coleen cara! Come stai?-

Ed io per poco non mi sciolgo in lacrime; le sono affezionata e lei mi vuole bene davvero dal momento che mi ha vista crescere.

- Starò meglio dopo che avrò parlato con i miei. Sai dove posso trovarli?-

-Si. Ehm, sono tutti nell'ufficio di tuo padre.. insieme alla famiglia Landon- e mi lancia un'occhiata di comprensione. La ringrazio e corro verso l'ufficio.

E così sono nel bel mezzo di una simpatica riunione di famiglia... Adesso mi sentono!!

Sento la rabbia montarmi dentro ancora di più mentre percorro il corridoio a passi veloci.

Arrivo davanti la porta e prendo qualche secondo per prendere fiato perché già so che farò una scenata, ma non mi importa nulla e se sarà necessario mi metterò anche ad urlare .

-Coleen accetterà, é solo questione di tempo. Dovete stare tranquilli.- sento mio padre che parla. - È ancora sotto choc perché non se lo aspettava, ma tutto ciò è conveniente anche per lei.. -

-Sará bene che accetti il più presto possibile Ern. Lo sai che senza il mio appoggio la tua azienda resta con il culo per terra! Ed io non mi farò trascinare al fallimento. I ragazzi si sposeranno, Carter sará legalmente proprietario delle azioni che appartengono a tua figlia . Solo così puoi risolvere tutto- .

A quel punto entro senza bussare facendo girare tutti di scatto nella mia direzione.

-Tesoro,ti stavamo aspettando-, mia madre si alza per venirmi incontro. Io la fulmino con lo sguardo per poi affrettarmi a prendere la parola

-Sono contenta che siete tutti presenti. Perché dovete saperlo tutti che non ho intenzione di prendere parte a questa pagliacciata. Io non sposerò Carter, toglietevelo dalla testa. Mi avete teso una trappola, senza preoccuparvi del mio punto di vista, dei miei sentimenti. Ma che razza di genitori siete?-.

Mia madre é mortificata ma non mi guarda neanche, tiene gli occhi bassi per poi ogni tanto lanciare occhiate furiose verso mio padre.

Mio padre si alza dalla sua scrivania, con il suo completo grigio scuro, la camicia bianca e la cravatta rossa. Sempre elegante e ben vestito. é un cinquantenne davvero affascinante, ha sposato mia madre per lo stesso motivo per cui vogliono farmi sposare Carter. É un genitore severo, ma ha sempre detto di volermi bene..mai mi sarei aspettata che volesse obbligarmi ad un matrimonio d'interesse. O almeno credevo.

-Coleen. La decisione é già stata presa. Non te ne abbiamo parlato perché sapevamo che non avresti accettato e dovevi almeno presentarti alla cena! Piuttosto, ci hai davvero fatto fare una brutta figura ieri sera.-

-Abbiamo dovuto inventarci che sei molto nervosa per i preparativi delle nozze!- interviene quella vipera di Elen -Anzi cara, sbrighiamoci o faremo tardi. Abbiamo appuntamento con l'atelier più importante di tutta Londra per le prime prove di alcuni abiti- mi strizza l'occhio.

Sono sempre più scioccata.

SalvamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora