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Non ho quasi più controllo del mio respiro, troppo affannato per definirsi tale, ma non posso fermarmi ora.
Sento il sudore imperlarmi il viso, una fitta alla milza che mi tormenta da qualche minuto; solo il mio obiettivo mi sta facendo trovare la forza di continuare a correre.
Giungo a destinazione tra un affanno e l'altro, intervallati da colpi di tosse e dal cuore che mi rimbomba nel petto. Posso sentirne i battiti fino in gola, sarà per la fatica, sarà per l'eccitazione. È la mia ultima speranza, sono convinto che Yoongi sarà già sulle mie tracce.

-Da quanto tempo- ridacchia il tipo dal cappellino blu, il mio inconfondibile spacciatore di fiducia.
-Ti vedo in forma- ride ancora.
-Dammi più roba possibile- taglio corto, piegandomi su me stesso per riprendere fiato.
-Tipo?- chiede mettendosi le mani nelle tasche.
-Speed, Ecstasy, DOM, francobolli, quello che hai- elenco velocemente.
Mi deposita tra le mani pasticche e foglietti di ogni tipo.
-Sicuro di poter pagare tutto?-
No.
-Te li porto domani, non sono andato a prelevare oggi- mento.
-Sono un sacco di soldi, per stavolta te li anticipo solo perché sei un cliente abituale-
Annuisco e lo ringrazio.
-Non dimenticartelo, ci vediamo domani- lo rassicuro con una stretta di mano e mi allontano dal parcheggio.
Le ombre dei palazzi mi opprimono anche se è giorno inoltrato, voci immaginarie mi perseguitano, facendomi accelerare il passo. Sento Yoongi urlare di fermarmi, mia madre gridare di inginocchiarmi, mio padre dirmi che tornerà presto, poi Alex sussurrarmi che mi vuole bene.
Vago senza meta fino a trovarmi di fronte a un locale, di quelli spogli e frequentati principalmente da tossicodipendenti. Mi siedo per terra, tra le altre anime in pena, e fisso per un po' le pasticche che conservo tra le mani.
È la cosa giusta, mi ripeto.
Non ho niente e nessuno da perdere.
Non c'è altra via di scampo alla sofferenza che soni costretto a vivere ogni giorno. Desidero solamente apprezzare me stesso, provare affetto verso qualcuno senza sentirmi costantemente inferiore o intimorito. Nell'Hope World questo può accadere.
Che chiunque ci sia lassù ad odiarmi così tanto mi conceda almeno questo sollievo. Devo mantenere una promessa.
Inizio a posizionare le cartine e ad ingoiare le pillole colorate, una ad una.

𝐇𝐨𝐩𝐞 𝐖𝐨𝐫𝐥𝐝 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora