Capitolo 19

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Entrai nel ristorante con lui accanto a me che mi cingeva la vita, avevo ancora le sue parole che mi rimbombavano nella mente, era stato dolce... Era strano sentire quelle parole così premurose uscire dalla sua bocca, tutti gli anni che lo osservavo a scuola uno scorbutico del cazzo e invece adesso sembrava un'altra persona, almeno con me.
Ci avvicinammo ad un uomo dicendo i nostri nomi, il signore più o meno sulla mezza età ci indicò un tavolo in fondo al ristorante.
Ci avvicinammo lentamente a quel tavolo, appena arrivammo due uomini sui trent'anni ci aspettavano seduti con un sorrisetto che gli avrei tanto voluto strappare dalla faccia.
"Buonasera signorina Evelyn e signor Styles, noi siamo i fratelli Kyle, lui è John e io sono Chris, piacere di conoscervi."disse John alzandosi con suo fratello, tutti e due mi baciarono la mano dicendomi che ero bellissima mentre ad Harry stringevano la mano.
Appena ci sedemmo Harry arrivò subito al sodo.
"Allora, avete la valigetta?"
"Certamente" rispose Chris.
"Ma non ve la lasceremo prendere tanto facilmente." disse John con tono beffardo.
"Oh, certo che no, prima vorrete qualcosa in cambio." dissi io mordendomi un labbro.
Sentii Harry darmi una gomitata, ma lo ignorai.
"E come vorresti convincerci?" disse John con tono malizioso.
"Beh... Non lo so... Se veniste in bagno forse lo scoprireste."dissi mordendomi il labbro un altra volta e cominciando ad alzarmi lentamente.
"Tu-tutti e d-due?" chiede Chris squadrandomi da testa a piedi.
"Oh non lo so ragazzi, per me va bene anche con tutti e due insieme." dissi in tono innocente.
Mentre i due discutevano sul da farsi, vidi Harry estrarre il cellulare, dopo pochi secondi senti il telefono vibrarmi sulla gamba, senza farmi scoprire lo estrassi e lessi:

Che diavolo stai cercando di fare? Sto diventando leggermente geloso piccola, non fare stronzate.
H.S.

Alzai lo sguardo su di lui e lo vidi osservarmi seriamente, dopo poco gli scrissi:

Non essere geloso, non stiamo neppure insieme, e reggimi il gioco.
E.S.

Appena terminato il messaggio riposi il cellulare dove si trovava anche il coltello senza farmi vedere.
"Io non ci penserei due volte se fossi in voi." disse Harry.
"Allora ragazzi cosa avete deciso." sussurrai all'orecchio di John e accarezzando il collo di Chris.
"A-andiamo."dissero balbettando entrambi.
Mentre io e qui due idioti stavamo andando verso il bagno, vidi un cameriere avvicinarsi al nostro tavolo, vidi che Harry gli disse alcune cose e poi il cameriere andarsene.
Quando stavamo per entrare al bagno degli uomini feci un cenno ad Harry facendogli capire che poteva prendere la valigetta che quei due stolti avevano lasciato incustodita.
Quando entrammo in bagno chiusi la porta a chiave, feci il giro posizionandomi dietro loro due ed estrassi il coltello senza fare movimenti bruschi e cominciai a canticchiare un melodia, poi cominciai a baciare il collo di Chris e in men che non si dica gli puntai il coltello alla gola, lo stavo per sgozzare quando senti il cellulare vibrare di nuovo.

Evs, la valigetta ha un codice, non li uccidere loro sanno il codice o almeno uomo di loro.
H.S.

"Okay, chi di voi du da il cazzo di codice della valigetta? Uh?"dissi puntando il coltello alla gola di Chris mente puntavo la pistola alla testa di John.
"Non te lo diremo mai." disse John fermamente.
"Sai, ci sono di opzioni, o me lo dite voi adesso e vi risparmio la vita, o uccido tutti e due torno a casa con la valigetta e la aprirò con la forza." dissi con tono indifferente. "Che decidete?"
"Okay, te lo diremo." disse John con tono riluttante.
"Solo una cosa, lo sapete tutti e due il codice?"chiesi.
"S-si."disse Chris.
"Bene."dissi sgozzandogli la gola.
Cadde a terra inerme mette io puntavo ancora la pistola alla testa di John.
"Perché lo hai fatto?!"disse John.
"Oh be facile, non potevo sparare a te, ci sarebbero stati troppi schizzi e non volevo sporcare il mio vestito." dissi facendo spallucce.
"Allora qual'è il codice?"chiesi.
"4-3-3-2"disse tremante.
Lentamente avvicinai il coltello alla sua gola ma mi bloccai per fargli dire le sue ultime parole.
"P-perché lo fai, ti ho detto il codice, avevi detto che ci avresti lasciati."
"Avevo anche detto ai miei che sarei stata una brava ragazza, a quanto pare non mantengo le promesse."detto questo lo sgozzai come avevo fatto al fratello e scavalcando il corpo inerme pulii il coltello ne lavandino lo asciugai e lo rimisi al suo posto insieme alla pistola, mi guardai allo specchio e poi uscii.
Appena arrivai al tavolo vide che Harry aveva già preso la valigetta, mi preso per un braccio e mi trascinò fuori, appena salimmo in macchina avvicinò il suo viso al mio e mi baciò, morse il mio labbro per chiedermi l'accesso alla mia bocca che io gli acconsentii.
Quando ci staccammo ci guardammo negli occhi per un tempo infinito.
"Mi hai fatto preoccupare Evs."appena pronunciò quel nomignolo rabbrividii, mi faceva impazzire.
"Li ho sgozzati e ho preso la combinazione, non potevo fare tutto in cinque secondi e poi buttarmi tra le tue braccia."dissi.
Lui in risposta mi baciò di nuovo.
"Amo farlo quando mi pare finalmente." disse lui.
Detto questo tornammo a casa ascoltando le solite canzoni che davano alla radio.

When the darkness comesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora