Capitolo 11 - Il covo dei Diavoli

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Poco tempo dopo Halloween, cercai di nascondere tutto ciò che possedevo; il mio costume, la maschera, i miei attrezzi per il furto, e così via. 

A un certo punto, una delle cameriere venne verso di me e mi disse: "Signorina, c'è qualcuno che vuole parlare con lei" e mi passò il telefono. "Pronto?" chiesi io, e la voce maschile mi rispose: "Sono il tipo che ha seguito te e il tuo amico nell'antico cimitero. Comunque, vorremmo invitare lei e il suo amico nel nostro covo. Vi aspettiamo davanti all'antica chiesa di santa Maria dei Miracoli. Non fatevi attendere" e si chiuse la telefonata.

Presi subito dopo il telefono e contattai Marachella; ma a quanto pare, fu lui a chiamare per primo me. "Bea, il capo dei Diavoli mi ha chiamato poco fa. Non so che cosa vogliano, ma sono un pò spaventato". Io, invece, dissi al mio compagno: "Senti, io so che dobbiamo incontrarli davanti alla chiesa di santa Maria dei Miracoli".

 Io, invece, dissi al mio compagno: "Senti, io so che dobbiamo incontrarli davanti alla chiesa di santa Maria dei Miracoli"

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All'ora prestabilita, ci ritrovammo davanti alla chiesa e aspettammo. Marachella prese dalla tasca una sigaretta e si mise a fumare, mentre io masticavo una gomma. A un certo punto, sbucarono due tipi travestiti da demoni e ci portarono dentro la suddetta chiesetta. Il capo, ossia l'uomo che ci ha chiamati, stava seduto là, sopra una specie di trono.

Io, tenni la mano di Marachella. Eravamo spaventati; non sapevamo che cosa fare, ma alla fine, ebbi il coraggio e dissi: "Allora, che cosa desidera da noi? Volete farci del male?" 

Il tipo, ci guardò per un'istante e alla fine, con parole cupe, disse: "Ebbene, vorrei farvi una proposta: so che cercate degli alleati, ed io posso darvi

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Il tipo, ci guardò per un'istante e alla fine, con parole cupe, disse: "Ebbene, vorrei farvi una proposta: so che cercate degli alleati, ed io posso darvi...una specie di mano. In cambio, voglio una parte della città. Che ne pensate?" Marachella, sorpreso per la proposta, rispose al capo della banda: "Per me va bene, tanto, noi due abbiamo lo stesso problema; la banda dei Dottori".

Il diavolone alzò in alto il calice, e iniziò a ridere. Anche io e Marachella iniziammo a ridere. Alla fine, alcuni demoni portarono dei calici e ce li offrirono. Il mio amico bevve l'amaro calice, mentre io, lo alzai soltanto. Poco dopo, verso le 22 di sera, i demoni ci lasciarono andare: poco prima di uscire, il capo dei Diavoli mi diede tra le mani una specie di busta, e all'interno c'era una pistola. Rimasi senza parole; non sapevo che cosa fare. 

Il capo dei Diavoli mi disse: "Questa pistola, devi usarla in caso di pericolo

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Il capo dei Diavoli mi disse: "Questa pistola, devi usarla in caso di pericolo. Ricorda; con quest'arma, puoi stroncare persino il peggiore dei tuoi demoni".  La nascosi nel mio giubbino e me ne andai. Quella notte, io e Marachella parlammo con gli altri membri. Li avvisammo del patto che avevamo fatto, e gli altri rimasero sorpresi. Alla fine, decidemmo di unirci insieme, come un'unica grande famiglia.

 Alla fine, decidemmo di unirci insieme, come un'unica grande famiglia

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Da quel giorno, diventammo un'unica mano. Decidemmo entrambi che cosa fare; noi Giullari ci occupavamo dei furti, ma loro, i Diavoli, si sarebbero occupati delle rapine a mano armata e dei giri clandestini. Da quella notte, nacque una grande fazione.

Beatrice, regina dei ladriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora