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"Allora mia cara, ti ho vista parlare con lord Vermon l'altra sera" dice Steven mentre cavalchiamo.
"Oh, non ricordo sinceramente ho parlato con molte persone" dico cercando di sembrare convincente.
"Sei diversa" dice all'improvviso, sussulto "stai sempre in camera con Micaela, non mi vieni a cercare e quando ti parlo mi rispondi appena"
Lo guardo sorpresa trattenendo il fiato, e ora che faccio?
"Io...da quando mi sono svegliata non sto molto bene, l'aggressione mi ha scossa e devo ancora metabolizzare ciò che è successo" mento senza guardarlo, guardo il panorama davanti a noi, sto cercando di restare concentrata e di non stringere le gambe mentre il cavallo cammina come se non gli importasse di me.
"Mi dispiace, non sono stato abbastanza attento, è colpa mia"
Non so cosa dire, quest'uomo si sente in colpa e io non so nemmeno se ha ragione oppure no.
"Non importa, sto bene, sono viva quindi non preoccuparti" dico cercando di rilassarmi, il cavallo mi guarda e mi accorgo di aver stretto appena le gambe, lo accarezzo rilassandole e respiro profondamente "Steven vorrei chiederti una cosa"
"Cosa?"
"Vorrei chiederti se posso...so che c'è un orfanotrofio poco lontano da palazzo e vorrei andarci ogni tanto" dico guardandolo.
"Mia cara è pericoloso ne abbiamo già parlato quando mi hai chiesto di vedere la tua famiglia" dice gentilmente.
"Non posso stare tutto il giorno, ogni giorno chiusa qui, ti prego, e poi il popolo apprezzerà vedere che ci impegnano per chi ha bisogno, forse la gente ha bisogno di questo, ha bisogno di vedere che ci interessiamo di loro e ha bisogno di sapere che siamo pronti ad ascoltare i loro bisogni"
Sospira "May, sai che ho sempre apprezzato la tua bontà d'animo e il tuo voler aiutare il prossimo ma non posso permettermi che ti facciano qualcosa"
Fermo il cavallo e lo guardo risoluta, lui si ferma e incontra il mio sguardo "a volte un re deve saper sacrificare qualcosa per il suo popolo, rischiamo la nostra vita ogni giorno e continuerà ad essere così se non cambieremo ascoltando il popolo, un re ha il dovere di prendersi cura del suo popolo, un re che non è disposto a fare dei cambiamenti non è degno di una corona" dico seria, incito il cavallo e torno verso il palazzo lasciandolo solo.
Vado alle stalle e scendo da cavallo, vado in camera mia senza segnare nessuno di uno sguardo.
Vedo il ragazzo aspettarmi davanti alla porta delle mia camera, lo guardo bloccandomi.
"Una principessa non dovrebbe uscire dal palazzo, soprattutto se le è stato vietato" dice divertito.
"Non ho fatto nulla di sbagliato" dico guardandolo attenta.
"Voi dite? Avete disubbidito al vostro futuro marito"
"Non siamo ancora sposati" dico aprendo la porta della mia camera.
"Vi ho vista atterrare quell'uomo, lady May non sapeva combattere, chi siete voi?" Dice afferrandomi un braccio.
"Non so di cosa stiate parlando" dico guardando Micaela che è seduta dentro la mia camera "ora lasciatemi"
"Scoprirò chi siete signorina, non finisce qui"
"Vedremo" libero il mio braccio ed entro chiudendomi la porta alle spalle, ci appoggio la schiena e lo sento allontanarsi.
"Tutto bene? Com'è andata?"
"Un disastro" dico sospirando.
"Come sarebbe a dire un disastro?" Dice scioccata "era solo un uscita a cavallo"
"Lo so ma..." sospiro "gli ho chiesto dell'orfanotrofio e lui mi ha detto di no, ha detto che aveva paura di perdermi e io gli ho detto che il popolo vuole vedere il proprio principe interessato ai più deboli, ma lui ha detto che ha paura che mi facciano qualcosa ma io gli ho risposto che anche ora siamo in pericolo, molto più di come lo saremmo se ci interessassimo del popolo e praticamente gli ho dato del codardo"
"Hai dato del codardo al principe?!" Urla scioccata portandosi le mani alla testa "No no no! Miki non puoi rivolgerti così al principe, May si è impegnata per tutta la vita ad essere la sposa perfetta, la principessa perfetta perché il suo sogno era sposare il principe Steven, non puoi mandare all'aria tutto"
"Lo so" dico sospirando "ma é assurdo Micaela, mi sono arrabbiata e non sono riuscita a fermarmi"
"Beh dovrai farlo, finché non troveremo un modo per sistemare le cose dovrai adattarti a questa vita e non dire tutto quello che ti passa per la mente"
"Si mamma" dico alzando gli occhi al cielo "che ne dici di iniziare da una biblioteca?"
"Le donne non possono accedere alle biblioteche" dice seria.
"Stai scherzando ovviamente" dico divertita "dai andiamo"
"No Miki non scherzo" dice scuotendo la testa.
"Ma è assurdo, per questo quelle persone mi guardavano in modo strano mentre leggevo?"
"Una donna non può accedere a tutti i libri che vuole, una donna può leggere un tipo limitato di libri"
"Cioè? I romanzi d'amore?"
"Esatto"
"Che?!" Urlo scioccata "santo cielo ma dove sono finita? All'inferno?!" Cammino avanti e indietro incredula "voglio dire questo è il mio incubo peggiore, ho bisogno di aria"
Esco e scendo velocemente uscendo da palazzo, Micaela mi segue sorpresa dal mio scappare fuori.
"Signorina May fermatevi vi prego" dice guardandosi attorno, non c'è nessuno, continuo a camminare decisa e con la coda dell'occhio vedo Steven guardarci confuso e sorpreso.
"Micaela per tutta la mia vita ho combattuto per la mia indipendenza, mi sono fatta sempre forza da sola con un padre che beveva notte e giorno e una madre che non è nemmeno più in grado di riconoscermi, con una sorella da crescere da sola, mi sono fatta il mazzo tutta la vita con tre lavori per crescere mia sorella e farmi rispettare da tutti coloro che pensavano che una donna da sola non potesse farcela, ho combattuto contro uomini molto più grossi di me guadagnandomi il loro rispetto e la loro sottomissione, non butterò tutto all'aria perché un qualche maledetto gioco del destino mi ha buttata nel corpo di una donna sconosciuta e che china la testa se un uomo le dice di farlo, io non sono una donna che arrossisce se un uomo le fa una avance, non sono una donna che se un uomo le dice siediti si siede e di certo non sono una donna che sta zitta quando dovrebbe farsi sentire, sono una donna intelligente quanto un uomo se non di più, sono furba e scaltra ed entrerò in quella biblioteca anche a costo di passare sopra a decine di uomini, non sono una donna da romanzi rosa e storie d'amore, io gli uomini li domino e li butto fuori casa se non mi hanno soddisfatta perciò per quanto May abbia faticato per arrivare dov'è ora, non puoi chiedermi di abbassare la testa e spegnermi come donna, perché pur essendo donna sono mille volte più forte di un uomo"
Mi guarda sconvolta senza parole, non sa cosa rispondere, sorrido amaramente "io non sono la tua May"
Riprendo a camminare allontanandomi, vado in un luogo nascosto del giardino e mi nascondo tra gli alberi, mi arrampico su uno di essi e resto ferma guardando il cielo attraverso le foglie.
Mi rilasso canticchiando, voglio ballare e sfogare tutta la rabbia che ho dentro di me, ci sono cose che posso fare e altre no quindi, ma cos'è ciò che posso fare? E cos'è quello che invece non posso?
Chiudo gli occhi e appoggio la testa al tronco dell'albero sbattendola con forza, guardo il cielo disperata "cosa vuoi che faccia? Cosa vuoi da me?" Dico dolcemente, vedo un piccolo frutto pendere da una foglia, lo prendo e mi rendo conto che è una ciliegia, la pulisco e la metto in bocca, è buonissima.
Ne cerco altre e mi arrampico sempre più su mangiando le ciliegie.
"Rovinerete il vestito stando lì sopra" guardo in basso di scatto mentre sto mettendo in bocca una ciliegia.
"Mi stai pedinando?" Dico alzando un sopracciglio.
"Il mio compito è proteggere voi e il principe" dice serio, gli lancio una ciliegia e la prende.
"Sono buone, mangiala non l'ho avvelenata"
"La povera Micaela è fuggita piangendo, sapete come mai?"
"Abbiamo litigato" dico sospirando.
Con un salto atterro alle sue spalle "sei un ragazzo intelligente, ti chiami Collon giusto?"
"Mi chiamo William Collon" dice serio.
"William Collon" ripeto sorridendo "io sono Miki, o meglio ora sono May, credo di essermi reincarnata nel corpo di questa ragazza quando è stata aggredita, ti dirò la verità William perché tanto so già che sei abbastanza intelligente che presto o tardi ci arriverai anche da solo"
"Vi ascolto"
Gli racconto quello che ho raccontato a Micaela e gli faccio promettere di non dirlo ad anima viva.
"Questo spiega tante cose" dice serio.
"In che senso?"
"Tanto per cominciare spiega il vostro comportamento audace la sera dell'attacco al palazzo, la signorina si è sempre fatta prendere dal panico e spesso il principe ha dovuto portarla di peso, le prime volte addirittura sveniva per la paura, voi invece avete preso la direttiva, calmato la vostra cameriera e poi ci avete invitato ad andarcene come se la cosa vi divertisse" in effetti è così, sorrido divertita senza dire niente e lasciandolo parlare "oppure il fatto che abbiate guardato tra i libri e abbiate iniziato a leggere appoggiata ad un muro, soprattutto il fatto che abbiate scelto un libro di armi mi ha lasciato interdetto per un attimo, da lì ho capito veramente che qualcosa non andava, una donna non si interesserebbe mai alle armi"
"Si l'avevo capito, a quanto pare una donna qui non può fare nulla" dico sospirando "hai presente quando ti diverti ad immaginare un posto in cui non vivresti mai e poi mai? Neanche se ti pagassero miliardi o se ne valesse la tua stessa vita? Beh il mio è questo, qui le donne sono il mio esatto opposto, non possono fare assolutamente nulla, non possono leggere ciò che vogliono, andare dove vogliono, parlare di ciò che vogliono e nemmeno vestirsi come vogliono, William lascia che ti dica che questo è il mio inferno personale"
"Nel tuo mondo come sono le donne?"
"Al pari degli uomini, possono lavorare in qualsiasi posto, vestirsi come preferiscono, combattere, studiare e leggere qualsiasi cosa, possono vivere da sole mantenendosi, senza doversi prostituire e fare ciò che preferiscono decidendo della propria vita"
"Quindi anche tu sei così?"
"Ovviamente" dico annuendo "mia madre ha una malattia degenerativa e mio padre beh... non è affidabile quindi faccio tre lavori e ho appena finito di studiare, mi prendo cura di mia sorella e mi diverto"
"Come ti diverti nel tuo mondo?"
"Ci sono posti in cui ci si va per ballare e divertirsi, feste organizzate da altri ragazzi, ci sono le corse con le moto e tante cose che non sono proprio conformi alla legge"
"Sei una delinquente?"
"Non del tipo che ammazza gente o che vende cose illegali ma non sono nemmeno una santa"
"E sei fidanzata nell'altro mondo?"
"Io non sono mai fidanzata" dico tranquilla "gli uomini non sono affidabili, alla prima occasione ti tradiscono e ti pugnalano alle spalle, meglio stare sole" Resta in silenzio "e tu da dove vieni?"
"Da un paese tra le montagne"
"L'altro giorno sei apparso dal nulla come hai fatto?"
"È magia, è il controllo dello spazio, posso spostarmi da una parte all'altra" scompare riapparendo dalla mia destra alla mia sinistra.
"Incredibile, e puoi anche saltare nel tempo?"
"No non esiste un modo per farlo"
"Capito peccato, quindi sei un mago"
"Un apprendista mago, il mio maestro è sulle montagne, scende solo di rado"
"Nel mio mondo non c'è la magia, ma...credi che il tuo maestro possa aiutarmi a capire meglio cosa sia successo tra me e May?"
"Penso di si, gli piacciono le cose particolari, domani verrà per un consulto con il principe"
"Perfetto però William ti prego non deve saperlo nessuno, nemmeno Steven"
"Hai la mia parola" dice annuendo, sorrido gentilmente.
"Grazie, ora ti chiedo solo un informazione, c'è un posto dove posso diciamo allenarmi a combattere?"
"Tu combatti?" Dice sorpreso, ridacchio.
"Si, conosco le arti marziali, la boxe e un po' di lotta libera, nel mio mondo non sono la classica ragazza che tua madre vorrebbe al tuo fianco, sono abbastanza avventata e spesso...finisco per fare a pugni con gli uomini che mi infastidiscono o non mi rispettano" dico divertita.
"Sei una malvivente?"
"Non proprio, sono...uno spirito libero"
Mi guarda attento e io sorrido divertita "il palazzo è pieno di passaggi segreti, c'è una palestra dove possiamo accedere solo io e il principe Steven, si accede dalla serrra"
Andiamo alla serra e ci inoltriamo lentamente, controllo che nessuno ci stia seguendo, arriviamo ad uno scaffale pieno di attrezzi, sposta un vaso leggermente più a destra e il passaggio si apre, lo guardo sorpresa e poi scendiamo una piccola scala a chiocciola.
Arriviamo in un enorme palestra, mi guardo attorno stupida.
"È perfetta" dico guardandomi intorno, vedo un piccolo filo, lo tocco confusa "cos'è questo?"
"Attenta non toccarlo!" Dalle pareti si aprono dei piccoli bocchettoni e all'improvviso delle lame vengono sparate verso di me, le schivo sorpresa.
"Ma cosa...?" Sento qualcosa avvicinarsi a me da dietro, mi giro di scatto e per un attimo è come se tutto attorno a me rallentasse, vedo un ascia volare verso di me, sento di poterla afferrare, mi sposto appena e quando mi passa accanto la afferro, il tempo riprende a scorrere veloce e riprendo fiato confusa.
"Tu ti alleni così?!?!" Dico scioccata, il ragazzo mi fissa in silenzio impressionato.
"Hai preso l'ascia" dice scioccato.
Ci guardiamo e scoppiamo a ridere "hai voglia di combattere? Devo scaricare un po' di rabbia"
"Va bene" mi avvicino a lui "hai dei vestiti maschili? Non posso combattere con un vestito" dico guardandomi attorno.
"Si ho qualcosa" apre un armadietto, prende un armadio e prende un pantalone e una maglia a maniche corte nera.
"Oh! Fantastico" dico cominciando ad alzare il vestito.
"Ma cosa fai?!" Dice scioccato.
"Devo cambiarmi no?"
"Si ma non davanti a me! C'è un bagno lì"
"Okay stai tranquillo" prendo i vestiti e vado in bagno, mi cambio e mi lego i capelli in una coda alta, mi stiracchio scaldando le spalle e i muscoli.
"Okay sono pronta" dico allegra, esco e lo vedo sdraiato a terra immobile "William?" Dico confusa, non risponde e corro da lui "William! William!"
Apre gli occhi e mi guarda confuso.
"Cosa c'è Miki?"
"Ma sei impazzito?! Pensavo ti fossi sentito male!" Urlo furiosa tirandolo su per il colletto, gli do uno schiaffo fortissimo "non farlo mai più!"
Lo lascio e mi alzo arrabbiata, mi guarda confuso mentre mi allontano da lui andando verso una parete piena di armi, le guardo attenta e il mio sguardo si ferma su un pugnale, brilla più degli altri e sembra avere un alone azzurro attorno a sé che lo fa risaltare.
Il mio corpo si muove da solo come se ne fosse attirato, lo afferro togliendolo dalla parete, ne sento il peso e lo faccio roteare, all'improvviso si illumina e io spalanco gli occhi guardandolo.
Sento qualcosa di strano passo una mano sulla lama tenendola in orizzontare davanti a me, appare una scritta e assottiglio lo sguardo.
"Lama del vento" leggo confusa.
"Lascia quel pugnale Miki" guardo William che mi punta una spada.
Trattengo il fiato vedendo il suo sguardo assassino "cos'è quest'arma?" Dico seria.
"Ti ho detto di lasciarla" dice serio.
La faccio roteare in una mano "non metterti contro di me William"
"Miki non puoi controllarla, non puoi usare un'arma simile" dice serio.
"Abbassa la spada e io abbasserò il pugnale"
"Al mio tre" dice serio "uno, due, tre" nessuno dei due abbassa l'arma, continuiamo a guardarci negli occhi.
Siamo qui per combattere giusto? Allora combattiamo.
Lo attacco e lui si difende abilmente, cominciamo a combattere ferendoci e facendo sgorgare sangue l'uno dalle ferite dell'altro, mi guarda assassino e io non sono da meno.
Ci guardiamo stando l'uno lontano dall'altra e prendendo fiato, fendo l'aria con la lama e si pulisce dal sangue tornando a brillare, lui fa lo stesso con la sua, le nostre armi si illuminano e ci scagliamo nuovamente l'uno contro l'altra con furia.
Incrociamo le lame in alto e ognuno spinge cercando di avere la meglio sull'altro, si illuminano di nuovo e all'improvviso qualcosa ci divide scagliandoci ai lati opposti della palestra.
Ci guardiamo scioccati, guardo il pugnale che brilla di una luce azzurra, sento come un battito di vita nella lama e va perfettamente al ritmo con il mio cuore.
"Windistorm" dico passandoci una mano sopra, la scritta appare e sorrido divertita "sei mia ora" si illumina e con essa il mio corpo, un anello appare al mio pollice sinistro, è d'argento e ha uno zaffiro incastonato al centro, sorrido e sull'impugnatura appaiono tantissimi ghirigori facendo diventare l'arma elegante e bellissima, finché non smette di brillare.
Guardo William e vedo che passa una mano sulla lama della spada, sussurra qualcosa e si illumina come ha fatto il mio pugnale.
"Avrai bisogno di un fodero Windstorm" dico divertita.
Qualcosa vola da me e vedo una cintura con un fodero per il pugnale, sorrido prendendola al volo.
"Perfetto" la metto e ripongo il pugnale nel fodero.
Guardo William e vedo che la sua spada è diversa da prima, brilla molto di più e l'impugnatura ha un elegante rubino incastonato alla base della lama che sembra leggermente più larga.
Ci guardiamo e sorridiamo, la furia di prima é scomparsa.
"La lama del vento ti ha riconosciuta come sua padrona, è tua, ti sarà fedele, le armi magiche possono essere richiamate in ogni momento e sono compagne fedeli, se c'è un nemico non si fermano finché non sarà innocuo"
"D'accordo potrebbe essermi utile" dico annuendo, do un colpetto all'impugnatura sorridendo "e la tua spada?"
"Non ero mai riuscita ad attivarne lo spirito ma mi ha riconosciuto come suo padrone finalmente, mi ci sono voluti mesi, quasi un anno in realtà" dice sorridendo "ora dovremmo andare è quasi ora di cena"
Annuisco e vado in bagno a rivestirmi, lego la cintura alla gamba nascondendo il pugnale, usciamo e torniamo a palazzo, mi vado a cambiare e Micaela resta in silenzio tutto il tempo.
"Mi dispiace Micaela" dico all'improvviso "non avrei dovuto alzare la voce, sono stata una vera bastarda"
"Signorina non dovrebbe usare questi termini, devo chiedervi scusa anch'io, è solo che io e May siamo cresciute insieme, eravamo confidenti e amiche al di là dei nostri ruoli sociali, eravamo come sorelle e tutto questo mi ha...sconvolta"
"Mi dispiace tanto Micaela" sospiro "comunque...ho detto a William Collon la verità"
"Cosa?" Dice sorpresa.
"Si, è intelligente ha capito che c'era qualcosa di strano e ho deciso di fidarmi di lui, il suo maestro è un mago e potrebbe aiutarmi a capirne di più"
Annuisce "ottima idea, il signor Collon è un ragazzo leale penso che potrebbe esserti di grande aiuto"
"Lo spero"

La viaggiatrice nel tempoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora