Capitolo 18 - La Grande Battaglia (parte 2)

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La mattina seguente, io e Marachella camminammo per il breve tratto di spiaggia. Parlavamo sulle varie strategie da utilizzare, nel caso i nemici ci avessero accerchiati.

"Nel caso finissimo nelle mani dei nemici, che cosa dovremmo fare?" mi chiese il mio amico, ed io, incerta della nostra vittoria, gli risposi: "Utilizzeremo qualsiasi giullare e diavolo. Non mi farò ammazzare da quei criminali".

Quando tornammo all'accampamento, alcune vedette urlarono: "ARRIVANO DELLE BARCHE!!" Tutti quanti ci girammo verso la direzione dove venivano le barche. "Prepararsi a combattere!!" urlai ai giullari, e lo stesso lo fece il capo dei Diavoli. Tutti correvano alle loro postazioni, mentre io spingevo i due cannoni verso la spiaggia.

Mancavano pochi minuti allo scontro, ed io strinsi la mano a Marachella. Il mio braccio destro mi diede l'armatura e i coltelli. Respiravo silenziosamente, mentre l'aria iniziava a riscaldarsi. Ripensavo alla cosa che avevo detto prima a Marachella; 1) cercare di respingerli con tutto il piombo, poi la fase 2) era quella di sparargli dei colpi di cannone, ed infine, la fase 3) consisteva nell'accerchiare i nemici tramite le nostre imbarcazioni.

 Ripensavo alla cosa che avevo detto prima a Marachella; 1) cercare di respingerli con tutto il piombo, poi la fase 2) era quella di sparargli dei colpi di cannone, ed infine, la fase 3) consisteva nell'accerchiare i nemici tramite le nostre imbar...

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Quando sbarcò la prima barca, diedi il segnale di sparare: "FUOCOOOO!" I ragazzi sulle mura iniziarono a sparare verso le barche, ma i Dottori riuscirono lo stesso a passare. Così, passai subito alla fase due; caricai i cannoni e riuscì a distruggere qualche barca. Sentivo soltanto le urla dei feriti e il legno frantumarsi in mille pezzettini.

Il capo dei Diavoli venne ferito al braccio sinistro da un colpo di pistola. Estrassi i coltelli e corsi in suo soccorso; presi alle spalle il nemico e lo colpì ripetutamente al braccio, tagliandoglielo. Poi, presi il ferito e lo trascinai verso l'ingresso del castello. "Un medico, presto!" urlai a squarciagola, mentre gli tamponavo la ferita con un panno bagnato. 

Poco dopo, arrivò il medico e si occupò del ferito, mentre io, infuriata, ritornai nella mischia

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Poco dopo, arrivò il medico e si occupò del ferito, mentre io, infuriata, ritornai nella mischia. Ovviamente, vidi davanti a me il capo dei Dottori; volevo ucciderlo, ma preferì ferirlo. Un gruppo di giullari si lanciò assieme a me verso il gruppo nemico, ma gli alti estrassero le pistole e così, presi anche io la pistola e sparai ai loro stupidi cappucci.

Molti di loro scapparono impauriti, e il loro capo gli urlava dietro: "Dove fuggite, vigliacchi!! Ritornate qui e combattete!!" Io, sorrisi per un'istante, e alla fine, dissi: "Ma guarda. I tuoi uomini scappano come coniglietti"

Beatrice, regina dei ladriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora