Alle dieci vado al cancello, aspetto Steven indossando un mantello sopra al vestito.
Sento dei passi e mi giro sorridendo, si avvina indossando vestiti semplici e un mantello, gli sorrido e appena mi è vicino alzo il cappuccio nascondendo il suo viso.
"Mi piacciono gli uomini misteriosi" dico in modo che mi senta solo lui "andiamo a divertirci Steven"
Mi guarda sorpreso, lo lascio e usciamo dalle mura inoltrandoci in città, andiamo in un bar da cui proviene una musica fortissima.
"Andiamo vieni" entriamo e andiamo al bancone, ordino due birre e appena ce le portano inizio a bere.
"Ahhh mi mancava la birra" dico sorridendo.
"Ehi signorina" l'uomo al bancone mi sorride "non ti ho mai vista sei nuova?"
"Ovviamente"
"È raro vedere una donna che beve"
"Allora goditi lo spettacolo" dico divertita, l'uomo ride e raggiunge un cliente che lo sta chiamando, guardo Steven sorridendo e alzo appena il boccale, fa scontrare il suo e beviamo lasciandoci andare.
"Bene Steven parlami di te"
"Cosa vuoi sapere?"
"Qualunque cosa, ti ascolto"
Ci pensa e poi comincia a parlarmi della sua famiglia e del suo rapporto con May.
"Sai io non ho mai pensato al matrimonio" dico appoggiando un gomito al tavolo a cui siamo seduti e la guancia alla mano "non credo nel vero amore"
"E perché?"
"Forse...perché non riesco a fidarmi di nessuno, sai mio padre picchiava mia madre, era orribile, lui beveva e si arrabbiava cominciando a picchiarla, mia sorella Lily piangeva sempre e io ero spaventata perché mio padre aveva delle mani enormi e temevo che potesse uccidermi con un solo colpo...così restavo chiusa in camera, con Lily tra le braccia e cercando di fare meno rumore possibile così magari mio padre si scordava di noi" sorrido amaramente "poi un giorno lui colpì mia madre così forte che le fece venire dei problemi alla testa e io mi ribellai furiosa, odiavo gli uomini e giurai che nessuno uomo avrebbe avuto la possibilità, neanche lontanamente di trattarmi in quel modo, ho giurato che mi sarei rimboccata le maniche e che sarei andata in giro a testa alta"
"E quindi non ti fidi più degli uomini, ma non tutti sono come tuo padre"
"Lo so ma...è più forte di me" dico per poi finire la mia birra, vedo una cameriera "mi scusi!" Si avvicina confusa.
"Ditemi signorina"
"Cosa sta bevendo quell'uomo?" Dico indicando un uomo con un calice e un liquido blu.
"Si chiama spirito del drago, è un liquore molto forte"
"Portamene uno per favore"
"D'accordo" se ne va e guardo Steven, gli sorrido.
"Tu mi piaci Steven" mi guarda sorpreso "probabilmente nel mio mondo non saresti stato il tipo di ragazzo con cui mi sarei fidanzata ma...sono felice di averti conosciuto qui, mi piaci, May è fortunata"
"Ti stai innamorando di me?"
Ridacchio "non sono una che si innamora facilmente te l'ho detto, però sarei venuta a letto con te"
"Ehi signorina" un uomo appoggia una mano accanto a me sul tavolo in modo da sembrare più grosso stagliandosi sopra di me.
"Smamma amico non ho voglia di giocare stasera" dico diventando seria senza degnarlo di uno sguardo.
Steven mi guarda attento.
"Oh oh abbiamo una tigre qui"
"Signore lasci stare la mia amica" dice Steven guardandolo male.
"Il tuo amichetto è davvero minaccioso" dice l'uomo beffardo ignorando Steven.
"Non lo sottovaluterei fossi in te, ora mi stai dando fastidio levati di mezzo"
"Come ti permetti piccola-" lo guardo assassina mentre mi mette una mano sulla spalla, si blocca sorpreso, mi alzo lentamente e lo guardo negli occhi, gli afferro un braccio e mi giro buttandolo a terra, mi pulisco le mani.
"Ti avevo detto di lasciarmi stare o sbaglio?" Dico seria guardandolo disgustata, diversi uomini mi guardano sorpresi, la ragazza con lo spirito del drago arriva e guarda sorpresa l'uomo.
"Una donna che beve lo spirito del drago non poteva essere una donna come le altre" dice sorridendo divertita, prendo il mio calice.
"Grazie mia cara sei un tesoro" dico sorridendo divertita.
"Piccola maledetta" dice l'uomo alzandosi, lo guardo e sorrido beffarda.
"Dai non prendertela" dico divertita, mi guarda con odio "facciamo così tu sei un uomo e sicuramente essere battuto da una donna è umiliante per il tuo orgoglio, allora facciamo così mettiamo in palio la nostra libertà" un brivido di eccitazione mi accarezza il corpo, sorrido eccitata e lui mi guarda sorpreso.
"La nostra libertà?"
"Combatteremo e chi perderà diverrà schiavo dell'altro e gli giurerà eterna fedeltà, e se nel corso del tempo il perdente tradirà l'altro, il vincitore avrà il via libera per ucciderlo" dico sorridendo beffarda "ci stai?"
"Miki" dice Steven alzandosi di scatto.
"La storia si fa interessante, va bene" dice beffardo "ci divertiremo parecchio quando sarai mia"
Si avvicina a me e io gli vado in contro, i nostri petti si scontrano e ci guardiamo negli occhi "non vedo l'ora" dico sensualmente, attorciglio la sua cravatta sciolta con la mano e lo tiro verso di me, tutti mormorano sorpresi ed eccitati "ci vediamo tra dieci minuti qui fuori" dico sensualmente.
"Ti aspetto" lo lascio e vado verso il bancone, sorrido all'uomo.
"Hai dei vestiti da uomo?"
"Ovviamente, sei sicura di quello che fai?"
"Ovviamente" dico divertita, va a prendere dei vestiti e Steven si avvicina.
"Sei impazzita? Se dovessi perdere May sarebbe costretta a stare con quell'uomo" dice furioso.
"Steven dimentichi sempre che io non sono May quindi per prima cosa abbassa la voce e seconda cosa abbi fiducia in me e non darmi per scontata" dico seria.
Mi guarda offeso "fai come ti pare ma se le succede qualcosa giuro che ti uccido"
"Non puoi farlo" dico beffarda.
"Ecco a lei signorina" guardo l'uomo dietro al bancone e prendo i vestiti ringraziandolo, vado in bagno e mi cambio, sorrido divertita e mi stiracchio, guardo il mio riflesso allo specchio, sono eccitata da morire, mi mordo il labbro inferiore e sorrido, esco divertita e vedo che il locale è vuoto e sono tutti fuori.
"Eccola arriva" gli uomini mi mangiano con gli occhi, sorrido fiera e un corridoio di persone si allarga lasciandomi passare, al centro di un cerchio c'è l'uomo di prima.
"Bene il primo che atterra l'altro per dieci secondi vince" dico divertita "sei pronto?"
"Ovviamente sto già pianificando le mille cose che potrei farti"
"Oh non dire queste cose mi farai arrossire" dico divertita "ci serve un arbitro che conti fino a dieci"
"Lo farò io" dice Steven serio.
"No, non sarai parziale" dico divertita, guardo la cameriera di prima e sorrido "tu sarai perfetta, appena uno di noi è a terra conterai normalmente fino a dieci"
"D'accordo" dice annuendo.
Sorrido "grazie, dacci pure il via"
Mi metto davanti all'uomo che si scrocchia le dita e il collo, sbadiglio annoiata e metto una mano in tasca.
"Pronti...via!" Dice la donna in tono sicuro, l'uomo comincia a saltellare come una scimmia, sorrido divertita e mi mordo il labbro inferiore.
"Ti sto aspettando" dico divertita, mi attacca e io schivo divertita, rido vedendolo sorpreso, continuo a schivare parecchi colpi e lui si arrabbia fermandosi.
"Smettila di schivare" dice con il fiato corto.
"È così divertente" dico sorridendo "è come un gatto che insegue una farfalla, ti chiedi quando riuscirà a prenderla è la risposta è...mai"
"Maledetta!" Scaglia un pugno velocissimo e fortissimo e io rido divertita, gli do una ginocchiata nello stomaco e poi una gomitata sulla testa, cade in ginocchio dolorante e lo osservo con le mani in tasca, lo guardo con sufficienza.
"andiamo alzati! Sei o non sei un uomo!" Dico seria e fredda "hai provato ad abbordarmi nel bar facendo il gradasso con il mio amico e adesso resti in ginocchio per una sola ginocchiata?"
Si rialza barcollando, mi guarda con odio e sorrido divertita "ora ci divertiamo" combattiamo brutalmente facendoci parecchio male, lo atterro e la donna comincia a contare, l'uomo rimane steso a terra e lo osservo tenendo solo un piede su di lui, appena arriva al dieci tolgo il piede e lo guardo dall'alto.
"Voi uomini pensate di essere tanto forti e fate i gradassi e poi alla fine..." sospiro "è tutta una farsa, beh mi sono divertita, appena te la senti rialzati dobbiamo tornare a casa, e voi tornate a bere non c'è più niente da guardare"
Se ne vanno parlando tutti di ciò che è successo, resto in piedi a guardare l'uomo che piange frustrato, sospiro e mi accovaccio davanti a lui.
"Ehi guardami" dico tranquilla, non mi ascolta "come ti chiami omone?" Gli alzo il viso e mi guarda sorpreso.
"John, John Shave"
"Hai combattuto bene John Shave, non ti abbattere, mi prenderò cura di te, sono più buona di quel che pensi" dico sorridendo "ora alzati forza, un vero uomo non piange davanti ad una donna"
Si mette seduto sui talloni e sorrido asciugandogli le lacrime con il mio fazzoletto, mi alzo e lo guardo "bene vado a cambiarmi, Steven tienilo d'occhio"
Annuisce e vado nel bar e poi al bancone, prendo i miei vestiti e mi vado a cambiare, ringrazio l'uomo e lo pago per le consumazioni, tutti mi guardano, metto il mantello e alzo il cappuccio sorridendo.
"Grazie é stato molto divertente" dico gentilmente, esco e vedo Steven e John che mi aspettano, Steven lo incoraggia gentilmente dandogli delle pacche amichevoli sulla schiena.
"Bene andiamo" dico tranquilla, unisco le mani dietro la schiena e andiamo a palazzo, John si blocca impallidendo.
"Cosa...?" Dice sorpreso.
Lo guardo confusa "ma come non ci hai riconosciuti? Beh forse nessuno ci ha riconosciuti" dico ridacchiando "lascia che mi presenti, sono la principessa May Scarlet"
Impallidisce ancora di più e guarda Steven "sono il principe Steven Hainsen benvenuto a palazzo John" dice sorridendo divertito.
"Cosa?!" Urla scioccato, aprono il cancello e noi entriamo, sorrido mettendo una mano sul fianco.
"Questa sarà casa tua d'ora in poi" dico divertita.
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La viaggiatrice nel tempo
AventureMiki è una ragazza senza peli sulla lingua, sfrontata, ribelle, moderna e indomabile; vive la sua vita come viene, cavalcando l'onda dell'eccitazione e del momento. Ma qualcosa va storto, da un giorno all'altro si ritrova in un posto sconosciuto, in...