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"'Il passaggio da un mondo all'altro non è semplice da attuare, ci vuole equilibrio tra corpo e anima o si rischierà di portare solo il corpo o solo l'anima'" leggo sottovoce stando seduta ad un tavolo della biblioteca con degli occhiali da lettura che ho trovato nel negozio di oggetti di altri mondi "'se si vuole passare da un mondo all'altro si necessita di spirito e materia, poiché se si pensasse di spostare solo lo spirito lo si perderebbe nelle piaghe dello spazio tempo, allo stesso modo il corpo se anche giungesse in un'altro mondo senza spirito sarebbe morto, questo significa che si necessita di entrambi gli elementi'" respiro profondamente e sento dei passi.
"Mia signora" alzo lo sguardo e vedo John vestito in modo elegante, è freddo e distaccato con me e non lo biasimo per essere ancora arrabbiato, l'ho lasciato abbastanza libero, di entrare ed uscire, di fare ciò che preferisce e di sicuro non se n'è lamentato.
"Ciao John" dico mentre posa il vassoio con il te sul tavolo "mi dispiace John, ti ho reso vittima di questo strano gioco, mi sono fatta prendere dall'entusiasmo" mi guarda attento e sospiro, guardo fuori pensierosa e appoggio la guancia sul pugno chiuso e il gomito sul poggia braccio della finestra "se le cose andranno come penso presto sarai libero di nuovo..." lo guardo e sorrido dolcemente "mi dispiace ho bisogno di una persona di cui io possa fidarmi e il fatto che tu non sia fuggito mentre io mi stavo cambiando o in questi giorni, mi ha dimostrato che sei una persona che mantiene la parola e di cui posso fidarmi"
Mi guarda sorpreso e verso il tè nella tazza, ne sento il profumo e sorrido vedendo qualcosa di strano "lo sai John...qualcuno sta cercando di uccidermi e questo è orribile non pensi? D'altronde...non ho mai fatto del male a nessuno, presto o tardi moriremo tutti immagino, si dice così giusto?" Sorrido dolcemente, avvicino la tazza alle mie labbra.
"Fermatevi" dice prendendo la tazza, lo guardo gentilmente, appoggia un ginocchio a terra abbassando la testa "perdonatemi, una donna ci ha messo qualcosa dentro, mi hanno chiesto di aiutarle ad uccidervi vi prego perdonatemi"
La sua voce trema mentre guarda il pavimento pentito.
"Va tutto bene John" dico gentilmente "alzati ora, non è colpa tua, devo solo stare attenta"
Mi guarda dolcemente e sorrido appena con gli occhi pieni di lacrime "mi hai salvato la vita John, grazie"
"Mia signora" dice sorpreso, gli accarezzo una guancia delicatamente.
"Immagino che questo tè allora vada cambiato" dico guardando la mia tazza, sospiro e mi alzo lentamente, verso nuovamente il tè nella teiera.
"Non volete sapere chi sono quelle donne?"
"Lo voglio sapere" dico annuendo "ma ora sei sconvolto perciò aspetterò, ti chiederei se vuoi del tè ma è avvelenato perciò...coraggio siediti va tutto bene John"
Si siede "vi chiedo perdono, ho fatto una cosa orribile" dice prendendosi il viso tra le mani e piegandosi in avanti.
"Non preoccuparti, molti vorrebbero uccidermi e ci provano" respiro profondamente "ho accettato questa cosa quando ho deciso di sposare Steven, per questo ho bisogno di qualcuno di cui fidarmi"
Guardo fuori e lo sento avvicinarsi alle mie spalle "mia signora" mi giro e lo guardo sorpresa, sta inginocchiato a terra con una mano sul petto "lasciate che vi protegga e che sia io la persona di cui potrete fidarvi"
Lo guardo sorpresa "John" mi guarda e prende la mia mano baciandone il dorso.
"Permettetemi di proteggervi"
"Grazie John, conto su di te allora" dico sorridendo dolcemente.
Si alza e stringo la sua mano.
Qualcuno bussa alla porta e prendo il libro di scatto, lo nascondo dietro la schiena, John mi guarda confuso "avanti"
Una guardia entra e sorrido "signorina May, perdonatemi degli uomini hanno chiesto di vedere urgentemente voi e il principe Steven, vi aspettano nella sala del trono"
"Chi sono?" Dico tirando il fiato sorpresa.
"Ribelli mia signora" dice serio.
"Sono arrivati" mormoro sorpresa "vado a cambiarmi"
"Lo comunicherò"
Annuisco e se ne va "devo sbrigarmi sono arrivati!" Dico sorpresa "è importante, è un occasione molto importante, devo andare" vado verso la porta ma mi fermo, torno da John e gli stringo una mano "grazie John" gli do un bacio sulla guancia e corro in camera, mi cambio indossando un abito elegante con l'aiuto di Micaela, mi fa un bellissimo chignon e sorrido mentre mi trucca delicatamente.
Vado nella sala del trono e vedo gli uomini che erano nel seminterrato del negozio, mi siedo accanto a Steven che legge alcuni documenti.
"Dov'eri?"
"Mi sono cambiata"
"Stai bene vestita così"
"Grazie, anche tu" gli sorrido e gli stringo la mano, annuisce e prendo un respiro profondo, guardo gli uomini e incontro lo sguardo dell'uomo che mi ha convocata nel seminterrato, mi ha riconosciuta e ne ho la conferma appena sorride scuotendo la testa.
Trattengo un sorriso.
"Benvenuti signori, mi avete chiesto un confronto"
"Si sotto indicazione di una donna abbiamo deciso di parlare con voi per l'ultima volta, nella speranza che ci aiutiate" dice un uomo prendendo la parola.
"Perché attaccate la famiglia reale?" Dice Steven serio.
"Perché? Siete cieco per caso? Ovviamente la gente muore di fame, abbiamo bisogno di un sovrano che si prenda cura di noi! Non che ci sfrutti! Tante persone muoiono ogni giorno mentre il re si riempie la pancia di cibo e da balli e feste costose! Vogliamo aiuti che possano permetterci di dare cibo ai nostri figli! Basta tasse altissime! Basta sfruttamento! Vogliamo avere dei diritti e non solo dei doveri"
"Vogliamo che i nostri figli abbiano un futuro e siamo stanchi di vedere le nostre mogli piangere per la fame e perché i nostri figli muoiono di stenti!"
Li guardo attenta e vedo la disperazione nei loro occhi, la loro voce invece è determinata e combattiva.
Una donna è tra loro e barcolla per un attimo, la guardo attenta, ha il viso rosso e lo sguardo stanco.
I suoi occhi si stanno chiudendo, mi alzo e spalanco gli occhi, tutti si zittiscono e scendo velocemente gli scalini.
"May!" Dice Steven alzandosi di scatto, delle guardie scattano sull'attenti, la signora crolla a terra e la prendo al volo tra le braccia, metto una mano sulla sua fronte e mi abbasso sotto il suo peso, respira a fatica.
"Avete portato qui una donna malata" dico guardando male gli uomini.
"Amy" il capo si abbassa e le prende una mano "aveva la febbre bassa e ha insistito per venire, non pensavo stesse così male da svenire"
Guardo le guardie "cosa aspettate? Chiamate il medico di corte svelti!" Dico arrabbiata, corrono fuori dalla sala e io sospiro tenendo una mano sulla fronte della donna, le sento il battito che è un po' accelerato.
"Ehi mi senti? Signorina sente la mia voce?" Dico gentilmente dandole dei colpetti sul viso "Amy, Amy mi senti?"
"Principessa...." sussurra debolmente.
"Sono io, sono qui va tutto bene, ascolta la mia voce okay? Concentrati sulla mia voce, ora ti cureranno" guardo il suo corpo è magrissima "da quanto non mangi mia cara?"
"Una...settimana" sussurra debolmente.
"Una settimana?" Dico spalancando gli occhi "mio dio, John!"
"Eccomi mia signora" dice avvicinandosi, gli uomini lo guardano sorpresi, evidentemente lo conoscono.
"Fa preparare del cibo per questa donna e anche per i signori, probabilmente avranno fame anche loro"
"Come desiderate" dice sorridendo grato, gli sorrido e annuisco, corre fuori e accarezzo la guancia della donna.
"Andrà tutto bene promesso" due infermiere entrano con una barella e caricano la donna, la portano via e sospiro alzandomi piano, mi pulisco il vestito, guardo male il loro capo.
"Devi essere più attento a chi ti segue, se sei il capo dovresti prenderti cura di loro e non farli uscire se hanno la febbre, anche se è bassa e insistono" dico come una madre severa.
"Sissignora" dice sorpreso.
"Per il resto" sospiro e torno al mio posto accanto a Steven "avete ragione, non mi capacito di come la gente possa continuare a vivere in questo modo"
"May" dice Steven sottovoce serio, lo guardo negli occhi "queste faccende le risolvo io non ti intromettere"
"Una donna è appena svenuta davanti a noi Steven, ho visto con i miei occhi persone che muoiono di fame per le strade della capitale, aiutale o presto o tardi rovesceranno il tuo regno subito dopo aver ucciso tuo padre e tua madre" dico anch'io sottovoce.
Mi guarda serio "intendo aiutarli ma devi lasciarmi fare, non è il tuo regno e non è il tuo mondo quindi stanne fuori e stai al tuo posto"
Lo guardo male "e va bene" resto in silenzio e Steven guarda gli uomini, concorda con loro per organizzare un piano sociale, politico ed economico per aiutare le persone.
Resto in silenzio innervosita, per quanto mi costi ammetterlo ha ragione, non è il mio mondo, non è il mio regno e io non centro nulla qui, mi ha lasciato fare con John, ha lasciato che restasse e lo ha accettato, non posso sbilanciarmi più di tanto e alla fin fine ha ragione.
Appena gli ospiti vengono scortati verso la sala da pranzo mi alzo.
"Miki" dice Steven serio mentre scendo gli scalini.
"Hai ragione, io non centro niente, fai del tuo meglio, spero che tu non fallisca come i sovrani del mio mondo" dico seria, vado verso la porta ed esco, vado nell'infermeria e respiro profondamente rilassandomi, sorrido gentilmente e mi avvicino alla donna, sta mangiando un brodo caldo e fumante, mi avvicino.
"Principessa" dice sorpresa, sorrido.
"Come vi sentite mia cara?"
"Sto meglio vi ringrazio, perdonatemi sono svenuta ed è così imbarazzante" dice arrossendo, sorrido e mi siedo al suo fianco.
"Non preoccupatevi, sono felice che vi sentiate meglio" dico sorridendo "mangiate pure quanto volete, ne avete bisogno per stare meglio" le accarezzo una guancia sorridendo gentilmente e gli occhi mi si riempiono di lacrime.
"Signorina" dice sorpresa.
"Mi dispiace" dico teneramente, non riesco a fermare le lacrime "ho avuto così tanta paura quando siete svenuta, mi dispiace che siate arrivata a sentirvi male, mi dispiace tanto, vi prometto che faremo il possibile per aiutarvi"
Mi accarezza la schiena e sorride gentilmente "siete una bella persona principessa"
"No non è vero..." dico dolcemente.
"Permesso, Amy sei qui?" Mi asciugo le lacrime, Joel l'uomo che mi ha riconosciuta si avvicina e si blocca vedendomi.
Ci guardiamo negli occhi in silenzio, ci studiamo l'un l'altro come due leoni che studiano la propria preda.
"Signorina May siete qui?" Guardo la porta di scatto e vedo Micaela, mi alzo seria.
Mi stampo un falso sorriso in faccia guadagnandomi i visi sorpresi di Joele e di Amy.
"Si Micaela sono qui" dico gentilmente.
"Il mago Aljan vi sta cercando ovunque"
"Digli di aspettarmi in biblioteca tra dieci minuti sarò da lui"
"Come desiderate" la guardo attenta mentre se ne va.
"Non ti fidi di lei vero?" Dice Joele divertito.
Lo guardo diventando seria "non mi fido di nessuno in generale"
"Una vita triste" dice divertito, mi alzo e mi avvicino a lui.
"Date le circostanze posso fidarmi solo di me stessa" dico divertita "penso che Micaela mi stia avvelenando, per questo non mi fido di lei"
"Siete amiche?"
"Sì ma a volte sono gli amici quelli che ti tradiscono non siete d'accordo con me?"
"È sempre meglio avere qualcuno che ci guarda le spalle"
"Meglio che sia la persona giusta"
"Non pensavo che la principessa fosse tanto temibile"
"In realtà non sono sempre così, sono piuttosto tranquilla di solito ma in questo periodo mi sto stufando, sembra che tutti vogliano uccidermi e mi chiedo il perché, non sono altro che una pedina, uccidermi non servirà a nulla ma a quanto pare devo tenere gli occhi ben aperti"
"Beh buona fortuna" dice sorridendo divertito, sorrido.
"Ti ringrazio, è stato bello vederti Joele" gli do una pacca amichevole sulla spalla "sono sicura che Steven prenderà a cuore le vostre richieste"
Mi guarda sorpreso e io sorrido, vado via uscendo e vado alla biblioteca.
"Ciao Aljan" dico sospirando, vedo tutti riuniti compresa Micaela "oh ci siete tutti fantastico"
"Miki ho trovato qualcosa" dice Aljan serio.
"Anch'io prima che mi chiamassero per i ribelli"
Prendo il libro che ho messo da parte e lui ne prende un altro.
"Faremo viaggiare solo gli spiriti" dice deciso.
"È troppo pericoloso non si può" dico seria "il mio libro dice che se viaggiasse solo lo spirito rischierebbe di perdersi nelle pieghe dello spazio tempo, dobbiamo trovare il modo per far venire qui May con il mio corpo per poi scambiarci e farmi tornare nel mio mondo"
"I vostri spiriti hanno già viaggiato da un mondo all'altro"
"Sì ma è un rischio troppo grande, non abbiamo deciso noi di viaggiare solo con lo spirito"
"Ha ragione Aljan, forse è troppo pericoloso, non possiamo rischiare"
"Portare il suo corpo in questo mondo richiederà più tempo" dice serio.
"Quanto?" Dico guardandolo in viso.
"Almeno due settimane"
"Perché ci vuole così tanto?" Dice Steven confuso.
"È un incantesimo di traslazione Steven, ci vuole preparazione, concentrazione e molto potere spirituale"
"D'accordo ne parlerò con May" dico sentendo un forte mal di testa "in cosa consiste l'incantesimo"
"Troveremo un portale spazio temporale, non sarà facile trovarlo ma a quel punto dovremo aprirlo con la magia e far passare May o te dall'altra parte così che siate insieme, vi scambierete gli spiriti e poi con lo stesso portale May tornerà qui, dovremo essere veloci perché il portale non può essere forzato a lungo"
"D'accordo ma questo significa che dovrò imparare l'incantesimo per scambiare i nostri spiriti"
"Se porteremo lei qui non sarà necessario" dice Aljan serio.
"E se qualcosa andasse storto e fosse Miki a finire di là?"
"Non accadrà se ci prepariamo bene" mi appoggio ad uno scaffale e li osservo discutere, sento una presenza e sorrido, vado alla porta e la apro sorridendo "ciao Joele"
Mi guarda sorpreso "signorina"
"Spero che tu non stessi origliando" dico sorridendo beffarda.
"No ero solo di passaggio" dice sorridendo divertito, lo blocco al muro schiacciandolo con il mio corpo.
"Solo di passaggio eh? Eppure potresti aver sentito qualcosa e se così fosse...dovrei ucciderti" Mi guarda con una scintilla di paura nello sguardo "ma mi fiderò per questa volta" sorrido "non farai sciocchezze vero Joele?"
"No signorina"
Mi mordo il labbro inferiore e gli afferro il viso, lo bacio sulle labbra "grazie Joele" dico sussurrando, mi guarda sorpreso e io faccio un passo indietro sorridendo, unisco le mani dietro le schiena "ora penso proprio di dover andare, a presto mio caro amico"
"Oh Miki ecco dov'eri" William si blocca vedendo Joele, lo guarda minaccioso mettendo una mano sulla spada e gli metto una mano sulla spalla.
"Tranquillo Will, è un amico" dico sorridendo, lancio uno sguardo a Joele che annuisce serio "hanno finito di discutere?"
"No, mi sono accorto che non c'eri più e sono venuto a cercarti"
"D'accordo, ho un terribile mal di testa, dì loro che ne riparliamo domani okay?"
"Va bene" gli sorrido e mi allontano andando in camera mia, vado a letto e spengo tutte le fonti di luce chiudendo anche le tende.
"Santo cielo mi sta esplodendo la testa" dico sospirando, chiudo gli occhi trovando un po' di sollievo.

La viaggiatrice nel tempoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora