Mi assale improvvisamente una sensazione di estasi e leggerezza. Mi mancava così tanto.
La mia vista è offuscata dalle lacrime non appena mi si palesa davanti quella gigantografia che conosco alla perfezione. I colori dei caratteri mi sembrano ancora più sgargianti, le lettere si scambiano tra di loro e improvvisano una simpatica giravolta.
Alzo lo sguardo e il cielo rossastro è sereno, libero dalle nuvole, solo qualche aereo qua e là ad ornare l'orizzonte. Ricordo di essere salito su uno di quelli.
C'è un'enorme freccia sul terreno foglioso, indica una direzione che cambia di continuo. Non ha senso seguire queste indicazioni, le decisioni qua le prendo io. Nessuna costrizione, nessun obbligo, ma mi sento ancora solo.
Tuttavia nell'Hope World vale la legge del "chiedi e ti sarà dato".
Un esserino incredibilmente leggero mi piomba sulla schiena, stringendomi come se potessi sgretolarmi tra le sue braccia da un momento all'altro.
Mi volto e la accolgo nel migliore abbraccio che possa concepire.
Sono così felice che temo di scoppiare.
-Hobi- mormora con il viso affondato nel mio collo. Le accarezzo lievemente la testa, tenendo tra le dita le ciocche viola, come ad assicurarmi che sia reale, che sia qui con me.
-Hai mantenuto la promessa-
Nessun rimprovero, nessun rancore né da parte mia né da parte sua. Sappiamo entrambi che è ciò che andava fatto, dopotutto io sono in lei e lei è in me. Non sono pazzo, solo uno dei pochi sognatori che riesce a vivere il proprio sogno.
La guardo negli occhi, scruto ogni suo particolare, alla ricerca dell'imperfezione che non troverò.
Non so come io sia riuscito a stimare qualcuno a questo livello.
Diamo inizio a un intenso bacio, impregnato di sospiri di gioia e una giocosità che stona talmente tanto con l'atmosfera da essere ideale.
Tenendole la mano, mi faccio strada tra un vortice di coriandoli che si incastrano, fastidiosi, tra i nostri capelli, fino al parco giochi della vallata, incastonato tra miliardi di gemme iridescenti.
È un luogo che mi piace visitare, anche solo per osservare quei paffuti cigni che nel laghetto che vanno incontro alla loro fine inesorabile, precipitando giù da un palchetto affacciato a un precipizio, contornato da tende dorate.
Salgo su un'altalena, invitando Alex a fare lo stesso. Ci spingiamo con i piedi, ancora e ancora, e tra le risate scopriamo di riuscire a oscillare fino a una buona altezza. Tornare giù è un'impresa, non sono molto bravo a controllare la gravità, ma qualche tappeto elastico sparso qua e là ci impedisce una disastrosa caduta.
Stanchi morti, ci straiamo nella fontana del parco, scacciando degli angioletti di bronzo che tentano in tutti i modi di schizzarci l'acqua addosso, come se non fossimo già fradici.
-Sei felice?-
-Sono al settimo cielo-
Prendo una pausa.
-Credo fermamente di essermi innamorato di te- le stringo la mano per farle capire che non ho intenzione di andarmene più. Lei sorride, e mi lascia un tenero bacio sulla punta del naso, che apprezzo come il migliore dei regali.
-Yoongi aveva ragione, ti sei innamorato di qualcosa che è solo nella tua mente- mi guarda.
Non tardo a rispondere.
-Il fatto è che è nella mia mente che voglio vivere-
L'ho convinta.
Sopra le nostre teste compaiono una schiera di fuochi d'artificio; colori che si amalgamano, il rumore dell'acqua che scorre sulla pelle, le dita intrecciate a quelle di chi mi ha dato qualcosa per cui lottare.
È la pace dei sensi.
-Sei obbligato a restare con me per molto tempo- le sue parole sono sussurrate al mio orecchio, la testa poggiata sulla mia spalla.
Le mie labbra si incurvano in un sorriso sincero.
-Spero sia per sempre-
Ci sarà da divertirsi.
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𝐇𝐨𝐩𝐞 𝐖𝐨𝐫𝐥𝐝
Fanfictionᵗᵒ ᵐʸ ˡⁱᵗᵗˡᵉ ˢᵘⁿˢʰⁱⁿᵉ "Ogni gesto che dalla gente comune e sobria viene considerato pazzo coinvolge il mistero di una inaudita sofferenza che non è stata colta dagli uomini" È la folle storia di Jung Hoseok, diviso tra la monotonia delle sue giorna...