Svuotato. Ecco come mi sento ora.
Non c'è più niente in me, nulla di cui possa importarmi. La mia anima è divampata dai buchi che ho sulle braccia, testimoni delle miriadi di iniezioni.
La mia pelle è pallida come non lo era mai stata, sono giorni che non vedo un briciolo di sole, tanto che ho perso il conto.
Ho sete, tanta sete, e ho voglia di farmi un'altra doccia. Nonostante il peggio sia passato, sono giù di morale. Mi manca, e voglio riuscire a mantenere la promessa, ma è più dura del previsto.
Il dottor Kim dice che sarò tenuto sotto controllo per un buon periodo di tempo, e che se ricadrò di nuovo nella droga ripartiranno da capo. Non capiscono che io non sono mai caduto, le pillole sono l'unica cosa che me lo hanno impedito fin'ora. Quanto è ottusa la mente di quei superbi che credono di sapere tutto di tutti avendo letto un paio di libri. Non sono nessuno in questa vita, ma almeno non sono come loro.-Posso vedere Yoongi?- chiedo con un filo di voce all'infermiere di cui non so e non voglio sapere il nome.
Cerco di sfoggiare il mio sguardo più pentito, e lui annuisce impercettibilmente, spostandosi le ciocche azzurre dagli occhi. Azzurre come quelle di Alex. Lacrime copiose mi sgorgano dagli occhi, lui mi guarda, quasi intenerito. Approfitto della mia debolezza per enfatizzare il teatrino.
In poche ore il mio amico si presenta da me, fiondandosi ad abbracciarmi.
Cosa mi ha fatto passare... giorni d'inferno solo per far contento il figlio di papà, che almeno non dovrà più raccontare ai suoi ricchi colleghi di avere un amico drogato e depresso.
-Come stai?- ha un'espressione commossa. Che razza di domanda è?
-Alla grande- mento.
-Sei stato così forte- mi abbraccia di nuovo. Certo, forte.
-Grazie- lo stringo più forte, fingendo di essere riconoscente. Nonostante ce l'abbia con lui, mi sento comunque uno schifo. Sono bravo solo a mentire.-Ti manca l'Hope World?- chiede quando entrambi ci siamo sistemati sul divano, e quei bastardi sono usciti, in pausa pranzo. Mi hanno lasciato nelle sue mani per qualche ora, convinti di star disponendo un momento di privacy per due amici riuniti. Yoongi è debole da solo.
-Come può mancarmi qualcosa che era solo nella mia mente?- faccio riferimento alle sue parole, e qualcosa nel mio petto pulsa potentemente. Come posso anche solo osare pronunciare una sciocchezza del genere?
Chiacchieriamo ancora per un po', lui si assicura che io stia bene, io mi sforzo di tenermi dentro ogni singolo dolore. Se mi mostro vulnerabile, non posso farcela.
-Andiamo a prendere un gelato?- domando fingendomi sovrappensiero.
-Un gelato? Non mi avevi detto che non ti piaceva?- si acciglia leggermente.
Errore.
-E poi nelle tue condizioni attuali non so se...-
Abbasso la testa -va bene, era solo una proposta- cerco di essere più credibile possibile -nemmeno lei voleva mai comprarmi il gelato-
Yoongi capisce perfettamente di chi sto parlando. Mia madre. Colpo basso.
La sua espressione muta in un attimo.
Mi sento orribile a far leva su una questione così delicata, ma è l'unica strategia che possiedo.
-Andiamo a prendere un gelato- il tono della sua voce è dolce, ho fatto centro.
Scendiamo le scale del condominio, scherzando di quanto tempo sia passato dalla nostra ultima uscita.
La mia risata è impregnata di falsità e menzogna, ma mi riesce bene per il tanto allenamento a cui è stata sottoposta.
-Cavolo, la giacca- mi sbatto una mano sulla fronte.
-Vado io- suggerisce lui, voltandosi per percorrere i gradini a ritroso.
-Ti aspetto giù!- grido per farmi sentire dal mio amico, ormai alla porta del mio appartamento, che mi piace chiamare casa.
È la mia occasione. Scendo le scale con calma, per non farlo insospettire. Ho tutto il tempo che voglio, non ho giacche esposte nell'armadio, non può trovare quello che gli ho chiesto.
Non appena il vento freddo mi punge gli occhi, do inizio a una corsa a perdifiato. Non avevo mai corso così tanto in vita mia, chiunque mi veda pensa sicuramente che io sia pazzo. Tanto per cambiare.
STAI LEGGENDO
𝐇𝐨𝐩𝐞 𝐖𝐨𝐫𝐥𝐝
Fanfictionᵗᵒ ᵐʸ ˡⁱᵗᵗˡᵉ ˢᵘⁿˢʰⁱⁿᵉ "Ogni gesto che dalla gente comune e sobria viene considerato pazzo coinvolge il mistero di una inaudita sofferenza che non è stata colta dagli uomini" È la folle storia di Jung Hoseok, diviso tra la monotonia delle sue giorna...