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A cena mi sforzo di ricordare la veloce lezione di Micaela sulle posate, ci siamo solo io e Steven seduti al lungo tavolo della sala da pranzo.
"Ti devo delle scuse Steven" dico dopo essermi pulita la bocca con il tovagliolo, appoggio le braccia alla sedia e lo guardo negli occhi "non avrei dovuto alzare la voce e dirti quelle cose, sono sicura che tu ti stia sforzando per fare del tuo meglio e non ho nessun diritto di giudicare, non penso veramente che tu sia un codardo, sono stata avventata e ho parlato a sproposito"
Mi guarda attento "va bene non importa, sono felice che tu mi abbia detto come la pensi, anche se in un modo non...convenzionale" dice divertito "ma hai ragione, dovremmo farci vedere dal popolo, mio padre sta facendo un caos ma quando morirà dovremmo sistemare le cose e dobbiamo cominciare da ora, se vuoi recarti a quell'orfanotrofio fallo pure ma voglio che Collon è altri tre uomini ti accompagnino"
"Va bene" dico annuendo "grazie Steven" poso una mano sulla sua delicatamente e mi guarda sorpreso, gira la mano prendendo la mia e se la porta alle labbra, lo guardo sorpresa.
"Non vedo l'ora di sposarti May" vedo sincerità nel suo sguardo e il mio cuore si stringe in una morsa a causa del senso di colpa, io non sono May, non sono la donna che ama, non sono la donna che non vede l'ora di sposare, io non sono lei.
"Anch'io Steven" dico cercando di non far tremare la voce.
Lascia la mia mano dopo aver lasciato un altro bacio e continuiamo a mangiare, il mio sguardo incontra quello di William di nascosto.
Finiamo la cena in silenzio e poi vado in camera, Micaela mi aiuta a mettere la camicia da notte e resta un po' con me spiegandomi ciò che posso fare e ciò che invece non posso fare.

Sono all'ingresso con Steven alla mia destra e William alla mia sinistra, una carrozza si avvicina e si ferma proprio davanti ai cinque scalini che portano a noi.
Un uomo esce appena aprono la porta,  è bello, sexy e molto affascinante, me lo aspettavo vecchio e invece avrà una cinquantina di anni, la mascella è squadrata e ha gli occhi di un azzurro che non avrei mai immaginato, mi guarda e per un attimo vedo una scintilla nei suoi occhi, sento una strana sensazione come se qualcosa mi stesse entrando dentro, trattengo il fiato respingendola con tutte le mie forze.
Il vecchio sorride e poi si avvicina, ha un portamento elegante e il suo sguardo resta incollato su di me.
"Buongiorno meravigliosa lady Scarlet"
"Benvenuto signore" dico inchinandomi, mi bacia una mano e lo guardo attenta mentre il suo sguardo resta incollato al mio, saluta Steven con un profondo inchino e poi guarda William.
"Ciao ragazzo mio, stai facendo il tuo dovere come si deve?"
"Sto facendo del mio meglio signore" dice annuendo e inchinandosi appena.
L'uomo mi guarda di nuovo e sono certa che abbia percepito qualcosa, mi viene da sorridere ma trattengo il sorriso distogliendo lo sguardo dal suo.
"Spero che abbiate fatto buon viaggio" dico cercando di distrarmi.
"Si un viaggio meraviglioso vi ringrazio lady Scarlet, vi vedo in splendida forma"
"Ho un fidanzato che si prende costantemente cura di me, con molta attenzione non potrebbe essere altrimenti" dico educatamente, William mi guarda sorpreso dalla mia perfetta interpretazione e lo stesso Steven ma per i meriti che gli ho attribuito.
"Ne sono certo, il nostro principe é un uomo dal buon cuore, spero che nessuno riuscirà mai a ferirlo" dice guardandomi dritto negli occhi.
"Una moglie serve a guarire il cuore del proprio marito giusto? Se mai qualcuno dovesse ferirlo me ne prenderò cura" guardo Steven sorridendo, mi sorride.
"Che uomo fortunato sarò allora" dice accarezzandomi i capelli con affetto.
Guardo il vecchio "ora perdonatemi ma stare troppo tempo in piedi mi costa ancora un po' fatica"
"Non preoccupatevi mia cara vai pure nelle tue stanze" dice Steven gentilmente.
"Grazie, ci vediamo dopo, con permesso"
"Buon riposo" ringrazio e torno in camera, respiro profondamente.
"Quell'uomo ha capito subito" dico scioccata "ma comunque mi serve per capire cosa stia succedendo quindi avrei comunque dovuto dirglielo" ripenso al suo sguardo e un brivido mi scombussola tutto il corpo.
Mi mordo il labbro inferiore "mia cara May non hai idea di cosa farei ora" dico divertita, corro in bagno e accendo l'acqua della doccia e poi mi rivesto.
Mi sento debole e mi siedo sulla seduta sotto la finestra, respiro profondamente e guardo la città immersa nel silenzio della mia stanza.
Resto sola per ore finché qualcuno non bussa "avanti" dico distratta senza guardare.
Chi è entrato resta in silenzio per un attimo dopo aver chiuso la porta "sembrate immersa in un mondo tutto vostro e giurerei di riuscire a vedere le rotelle che si muovono nella vostra testa" guardo il maestro di William girando il viso di scatto.
"Stavo solo osservando, c'è molta povertà qui, la gente ha bisogno di soldi"
"Chi sei mia cara ragazza?"
"May Scarlet" dico divertita, gli faccio segno di sedersi dall'altra parte della seduta, tengo i piedi vicino a me così che siano nascosti dal vestito.
"Ho avvertito qualcosa di speciale in voi appena sono sceso dalla carrozza, qualcosa che non avevo mai percepito prima"
Probabilmente la mia attrazione?
Cerco di non ridere a questo pensiero, mi mordo il labbro inferiore senza guardare il mago.
"Beh il fatto che voi lo abbiate percepito subito mi facilità le cose perché ho giusto bisogno del suo aiuto"
Mi alzo allontanandomi da lui, mi guarda divertito "e di cosa avete bisogno?"
"So che voi siete un mago" dico guardandolo "beh io penso che May sia morta quella notte e penso di essere morta anch'io nel mio mondo, il mio vero nome è Miki, ma potremmo anche esserci scambiate di corpo per qualche strano gioco del destino" chiamo Micaela grazie ad un pulsante che fa scattare un campanellino in qualche posto in questo grande palazzo "ho bisogno di lei per scoprire cos'è successo e se è possibile tornare a casa"
"E se non fosse possibile?"
Mi blocco "solitamente il fallimento non è contemplato quando faccio qualcosa ma stavolta se non fosse possibile resterei qui, provando ad adattarmi a questa vita....assurda"
Qualcuno bussa "entra Micaela"
La ragazza entra "mi avete chiamata?" Dice accorgendosi del mago.
"Si vorrei chiederti un tè, per entrambi, grazie"
"Come desiderate" se ne va chiudendo la porta e io guardo l'uomo.
"Avete detto che venire da un altro mondo quindi?"
"Si la terra"
"Interessante, sarò lieto di aiutarla per quanto sia in mio potere farlo, tuttavia penso di dover informare il principe Steven"
"No lui non deve saperlo" dico guardandolo negli occhi "lui è innamorato di May per questo voglio farla tornare, e ora deve concentrarsi sul popolo non su di me, perciò vorrei tenerlo fuori"
"D'accordo come desiderate"
"Come vi chiamate signore?"
"Mi chiedete aiuto senza neanche sapere il mio nome?"
"Molte volte non chiedo nemmeno il nome ad un uomo" dico divertita "non che mi interessi"
Alza un sopracciglio "mi chiamo Aljan Zoorin" dice con una scintilla di divertimento.
"Bene Aljan abbiamo un accordo?"
"Si abbiamo un accordo" dice alzandosi.
"Ti chiedo di rimanere lì, almeno finché non arriverà il tè, sai questo corpo è puro ancora e rischierei di profanarlo se ti avvicinassi troppo" dico divertita.
"Provate attrazione per me?"
"Nel mio mondo quelli come te si portano a letto quelle come me e al mattino tornano a casa loro dicendo addio, ma qui non siamo nel mio mondo e quelle come me non tradiscono il proprio compagno e non fanno sesso prima del matrimonio, penso infatti che May sia vergine"
"Lo è sicuramente, è la promessa sposa del principe" dice divertito.
"Brutta storia" dico con una smorfia "sto imparando tutta l'etichetta, è noiosa è impossibile da ricordare a memoria"
"Le ragazze vengono istruite sin da bambine, per questo sanno come comportarsi, è normale che siate in difficoltà" Micaela bussa e poi entra, sistema le tazze e la teiera assieme a dei biscotti.
"Grazie Micaela"
"Dovere" mi fa una muta domanda indicando il mago con lo sguardo e io annuisco, lo guarda incerta se dire qualcosa.
"Ho una domanda Micaela, ascolta" mi avvicino al suo orecchio "May è vergine?"
Arrossisce violentemente "ovviamente" dice imbarazzata "santo cielo che domande"
"Peccato, puoi andare Grazie cara"
Annuisce e se ne va "è vergine" faccio una smorfia.
"Voi siete una donna che è finita nel letto di molti uomini vero?"
"Diciamo che molti uomini sono finiti nel mio di letto" dico divertita "mi diverto a giocare con loro e vivo la mia vita come viene, prego ora potete venire"
Si avvicina e si siede, parliamo del mio mondo per parecchio e lui mi spiega a grandi linee la situazione di questo.
"Ho una domanda Aljan"
"Dimmi"
"Tu puoi accedere alla biblioteca vero?"
"Ovviamente ma tu no sei una donna"
"È proprio per questo che te lo chiedo, ho bisogno di sapere qualcosa di più sulla magia e sulle armi magiche"
"E perché mai?"
"È successa una cosa strana con un pugnale l'altra sera, si è illuminato e mi ha riconosciuta come sua padrona" dico confusa "o una cosa del genere, William ha detto che è un arma magica"
"Solo in pochi possono possedere un arma magica, solo chi ha un forte potere magico può possederne una"
"Oh...quindi devo riconsegnarla? Insomma Windstorm brillava e io l'ho preso per curiosità"
"Non devi riconsegnarlo, se l'arma ti ha scelta come sua padrona è tua ma questo significa che tu sei più speciale di quel che credi, significa che possiedi la magia in qualche modo"
"Io che faccio magie?" Dico divertita "andiamo Aljan è impossibile, sono solo una ragazza come tante e sono abbastanza sicura che May non aveva poteri magici prima di...beh hai capito"
"Di morire?" Dice guardandomi divertito e appoggiando il gomito al tavolo e la guancia sulla mano, gli lancio un occhiataccia.
"Si" un brivido mi percorre il corpo e mi viene la pelle d'oca, chiudo gli occhi e le immagini della sua morte mi riempiono la mente insieme alle sue urla, apro gli occhi di scatto e scuoto la testa "lasciamo stare"
"Hai paura della morte?"
"Ho visto molte persone morire" dico seria, prendo il tè e bevo senza aggiungere altro, mangio un biscotto e accavallo le gambe.
"Va bene che ne dici se andiamo in biblioteca?"
"Non posso accedervi lo sai"
"Non puoi accedere a certi libri ma puoi entrarci comunque"
Lo guardo attenta e poi sorrido "va bene andiamo"
Ci alziamo e andiamo alla porta "oh aspetta" si ferma confuso, prendo la cintura con il pugnale dal mio comodino e alzo il vestito posando il piede sul letto, lego la cintura alla coscia e poi abbasso il vestito.
Il mago mi guarda con gli occhi brillanti di desiderio, sorrido divertita avvicinandomi a lui "state sbavando signor mago" dico sensualmente passandogli oltre.
Sospira e andiamo in biblioteca, appena le porte si aprono resto a bocca aperta guardandomi intorno "oh. mio. dio questo è....oh mio dio!" Dico correndo da una parte all'altra "guarda quanti libri, oh mio dio" saltello entusiasta "ohhh da dove comincio? Da qui? Oh ci sono libri per ogni cosa! Astronomia, scienza, storia! Oh mio dio libri di storia" guardo famelica i titoli dei libri e ne prendo quattro, corro dal mago che sta guardando dei libri di magia "mago" mi guarda sorpreso dal mio entusiasmo "prendi questi con la scusa che vuoi leggerli e poi li portiamo in camera mia" dico sorridendo.
"Aspetta Miki" dice sorpreso mentre torno allo scaffale "Miki hai dimenticato il tuo obbiettivo? Le armi e la magia"
Lo guardo mettendo il muso "non posso leggere i libri di storia?"
"Non ora" dice convinto.
"Va bene li rimetto via" dico prendendoli tristemente, sospiro e metto via i libri triste, appoggio la testa allo scaffale "mi dispiace storia aspettami" mi stacco facendo un passo indietro "va bene facciamo presto la storia non può aspettare troppo ne io senza la storia"
Mi guarda attento e passo al reparto armi, passo una mano sui libri e come sempre ascolto i libri aspettando che quello giusto mi parli, passo una mano sulle copertine ma non sento niente, eppure il mio sesto senso di solito funziona, assottiglio lo sguardo e passo alla mensola sopra, passo ancora la mano e sento qualcosa, torno indietro con la mano e afferro un libro piegandolo appena.
"Armi magiche e divine degli elementi" leggo sorridendo "perfetto"
Il mago resta in silenzio fissandomi, lo guardo confusa "cosa c'è?"
"Tu usi la magia" dice serio.
"No è ho solo una passione per i libri, so sceglierli bene" dico semplicemente "dai andiamo"
Prendo un romanzo rosa a caso e andiamo ad un tavolo "okay Aljan fingi di leggere un libro, io leggo questo e se arriva qualcuno lo chiudo e apro il romanzo rosa okay? Se lo chiedono mi hai chiesto di farti compagnia"
"Va bene" dice divertito.
"Ottimo" apro il libro e comincio a leggere velocemente sfogliando una pagina dopo l'altra mentre ignoro Aljan che finge di non guardarmi, e finge di leggere.
Sento dei passi fuori dalla porta, metto un segno al libro e lo metto giù prendendo il romanzo rosa, la porta si apre e io fingo di leggere.
"Oh ecco dove eravate, vi ho cercati ovunque" Steven si avvicina e lo guardo sorridendo.
"Ciao caro" dico gentilmente.
"Ciao mia cara, cosa fate?"
"Alimentiamo la nostra sete di sapere mio caro ragazzo, vuoi unirti a noi?" Dice il mago sorridendo, lo guardo spalancando appena gli occhi senza farmi vedere.
"Certo resto volentieri, sono curioso di sapere cosa leggete" dice sorridendo, si siede con noi e trattengo la rabbia rilassandomi.
"Io leggo uno dei soliti romanzi di amore" dico ridacchiando.
"Di solito non ti piace leggere" dice Steven confuso.
"Lo so ma mi annoiavo e il signor Aljan voleva compagnia così ho deciso di leggere" dico divertita "il titolo del libro mi ha catturata e ho deciso di cominciare"
"Ne sono felice" dice sorridendo "magari ti appassionerai alla lettura"
"Vedremo"
"E voi cosa leggete mio caro amico?"
"Sto facendo delle ricerche su delle armi magiche e su alcuni incantesimi, ho incontrato una persona molto interessante che mi ha chiesto aiuto, ti dispiace se mi trattengo un po' di più?"
"Assolutamente sai che sei il benvenuto quando vuoi Aljan, sei come un padre per me le porte di casa mia saranno sempre aperte"
"Grazie ragazzo mio" dice battendogli una mano sulla spalla con un sorriso fiero, un venticello fresco entra dalla finestra.
Mi rilasso e respiro profondamente, guardo fuori e vedo degli uccellini posarsi sul parapetto di un terrazzo, penso che dopo ci andrò a dare un occhiata, mi accorgo che qualcosa si sta avvicinando in volo.
"Cos'è?" Dico confusa alzandomi, mi avvicino alla finestra e mi appoggio allo stipite, si avvicina puntando verso di noi, strizzo gli occhi e vedo che è un animale enorme "ehm...signor Aljan lei sa perché quel coso si sta avvicinando?" Dico sorridendo nervosamente, si alza e mi raggiunge.
"Oh è Raji" dice sorridendo divertito "Raji sono qui!" Urla agitando le braccia in aria, un animale enorme dalla testa di aquila e il corpo di leone atterra nella biblioteca buttando tavoli e sedie per aria.
"I libri" dico spalancando gli occhi, Steven mi guarda sorpreso, corro a prenderli e sospiro vedendo che non sono rovinati.
Vedo l'animale guardandomi, spiega le grandi ali e vola verso di me atterrandomi prima che io possa spostarmi.
"Oh mio dio non respiro" dico scioccata "ma quanto pesi?" La voce mi esce un po' roca a causa della mancanza di ossigeno.
La testa dell'animale muta e diventa quella di un leone, comincia a leccarmi tutto il viso e scoppio a ridere mentre mi fa il solletico leccandomi anche il collo.
"Ahahahah toglietemelo di dosso! Ahahahah basta basta!" Dico ridendo divertita cercando di allontanargli il muso con le mani "Steven" dico ridendo "ti prego non respiro!"
"Raji, spostati forza, comportati bene" dice Steven accarezzandogli la testa, lui mi guarda e mi lecca un ultima volta per poi spostarsi, riprendo fiato finalmente libera dal suo peso.
"Mamma mia quanto pesa" dico mettendomi seduta "ora dovrò lavarmi il viso"
Raji mi guarda felice e appena incontro il suo sguardo scatta di nuovo verso di me "wooo micio sta buono, Aljan ti prego!" Dico mentre mi blocca con le spalle contro uno scaffale, mi lecca di nuovo il viso e sento gli artigli sulle spalle "non ti puntare con gli artigli Raji mi fai male!" Li ritira continuando a leccarmi, mi arrendo e gli gratto il collo coccolandolo "okay va bene Raji per favore puoi non schiacciarmi?"
Si abbassa saltellando e io sospiro, lo guardo e gli sorrido gli accarezzo la testa "ti voglio bene anch'io Raji ma non puoi saltarmi addosso hai capito?"
Annuisce felice sfregando la testa sotto il mio mento "sei un bel gattone eh? Eh si sei proprio bello" emette dei versi di piacere mentre gli gratto il collo e la testa, si gira a pancia in su agitandosi e gli gratto la pancia ridacchiando.
Gli do una pacca leggera sulla pancia "coraggio in piedi ora, basta coccole" dico divertita, si rialza triste "per ora" drizza le orecchie felice e saltella scaravoltando una sedia a terra.
"Calma calma" dice Aljan sospirando "è davvero un venduto, per due coccole si attacca a tutti"
Ridacchio e Raji si avvicina a lui, alza un ala e gli mostra qualcosa, sospiro e guardo il mio vestito "Micaela mi ucciderà sicuramente, che disastro..." dico dolcemente, pulisco il vestito togliendo più peli possibile.
"Mia cara stai bene?" Steven si avvicina.
"Si niente di rotto forse qualche graffio e parecchi lividi" dico gentilmente, lo guardo negli occhi "grazie" prendo il fazzoletto che mi sta porgendo e mi pulisco il viso "devo rifarmi la doccia"
"Beh ti trova simpatica, evidentemente gli piaci" dice divertito.
"Vorrei piacergli un pochino di meno" dico divertita.
Ride e io finisco di pulire il mio vestito alla bella è meglio, sospiro rilassandomi, vedo il mago osservare attentamente una lettera, l'animale lo guarda paziente stando seduto davanti a lui.
Rialzo le sedie e il tavolo sotto lo sguardo attento di Steven, lo guardo.
"Mi daresti una mano?" Dico alzando un sopracciglio.
"Certo" si avvicina e mi aiuta a sistemare il tavolo, prendiamo i libri sistemandoli di nuovo, mi siedo su una sedia, sono un pochino stanca ma non ne capisco il motivo.
Osservo la biblioteca e vedo una sezione dedicata ai veleni, un libro attira la mia attenzione, la copertina è gialla e il mio sesto senso mi dice che quello è il mio libro.
Fingo indifferenza finché non vengono a chiamare Steven.

La viaggiatrice nel tempoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora