"Evie! Svegliati! Sono le sette, perché cazzo hai chiuso la porta?!" Attimo di silenzio. "No, anzi ci ho ripensato, non lo voglio sapere!" Sentivo Linds bussare alla porta, cazzo erano già le sette.
Cerco di alzarmi facendomi leva su un qualcosa di duro e liscio che non è sicuramente il mio letto.
Alzo gli occhi sul bel ragazzo sotto di me e vedo che mi sta fissando.
"Ehi."dice Harry mostrandomi un meraviglioso sorriso con tanto di fossette.
"Ehi."dico io incerta.
"Che hai?"mi chiede.
"Sono solamente stupita che tu non te ne sia andato."
Il suo sorriso si spegne.
"Perché sarei dovuto andarmene?"
"Perché sei il tipico ragazzo da una botta e via."dico ovvia.
"Lo ero con le altre ragazze, ma tu non sei come le altre ragazze."
"Stai dicendo che io sono più scopabile delle altre ragazze e quindi tenermi per i tuoi giochetti perversi?"dissi infastidita cercando di alzarmi, ma lui al contrario mi tenne premuta sul suo petto.
"Non intendevo questo."
Io mi liberai dalla sua presa ferrea e andai a cercare i miei vestiti sotto il suo sguardo attento che bruciava sul mio corpo.
"Oh andiamo Harry, sappiamo tutti che intendevi questo, è quando ti stancherai di me mi lascerai a marcire nelle mie stesse lacrime."dissi con ormai addosso solo l'intimo e una maglietta mentre lui se ne stava davanti a me con i boxer.
Mi prese per le spalle e mi attaccò al muro.
"Non lo farei mai."disse rafforzando ancora di più la sua presa su di me.
Io in risposta alzai gli occhi al cielo mentre lui mi schiacciava contro il muro con tutta la sua forza.
"Harry, mi fai male."dissi gemendo silenziosamente per il dolore.
"Harry cazzo staccati, mi stai facendo male porca troia!"dissi urlandogli contro.
Lui si staccò da me come se fino a quel momento fosse stato in stato di trans.
senza dire niente si girò e comincio a raccattare i suoi vestiti, sblocco la porta e uscì per cominciarsi a preparare per la cena di stasera.
Io al contrario mi lascia scivolare contro il muro, mi passai una mano tra i capelli frustrata e ricominciai a pensare a tutto quello che era successo ieri sera e stamattina... Era stata una deficiente, e se lui dicesse sul serio?
Uff non ci capisco più un cazzo.
Dirigendomi verso l'armadio cercai un vestito elegante, fino a trovare un vestito blu corto davanti e lungo dietro senza spalline.
Dopo essermi fatta la doccia ed essermi piastrata perfettamente i capelli, tornai in stanza e mi infilai il vestito infilandoci dei tacchi blu.
Appena uscii dalla stanza scesi le scale, e mi ritrovai in Harry in giacca e cravatta che mi aspettava davanti alla porta; appena mi vide sgranò gli occhi dallo stupore.
Salutando tutti i presenti ci dirigemmo verso la macchina, dopo essere stata attenta a non rovinare il vestito mi sedetti accuratamente sul sedile.
A metà tragitto in cui nessuno aveva aperto la bocca, Harry fu graziato da Dio che gli concesse l'uso della parola.
"Sei stupenda."e tutto quello che riuscì a dire signori miei fu questo.
Io annuii impercettibilmente e mi voltai verso il finestrino.
Pochi secondi dopo senti qualcosa sbattere sul volante facendo suonare il clacson.
Sussultando e con occhi sgranati mi voltai verso di lui.
"Rispondimi cazzo."disse stringendo il volante e facendo diventare le suo nocche bianche.
"Che ti dovrei dire? Oh grazie Harry, mi fa piacere che mi trovi stupenda dopo avermi sbattuta violentemente al muro, non per baciarmi ma per esercitare violenza sulle donne.
Andiamo Harold, togli il cervello dal culo, li non c'è aria."
"Mi dispiace okay? Non ero in me."
"L'avevo notato."borbottai voltandomi di nuovo verso il finestrino.
"Hey, guardami."disse Harry che si era momentaneamente fermato ad un semaforo rosso.
Mise due dita sotto il mio mento e mi fece voltare verso di lui avvicinandolo pericolosamente al suo.
"Mi dispiace, non so nemmeno io cosa mi è preso... E riguardo a poco fa, io non me ne vado okay?"disse tutto d'un fiato, e io riuscii a leggere la sincerità nei suoi occhi.
"Me lo prometti?"chiesi.
"Te lo giuro piccola."disse baciandomi.
"Non mi lasciare anche tu."dissi staccandomi dal bacio e guardandolo negli occhi.
"Non lo farei mai."disse fermamente.
Poi rimise la macchina in moto e ripartimmo verso il ristorante, tutti e due con due sorrisi stampati sul viso.
Appena arrivammo, Harry parcheggio la macchina proprio davanti al ristorante così almeno se avessimo dovuto scappare non vi avremo messo tanto.
"Ce le hai le pistole?"chiese Harry.
Io alzai la parte corta del vestito e gli feci vedere una pistola incastrata nel gambaletto sinistro che mi arrivava a metà coscia, mentre nell'altro era incastrato un coltello.
Harry sorride maliziosamente.
"Sexy piccola."disse.
"Ecco perché te l'ho voluto far vedere invece che dirtelo a voce."dissi facendogli l'occhiolino.
Appena scese dalla macchina corse dalla mia parte per aiutarmi a scendere.
Io agile come sono con i tacchi gli caddi addosso, fortunatamente riuscì a reggermi prontamente senza alcuno sforzo.
"Grazie."dissi sorridendogli.
"Ogni volta che cadrai ci sarò sempre io a prenderti piccola, ricordalo."
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When the darkness comes
Fanfiction|| Non sempre "sempre" è per sempre. || Loro sono Evelyn, Lindsey, Rebeckah, Hope e Grace. Loro sono gli 1Direction. Le ragazze sono tutte assassine professioniste, anche i ragazzi. Si incontreranno durante un omicidio, perché Evelyn e Harry hanno l...