Capitolo 2 - Un incontro particolare

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Ero a Venezia da quasi quattro settimane, e cercavo di abituarmi alla nuova vita. Mi mancava la mia vecchia casa, i miei amici. I miei, pensarono di iscrivermi al Liceo Marco Foscarini, affinché potessi avere dei nuovi amici. 

Mentre giravo per il centro, notai che la polizia entrava in alcuni negozi; stavano arrestando alcuni trafficanti, e la gente, curiosa, si avvicinò a vedere. Si creò una calca di quelle che, per uscirne, mi sono dovuta abbassare. Mentre camminavo, arrivai davanti al mio nuovo liceo; mio padre, seduto sopra una panca, mi aspettava. 

Come mi vide, lui si alzò di scatto e mi disse: "Beatrice, tesoro

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Come mi vide, lui si alzò di scatto e mi disse: "Beatrice, tesoro. Ti ho chiamato due volte, ma non mi rispondevi. Che cosa ti è successo?" Io risposi: "Papà, stavo semplicemente passando per piazza San Marco. Che c'è? Mi piace la città, e mi sono fermata per fare qualche foto". Mio padre, incurante, mi accompagnò nell'ufficio del preside, ed iniziammo a parlare. "Allora, ecco l'onorevole Giancarlo. Quale onore. Lei è sua figlia, Beatrice, giusto?" mi domandò il preside Brancaleone, ed io risposi: "Si, signor preside. Mi scusi se sono vestita così, ma avevo un pò di fretta". 

Mio padre fece il suo finto sorrisetto del cavolo, mentre io mi sentivo un burattino nelle mani di una persona che non sembrava neanche mio padre. Finito il giro per il liceo, dissi a mio padre che andavo, e lui non disse nulla. Anzi, mi lascio andare, così, come se fossi una specie di cagnolino randagio. 

Mentre giravo, andai nel giornalaio e comprai il giornale di oggi

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Mentre giravo, andai nel giornalaio e comprai il giornale di oggi. Mi sedetti su una panchina e lessi il primo articolo: "Arrestata la banda di Don Franquino. Il boss avrà lo sconto d pena?" Mentre leggevo, notai che stava vendendo verso di me il giullare che aveva rubato i soldi al bar tempo fa. Feci finta di niente all'inizio, ma alla fine, gli presi il polso e gli dissi in tono minaccioso: "Chi diavolo sei e che cosa vuoi?"

 Feci finta di niente all'inizio, ma alla fine, gli presi il polso e gli dissi in tono minaccioso: "Chi diavolo sei e che cosa vuoi?"

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Beatrice, regina dei ladriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora