~ Capitolo 2 ~

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I giorni ad Hogworts passavno velocemente, con classi e amici, e nuove esperienze che non ho mai avuto prima. Harry, Ron e Hermione divennero presto miei amici. Mi fanno sedere con loro e pian piano iniziamo a parlare di tutto. Sono grata per il loro aiuto, ma più conosco Harry, più difficile è per me non dirglielo. È stato allevato dai babbani che lo tenevano sotto le scale! Pensa di essere solo. Come posso conviverci quando potrei dirgli che non è solo. Che ha ancora una famiglia.

Mentre entriamo nella sala per la colazione, l'odore di pane tostato e pancetta mi riempie il naso. Sono affamato. Oggi abbiamo la prima lezione di difesa contro le arti oscure. Prendiamo il nostro solito posto a tavola e iniziamo a mangiare senza comunicare  molto tra di noi.

"Ehi Clara, cosa hai in mano?" dice Hermione, guardando la mia mano.

"Ehm, niente..." mormoro, bevendo un altro sorso di tè. Hermione poi, piuttosto buscamente, mi affera la mano e la tira verso di lei. Nessuno dei ragazzi alza gli occhi o sembra nemmeno preoccuparsi d9 quello che sta succedendo. Gli occhi di Hermione scrutano la mia cicatrice, poi volano su per incontrare i miei con un misto di sorpresa e preoccupazione scritta sul suo viso.

"Sembra piuttosto burtta, come te la sei procurata?" Chiede Ron, notando finalmente cosa stava succedendo. Fortunatamente, non ha notato la forma della cicatrice.

"Ehm, non lo so davvero. Quando ero più giovane."

Ritiro la manofacendo sorrere le dita sulla cicatrice. Mi guardano tutti con impazienza, sporgendosi come se stessi per rivelare loro un segreto.

"Non ho una storia di battaglia, non ricordo come l'ho otenuta. Scusate ragazzi, ma io-"

"Mi chiedo se Harry possa ricordare come ha ottenuto la sua... voglio dire ovviamente losa, ma te lo ricordi Harry? Voldemort era super brutto?" dice Ron, prima di scendere in una pozza di risate "Scommetto che sembrava una rana!"

Ridacchio, felice di cambiare argomento. Hermione sembrava perplessa dalla mia cicatrice e rimase seduta a mordersi il labbro per alcuni minuti. "Oh accidenti..." sospira, guardando qualcosa sopra la mia spalla.

In quel momento stavo mangiando il mio ultimo pezzo di pane tostato ed ero piuttosto immersa nei miei pensieri.

"Um..." sospiro, torcendo il mio corpo per vedere cosa stava guardando.

"Tu chi sei?"

Mi alzo, e i miei occhi incontrano due grigi, incoronati di capelli biondo platino.

"Aw lasciala, Malfoy," sibila Ron.

Il ragazzo alza gli occhi al cielo, mi guarda ancora una volta, poi torna al tavolo di Serpeverde. Mi siedo, guardandomi di nuovo alle spalle, per vederlo parlare con altri studenti di serpeverde.

"Chi è quello?"

"Malfoy. Draco Malfoy". Dice Harry, la sua voce risuona di disgursto, "Non è una brava persona, ti suggerisco di stare alla larga da lui."

Sospiro, prendendo un altro morso del mio toast, "Ragazzi, non andate d'accorto?"

"Non l'ho mai fatto. Poco viscido-"

"Abbiamo capito, Ron". Hermione interviene, scuotendo la testa prima di voltarsi verso di me "Stai lontana da Malfoy è il mio consiglio. Ben lontana"

Annuisco. Ho già visto Draco Malfoy in giro per la scuola. Ha un sorrisetto che non dimenticherai e tende a essere all'altezza di tutti gli steriotipi di Serpeverde. è cattivo, vigliacco e non può resistere a maltrattare qualcuno. Purtroppo, però, non è poi così male.

Andiamo a lezioni di Incantesimi e poi a pozioni. Alla fine, proprio mentre stiamo andando a Difesa contro le arti oscure, qualcuno mi dò un colpetto sulla spalla e mi allontana dagli altri. La McGonagall ha sorriso loro e ha detto:

"Clara sarà esonerata da questa lezione."

Sospiro, scuotendo la testa salutando mentre attraverso le porte dell'aula, "Minerva perchè hai dovuto scegliere Difea-"

"Ho bisogno di parlare con te, e anche Silente."

Ma perchè? Mi piagnucolo: "Voglio solo imparare qualcosa. Cosa avrei potuto fare di sbagliato?"

Non dice niente e invece mi conduce attraverso i corridoi silenziosi fino a raggiungere l'ufficio di Silente.

"Ah, Clara. Sta bene vedo!"

"Si professore." Sorrido annuendo.

"Bene, bene. Ora Minerva, di cosa eri così preoccupata?"

Minerva sospira, alzando un sopracciglio, "Ha scelto di essere amica della persona meno desiderabile possibile e, soprattutto, quella da cui le abbiamo detto di  stare alla larga! Harry Potter, Albus, è diventata sua amica. Qualcosa che non vedo appropriata in questo momento, dopo quello che è successo ai Mondiali di Quidditch!"

Ron, Hermione e Harry mi avevano raccontato cosa era successo ai Mondiali e lo trovo scioccante. COme potrebbe farlo qualcuno? Come potevano superare la sicurezza?

"è vero, Clara?"

Mi giro verso Silente e sospiro: "Si lo è. Non vedo come non sarebbe successo. Siamo collegati, in più di un modo. Andavamo sempre d'accordo! Cosa ti aspettavi?!" Scuoto la testa, agitata: "Tutto quello che voglio dire  è, come potevamo non diventare amici? Ti aspettavi che tenessimo le distanze?"

"Vedi, Minerva, ha perfettamente ragione. Non credo che un muro possa tenere i due separti a lungo. Comunque, ho cose più grandi di cui occuparmi. Domani si scelgono i campioni del torneo!" Sorride: " Sei eccittata, Clara?"

"Certo, sembra abbastanza eccitante"

"Se sei sicuro, Albus, la riporto in classe."

"No, no, vorrei parlarle ancora un po'. Puoi andare, Minerva"

La McGonagall se ne va via e io e Silente parliamo di molte cose fino alla fine della mia lezione. Abbiamo parlato della magia senza bacchetta, del troneo e di come sono andata d'accordo con Harry. Gli ho detto che averi voluto poter dire a Harry la verità. Mi ha detto che avrebbe messo lui e me in una situazione molto pericolosa e molto brutta che avremmo dovuto prevenire il più a lungo possibile. Disse, però, che Harry l'avrebbe scoperto prima o poi.

Spero solo di porterglielo dire, e non lo legga su un giornale.

The Sister || TRADUZIONE ITALIANA (Harry Potter Fanfic)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora