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Apro gli occhi e sento un forte dolore alla testa "maledizione che male..." mormoro dolorante, mi metto seduta e sorrido divertita ridendo "sono ancora viva wow, quello schianto in moto è stato orribile pensavo di essere-" mi blocco vedendo l'area attorno a me, non sono in ospedale, ne in camera mia, è una camera arredata con un gusto antico è molto elegante, sbatto le palpebre confusa "una casa di cura? Forse sono rimasta priva di sensi per un po'" Sposto le coperte guardandomi attorno e mi alzo lentamente "beh meglio avvisare che sono sveglia, magari qualche infermiera mi darà da mangiare, oh mamma che fame"
Mi avvicino allo specchio per sistemarmi e mi blocco vedendo un'altra persona "Cosa..." i capelli di quella persona sono neri come la pece, gli occhi sono azzurri e le labbra sono perfette, mi tocco il viso e lei fa lo stesso, la mia pelle è liscia e delicata "oh beh mi ha fatto bene questa dormita" una ciocca di capelli mi finisce davanti al viso e spalanco gli occhi vedendoli neri.
"Oh mio dio, ma sono io?!" Dico scioccata "ma cos'è successo?!"
Sento la porta della camera aprirsi, mi nascondo e vedo un uomo vestito di nero e con il viso coperto, si avvicina al letto su cui ero stesa e alza un pugnale, lo abbassa con forza e spalanco gli occhi guardandolo.
"Ma cosa?" Sussurro scioccata, mi guarda di scatto e spalanca gli occhi.
Corre verso di me con il pugnale, è velocissimo ma proprio mentre sta per colpirmi lo blocco e lo scaravento contro un comò facendo tantissimo rumore a causa degli oggetti che cadono dal ripiano, l'uomo si rialza e  mi attacca ancora combatto e gli faccio perdere i sensi mentre sento parecchi passi correre verso la mia stanza.
Degli uomini entrano e sono pronta ad attaccarli per difendermi.
"Signorina!" Dice un uomo avvicinandosi a me preoccupato "state bene?"
"Si sto bene, questo tizio ha provato a pugnalarmi" dico seria "ma...avete delle spade?" Li guardo confusa.
"Ovviamente signorina siamo le guardie del principe" dice l'uomo divertito "signori prendetelo e buttatelo nelle prigioni"
"La lasciamo sola signorina, siamo felici che stia bene, pensavamo foste morta, lo comunicherò immediatamente al principe" dice l'uomo sorridendo felice, se ne vanno tutti ma io lo fermo.
"Scusatemi, ecco...avrei fame, è possibile mangiare qualcosa?"
"Certo chiamerò la sua fidata" dice annuendo.
"Grazie" dico lentamente confusa, se ne va chiudendo la porta "la mia fidata?"
Torno allo specchio e mi guardo di nuovo, ho i capelli lunghi, sono completamente diversa, ho un bel seno però anche se il sedere è coperto da questa specie di...vestaglia del settecento, è orrenda.
"Quell'uomo ha detto che pensavano fossi morta..." dico confusa, guardo i miei occhi attraverso lo specchio, la mie testa pulsa forte e delle immagini si formano davanti ai miei occhi, la ragazza nel riflesso viene aggredita da due uomini, assassini probabilmente, uno le inietta qualcosa facendola stordire e l'altro la picchia a sangue, sento le sue urla di aiuto nella testa e ho la certezza che lei sia morta.
"Lei è...morta" dico confusa "è possibile che io mi sia reincarnata? Ma questo significherebbe che...sono morta anch'io"
Sbianco scioccata, la porta della mia camera si apre e una ragazza vestita da cameriera entra sorridendo.
"Oh signorina May!" Posa un vassoio sul tavolo e poi corre ad abbracciarmi "oh signorina May state bene? Ero così preoccupata e anche il principe! Sono così felice per voi! Oh ma siete pallidissima venite mi hanno detto che avete fame"
"È così" dico esitando confusa, mi siedo ad un tavolino rotondo e mangio mentre lei sistema il letto "ecco...posso chiederti una cosa?"
"Certo mia signora"
"Che giorno è? Intendo la data"
"È il 25 febbraio" dice guardandomi sorridendo "avete dormito per tre giorni"
"Capisco" dico esitante, beh siamo morte insieme a quanto pare "so che ti sembrerà strano ma dove siamo?"
Mi guarda confusa "avete perso la memoria?"
"Si non ricordo molto"
"Siete al palazzo del principe di Velion mia signora, il vostro futuro sposo"
"Io sposata?" Dico mentre mi scappa una risatina "con un principe?"
"Si signorina, siete stata promessa a lui da bambina non ricordate?"
Trattengo il fiato sorpresa e spalanco gli occhi prendendomi la testa con le mani, mi massaggio le tempie.
Mi sono reincarnata nel corpo di una donna che sta per sposarsi, con un principe, in un palazzo strano dove tutti sono con troppo servizievoli e indossano strani vestiti, e gli uomini vanno in giro con una spada, ma certo è tutto chiaro, deve essere un sogno, un terribile sogno.
Prendo il coltello e mi faccio un taglietto sul dito.
"Mia signora cosa fate?" Corre da me preoccupata.
"Non sto sognando?" Dico sorpresa mentre la cameriera ferma il sangue sul mio dito.
"Vi state comportando in modo strano mia signora" dice preoccupata guardandomi "cosa avete?"
"Io...niente, scusami non volevo farti preoccupare, sono molto stanca puoi lasciarmi sola?"
Mi guarda sorpresa e poi si alza piano con sguardo dolce  "va bene, mi raccomando riposatevi" annuisco e se ne va, mangio in silenzio e poi mi alzo, vado alla finestra e apro le tende.
Vedo delle lunghe mura e poi vedo tantissime case, dalle mura vecchie e i tetti quasi tutti uguali rossi o marroni.
Corrugo la fronte e aguzzo lo sguardo, vedo dei carri e delle carrozze "ma cosa...? Oh mio dio" corro all'armadio e mi blocco vedendo solo vestiti di ogni tipo e colore, lo richiudo appoggiandoci la schiena "ti prego no, tutto ma non una società maschilista ti prego" dico guardando in alto, striscio con la schiena a terra esausta, mi stringo le ginocchia al petto e appoggio la fronte alle braccia.
Qualcuno bussa "signorina May sono Steven"
"Steven?" Sussurro confusa "chi è Steven?"
La porta si apre e un uomo entra vestito di tutto punto, si guarda attorno e io alzo piano la testa.
"May? Cosa ci fate a terra?" Dice avvicinandosi, cerco di ricordarmi chi sia e delle immagini mi riempiono la testa, lui che le accarezza il viso, le dona una rosa, le bacia la mano o una guancia, il cuore di lei batte a mille mentre il fuoco dell'amore le divora il cuore, lei lo amava...ma non ha potuto vivere il suo amore.
"Per favore fermati" dico alzando una mano mentre si avvicina sempre di più, mi guarda confuso e mi alzo piano, lo guardo negli occhi con i miei pieni di lacrime.
"Cosa ti succede?" Dice avvicinandosi nuovamente.
"Ti ho chiesto di stare indietro" dico decisa ricacciando indietro le lacrime, un uomo appare in mezzo alla stanza all'improvviso dal nulla, trattengo il fiato scioccata, Steven mi guarda confuso.
"Dimmi Collen" dice diventando serio.
"Mio signore dei ribelli sono qui" dice serio.
"Cosa?" Dice sorpreso.
"Dovete nascondervi" dice velocemente, la finestra della camera viene distrutta da un grosso pezzo di legno.
"Qui sono tutti matti" dico spalancando gli occhi, salgo in piedi sul letto e guardo fuori, degli uomini combattono con spade e manganelli "santo cielo" mi scappa una risatina nervosa "signori io non so voi ma me ne vado da qui"
"Mia signora" dice la mia cameriera entrando "oh mio signore" si inchina a Steven.
Mi avvicino alla cameriera vedendola terrorizzata, le prendo il viso tra le mani "ascoltami, respira profondamente okay? Va tutto bene, dobbiamo sbrigarci, devi essere lucida, dobbiamo scappare da qui"
Annuisce terrorizzata e le sorrido teneramente, le prendo una mano stringendola "sei con me?" Annuisce tra i singhiozzi "bene, brava coraggio respira profondamente" obbedisce e la guardo piena di adrenalina "andiamo" corriamo fuori e i due uomini ci seguono.
"Signorina siete in camicia da notte" dice la cameriera preoccupata.
"Figurati se perdono tempo a guardarmi in camicia da notte" dico divertita.
"Santo cielo" dice preoccupata, vedo tre uomini in fondo al corridoio e ci fermiamo, mi tocco il fianco cercando la mia pistola.
"La pistola" dico spalancando gli occhi, il ragazzo che era apparso scatta in avanti come un fulmine e uccide i tre uomini.
"Andiamo" dice Steven, lo seguiamo e arriviamo in un vicolo cieco, tira giù un candelabro ed entrano tutti tranne me che lo guardo ammirata.
"Fantastico"
"May sbrigati" dice Steven risalendo.
"Oh si eccomi" corro raggiungendoli, scendiamo tantissime scale e rischio di inciampare, impreco rozzamente sottovoce e alzo la camicia da notte.
È tutto buio e non si vede un accidenti, all'improvviso decine di torce si accendono una dopo l'altra e inciampo sorpresa, afferro la giacca di Steven.
"Ehi stai bene?" Dice guardandomi.
"Sono inciampata, la camicia da notte non è il massimo per scappare al buio"
"Immagino" dice divertito, sorrido e guardo la cameriera e il ragazzo che ci aspettano più avanti.
"Andiamo" annuisco e li raggiungiamo, corriamo ancora e arriviamo ad un enorme porta, il ragazzo posa una mano al centro e una luce blu serpeggia tra i ghirigori che ornano i due battenti formando dei fiori dai petali a spirale, trattengo il fiato davanti a tanta bellezza.
Sento una serie di macchinismi mettersi in moto "è antiscasso" mormoro affascinata, sono eccitata da morire, mi mordo il labbro inferiore affascinata, la porta si apre e un'enorme stanza piena di libri e documenti si apre, dentro ci sono alcune persone, entriamo e tutti si alzano e si inchinano a Steven.
Alcuni mi guardano sorpresi probabilmente perché ho addosso la camicia da notte.
Qualcuno mi mette addosso una giacca, guardo Steven, mi sorride e annuisce "sei stata coraggiosa"
"Grazie" dico coprendomi, va verso una piccola porta e la mia cameriera mi mette una mano sulla schiena.
"Venite signorina" la guardo e le sorrido gentilmente, andiamo verso un piccolo divanetto in una zona in cui non c'è nessuno, mi siedo stringendo la giacca di Steven, non mi sono mai sentita così nuda con così tanti vestiti addosso, sono abituata a vestiti scollati e corti ma è possibile sentirsi nudi con una camicia da notte che non lascia scoperti nemmeno i piedi?
"Mia signora se avete bisogno sono lì"
"No aspetta, resta qui con me per favore" dico gentilmente.
"Non sarebbe appropriato"
"Non importa, sono io a chiederti di restare"
Mi guarda esitando insicura "va bene" si siede al mio fianco.
"Ho bisogno di te, non ricordo nessuno di questi visi, non ho idea di chi siano queste persone e mi sento terribilmente spaesata" dico gentilmente "non ricordo nemmeno il tuo nome"
"Cosa?" Dice sorpresa "ma mia signora noi due siamo cresciute insieme"
La guardo dolcemente e sorride appena arrendendosi "mi chiamo Micaela"
"Okay Micaela" dico gentilmente "ti ringrazio, ti prego non dire a nessuno che ho perso una parte dei miei ricordi"
"Va bene" le sorrido e le stringo una mano.
"Ora potresti dirmi chi sono? Mi hanno fissata in modo strano quando sono arrivata" dico sospirando.
Mi descrive tutti coloro che sono nella stanza, ovvero i consiglieri del principe e i suoi fedeli, alcune guardie, un paio di cameriere e alcuni lord e lady che sono qui per la festa che c'è stata la sera in cui mi hanno attaccata, cerco di ricordarmi tutto ma molti nomi me li sono già scordata.
"Ora dovrei andare, riposate un po'"
Annuisco "grazie Micaela"
Se ne va lasciandomi sola, penso a mia madre, ai miei amici e anche a quelli che erano miei nemici, mi chiedo se mia madre si sia accorta che non ci sono più se sia stata in grado di rendersene conto anche con la sua malattia...mi chiedo cosa stia provando la mia sorellina, la mia piccola Lily, che la notte correva da me piangendo quando faceva un incubo, mi domando da chi vada ora...a chi racconterà le sue avventure a scuola e i suoi problemi da ragazzina.
Sospiro e chiudo gli occhi cercando di cancellare questi pensieri dalla mia testa, stando a quanto ha detto Micaela sarò la futura principessa perciò non dovrei piangere davanti agli altri.
Un forte rumore proveniente da sopra di noi mi fa sussultare, guardo in alto e sento dei rumori fortissimi.
"Quanto chiasso, mi sembra di essere a casa mia quando i vicini litigano" mormoro annoiata, mi guardo attorno e guardo le pile di libri, mi avvicino e guardo i titoli accovacciandomi, ne trovo che si chiama 'post mortem', lo sfilo stando attenta a non fa cadere gli altri libri e sorrido, lo faccio saltare in aria e lo riprendo "bingo" dico divertita, mi blocco vedendo i lord guardarmi, sorrido divertita e vado al mio divano, leggo tranquilla cercando qualcosa sulla reincarnazione ma tutto ciò che trovo lo so già e mi è totalmente inutile.
Chiudo il libro e torno alla pila di libri, ne trovo uno sulle armi, e lo prendo curiosa, resto in piedi a leggerlo e mi appoggio al muro concentrandomi, ignoro gli sguardi su di me.
"Mia signora non dovreste stare qui" dice Micaela sottovoce stando vicina a me.
"Una principessa non può leggere dove preferisce?" Dico confusa.
"Si ma..."
"Bene allora resterò qui" dico decisa "se hanno qualche problema si gireranno dall'altra parte"
Mi guarda sorpresa "mia signora..." i rumori sopra di noi cessano all'improvviso "siete strana da quando vi siete svegliata cosa-"
"Shhh" dico mettendole una mano sulla bocca "ascolta"
"Non sento niente" dice confusa.
"Esatto, hanno smesso di combattere"
Restiamo tutti in silenzio per un po' e poi il ragazzino esce dalla porta di prima con Steven, quest'ultimo mi guarda sorpreso mentre sto ancora appoggiata al muro con il libro in mano.
"Vado a vedere mio signore" il ragazzino scompare nel nulla e io cerco di nascondere la sorpresa.
"Cosa leggi cara?" Dice Steven curioso.
"Nulla di che" dico nascondendo il libro dietro la schiena.
"Fatemi vedere"
"Oh andiamo è un segreto" dico divertita.
"Sono il vostro futuro marito fatemi vedere"
Si allunga su di me per prenderlo e io ridacchio allontanandolo "un donna deve avere i suoi segreti per affascinare un uomo" dico divertita.
"May fammi vedere" dice deciso, mi afferra il polso e lo guardo sorpresa dalla sua forza, mi trattengo dal colpirlo,
"Va bene se proprio insistete" abbasso il braccio e gli porgo il libro, lo guarda confuso.
"Perché leggevate un libro come questo?"
"Curiosità, non che ci sia molto da fare qui dentro visto che tutti mi guardano come fossi una strana creatura" dico sospirando.
"Mi dispiace non essere stato con voi dovevo lavorare"
"Non preoccupatevi, non importa"
Sentiamo i macchinari della porta azionarsi e appena si apre il ragazzo annuisce.
"È tutto libero signore"
"Che velocità" dico sorpresa.
"Ottimo lavoro" usciamo tutti e vedo che i corridoi sono un disastro, vado nella mia camera e guardo la finestra rotta, mi ci avvicino stando attenta alle schegge mentre Micaela pulisce il pavimento.
"Micaela a cosa sono dovute queste ribellioni?"
"Il re vive nel lusso mentre il popolo si impoverisce sempre di più, ma purtroppo invece di prendersela con il re il popolo si rivolge al principe Steven che non può far altro che stare a guardare" dice sospirando.
"Capisco" osservo la città fuori dalla finestra, respiro profondamente "Micaela ho una proposta pazza da farti"
"Ditemi"
"Domani usciremo da palazzo"
"Ma signorina è proibito senza una scorta"
"Sta tranquilla voglio solo vedere la città, ci vestiremo come persone del popolo" dico sorridendo "e usciremo di nascosto"
"Non possiamo signorina mi ucciderebbero se scoprissero che vi ho portata fuori lo sapete"
Mi blocco, non voglio che le facciamo del male "d'accordo allora andrò da sola, non voglio che ti facciamo del male"
"No signorina vi prego, non andate, avete sentito la ferocia dei ribelli, se vi scoprissero-"
"Fidati di me Micaela, promettimi che non lo dirai a nessuno"
Mi guarda preoccupata e annuisce "va bene" dice in un sussurro spaventata.

La viaggiatrice nel tempoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora