Passò qualche settimana, e la mia prigionia continuò nella stessa maniera; quando dovevo mangiare, una delle tante cameriere mi portava il cibo e me lo faceva passare sotto la porta, visto che i miei avevano costruito una sorta di buco.
Mentre mangiavo, cercavo di non ricordarmi tutte le frustate che mi aveva dato mio padre. Quando finivo di mangiare, rimettevo il vassoio nella fessura e la cameriera se ne andava via.
Durante il periodo della mia prigionia, cercavo di riflettere su come vendicarmi, ed ebbi una splendida idea, ma per realizzarlo, dovevo prima di tutto uscire dalla mia camera. Poco dopo, ricevetti un messaggio da Marachella che mi diceva: "Beatrice, abbiamo tutto ciò che serve per tirarti fuori da lì. Ci aiuteranno di Diavolo e ti porteremo nel loro secondo rifugio; un antico castello su una delle tante isolette della laguna. Preparati, stasera alle 22 ti veniamo a salvare".
Stavo per piangere; il mio migliore amico sarebbe venuto a salvarmi. Presi il mio borsone e misi dentro il mio costume ed alcuni vestiti, assieme agli altri strumenti per la fuga, ma per sicurezza, presi anche il computer e il caricatore del telefono. Mentre prendevo le mie cose, sentì che la porta si aprì ed entrò nella stanza mia madre.
Non volevo vederla; anzi, non volevo che entrasse. Così, le chiusi la porta in faccia e bloccai l'uscita con il mio armadio. Lei, indispettita, incominciò a urlare: "Fammi entrare, tesoro. Ti prego, voglio soltanto parlare. Aprimi questa maledettissima porta".
"NO! Non lo farò" dissi io, mentre tiravo la mia specchiera, affinché fossi sicura che nessuno entrasse nella stanza. Mia madre continuava a bussare forte, ma io, come un manichino, non sentivo.
A un certo punto della sera, credo che fossero le 20, una delle cameriere mi portò il mio cibo, ed io presi il vassoio e lo appoggiai sopra il tavolino vicino al mio letto. Mentre mangiavo, bevevo l'amaro calice e poi lo buttai sotto la fessura. Nessuno venne a prendere il vassoio, ma a me non importava.
Passò qualche ora, e mi guardavo un film dal computer. Aspettavo le 22, ma il tempo sembrava rallentato; guardavo tra le fessure delle assi le nuvole che si muovevano lentamente, mentre la luce della luna illuminava i miei occhi.
Poco dopo, ricevetti un messaggio: "Tra poco ti salviamo. Stai lontano dalla finestra e prendi tutto. In casa tua non ci torni più!"
Ero entusiasta del messaggio e tirai fuori dalle coperte del mio letto il borsone avente le mie cose. Infatti, quando scoccarono le 22, si sentì un gigantesco boato, e udì la voce dei miei genitori che correvano verso la fonte del rumore.
Dalla finestra, Marachella mi faceva alcuni cenni, e assieme a lui, c'erano due diavoli. Ringraziai la Madonna e San Giovanni. Marachella prese un piede di porco e con tutta la forza che aveva nelle braccia, e riuscì a staccare qualche asse di legno. Gli altri due, invece, pronti a usare due grossi martelli, iniziarono a spaccare le ultime assi rimanenti.
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Beatrice, regina dei ladri
PertualanganUna semplice ragazzina piemontese può diventare la più grande ladra di tutti i tempi? Una cosa è certa: state attenti, oh voi che la incontrate, perché se siete ricchi, non avrete più un centesimo sui vostri conti correnti. Per chi è povero, invece...