Passarono ben quattro anni, e di mio padre non seppi nulla. L'ultima volta che lo avevo visto, ricordo che lo avevo frustato sull'isola delle streghe.
Quando i Diavoli portarono in giro mio padre, pensai: "Finalmente è finita. Posso finalmente vivere la mia vita e non dovrò più preoccuparmi di nessuno", ma mi sbagliavo; qualche settimana fa, seppi dell'evasione di mio padre dal carcere.
Ero sconvolta: non sapevo che cosa fare. Così, inviai un messaggero, affinché il capo dei Diavoli sapesse della possibile vendetta di mio padre.
Marachella cercò di continuo a calmarmi: "Calmati, Beatrice. Tuo padre è evaso, e vero, ma non sa dove siamo. Per il momento, questo castello sarà il nostro rifugio" e mi abbracciava. Marachella era come un fratello per me. Non avrei mai permesso che qualcuno gli facesse del male.
Infatti, mentre giravo per le strade di Venezia, andai a comprare un giornale e la notizia in prima pagina era spaventosa: "Assassinato il capo dei cosiddetti "Diavoli"! Lo hanno trovato stamane vicino al molo, avente attorno al piede una fune e un masso".
Non sapevo più che cosa fare. Di sicuro, mio padre avrebbe fatto fuori anche me, così, chiesi a tutti i Diavoli che si erano nascosti di venire a stare da noi, così li avremmo protetti. Tutte le sere pregavo, pregavo e pregavo ancora. Speravo in un aiuto divino, ma invece, mi ritrovai all'interno di una fossa già scavata e pronta per seppellirmi sotto la terra arida.
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Beatrice, regina dei ladri
Phiêu lưuUna semplice ragazzina piemontese può diventare la più grande ladra di tutti i tempi? Una cosa è certa: state attenti, oh voi che la incontrate, perché se siete ricchi, non avrete più un centesimo sui vostri conti correnti. Per chi è povero, invece...