19 - NON HO SPERANZE

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Schiaccio la cornetta rossa ed è come se una scossa risalisse l'indice per esplodermi nel gomito in un buco nero di dolore.

La fregatura sta nel male nascosto proprio dietro alle cose semplici e a quelli che a volte erano i movimenti quotidiani: il telefono, la tastiera del computer, la maniglia della porta, la moka.

E' veramente difficile mantenere il morale alto quando non puoi....non puoi.

Non puoi fare, quindi non puoi dire, non puoi essere.

Ho appena spiegato ad uno dei produttori di Britain Got Talent di non poter accettare l'invito al provino di settimana prossima.

Mentre ascoltavo il suo disappunto, il suo augurio di guarire presto ed il suo invito a riprovarci l'anno prossimo davanti agli occhi in semitrasparenza come le vecchie diapositive vedevo tutti i soldi spesi in mazzi di carte e dvd di teoria, tutte le ore passate in piedi la notte a studiare nuovi effetti, dopo lo studio per la scuola, vedevo frames dei primi spettacoli gratuiti, quando ripetevo in loop tre effetti basici, con la voce che mi tremava e le mani nemmeno lo sto qui a raccontare.

Questo non è un treno che passa e non sei riuscito a prenderlo: questo è un Frecciarossa dritto tra le scapole.

Come se l'incontro con Jay Jay ieri non fosse stato sufficiente.

Una melodia insistente di musica classica mi si é appiccicata dietro al cervello, a voler coprire le prossime scene drammatiche e disastrose, come nei migliori montaggi cinematografici.

Ritorno a casa con l'intenzione di nascondermi nel letto per il resto della giornata come i bambini, quando bastava il copriletto per tenere lontani i mostri, con il terrore atavico che la teoria della collana di perle trovi l'ennesima conferma.

La teoria della collana di perle: la tendenza fisica delle cose a seguire la direzione presa da quella precedente.

Cosa bella è seguita da cosa bella. E ancora. E ancora.

Stesso dicasi per le brutte.

Lungo il filo della vita, come una collana di perle: il problema alle mani, la perdita del lavoro, il ricatto di Jay Jay, l'occasione persa con Britain's Got Talent.

C'è ancora parecchio filo prima del gancio di chiusura e la cosa mi preoccupa ad essere onesti.

Interviene un coro di voci bianche.

La Strega mi aspetta in salotto con due tazze di caffè caldo e una lettera tra le mani, che si coccola come un gatto:

-E' per te teso', è arrivata stamattina. Ovviamente non l'ho aperta...- vedo il timbro dell'Nhs dall'ingresso del salotto.

Assolo di violino disperato.

Le accarezzo la testa, la ringrazio e le rubo una tazza di caffè ed il mio prossimo verdetto; capisco cosa sia prima di aprirlo dal pallore del volto della mia complice e dai suoi occhi tristi: lei lo ha sentito, non lo so come faccia, ma lo ha sentito.

Rubo una Vogue e trangugio metà caffè, prima di decidermi a leggere: il tal dottore dopo aver visionato l'esito della mia visita, i risultati degli esami eccetera eccetera mette la mia pratica in cima alla lista e consiglia caldamente la seconda visita preliminare ad un'operazione chirurgica. Nel frattempo si raccomanda il riposo assoluto e l'aumento del dosaggio di codeina. Segue numero di telefono per confermare disponibilità per l'appuntamento in ospedale il giorno X.

Non devo perdere tempo, che a quanto pare qui ne ho davvero poco.

Un pezzo di elettronica violento spinge via la musica classica senza preavviso: barcollo sotto il peso dei primi schiaffi di basso e di parole ripetute come un rosario in una lingua incomprensibile.

Mi alzo e prendo il telefono, ma col cazzo che chiamo l'ospedale.

La Strega dice qualcosa, ma sono lontano chilometri.

E' l'ora di sbagliare.

Non

Ho

Speranze

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