The Sister || TRADUZIONE ITALIANA (Harry Potter Fanfic)

~ Capitolo 1 ~

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La Sala Grande ha accolto gli studenti, me compresa, con una luce calda e invitante. Le candele fluttuanti e il cielo notturno brillate attirano i nostri occhi quando entriamo, prima di sistemarli di nuovo per incontrare quattro lunghi tavoli, con uno sul retro che si estende attraverso la stanza, allineato con posti a sedere.

Finalmente sono qui.

Ci è voluto molto, e intendo molto, per chiedere loro di permettermi di diventare una studentessa. Ho vissuto qui tutta la mia vta e anche qui ho imparato. Solo non con altri bambini a scuola. Non ho amici della mia età. Da queste parti, sono conosciuta come lafiglia della McGonagall, cresciuta dagli insegnati qui a Hogwats, e al passo con il mio anno da fuori classe. Mio fratello, il famigerato Harry Potter, non sa nemmeno che esisto. Le nostre cicatrici, la sua sulla fronte e la mia sul palmo della mia mano, mi ricordano che siamo imparentati. Sono stata messa a Grifondoro con lui, perché Minerva era il mio tutore, poichè era più facile che smistarmi. Molto probabilmente, sareu comunque smisato in Grifondoro.

Mentre gli studenti di tutte le case iniziano a fluire attraverso le porte, mi siedo sul tavolo di Griffondoro, abbastanza lontano dagli altri in modo da non sembrare invadente, ma abbastanza vicino da non sembrare un solitario. Prendo il mento in mano e guardo chi è entrato. I gemelli Weasley siedono due metri alla mia destra e sembrano parlare di un'impresa commerciale. i miei capelli neri mi cadono intorno al viso, bloccando la visuale. è ondulato come i miei genitori, Ho gli occhi di mia madre, e se non fosse per il colore dei miei capelli, sarei esattamente come lei. Una mano mi tocca la spalla, e mi giro per incontrare due occhi marroni, circondati da disordinati capelli castano-rossiccio: Hermione Granger.

"Ciao. Possiamo sederci qui?"

Guardo dietro di lei e vedo due ragazzi. Uno, con i capelli rossi in disordine e un'espressione impaziente - Ron Weasley, e l'altro... ha i capelli neri in disordine, e i suoi occhi mi fissano. Con la cicatrice che spunta da dietro i suoi capelli, lo riconosco. Harry Potter.

"Oh. Ehm, certo" mi trascino leggermente e qualcuno si siede accanto a me. Non alzo lo sguardo per vedere chi. Posso sentirlo. Harry si siede dalla mia parte, mentre Ron e Hermione girano e si siedono di fronte a noi. Mi dimeno sul sedile, facendo del mio meglio per non stabilire un contatto visivo.

"Sei la figlia della McGranitt, giusto" sento un tonfo e un gemito, "Ehi! A cosa serviva?"

"Non sono affari tuoi!" Hermione scatta.

"No, no. Va bene. Sono Io" dico, annuendo alzando un po' la testa.

"Divertente, non le assomigli per niente".

"RON!" un altro tonfo.

"Lo so, non sono un suo parente stretto. Penso di essere un po' un caso di beneficenza." Rispondo alzando di nuovo la testa. "Mi ha accolto comunque, quindi non dovrei lamentarmi."

"Beh io sono Hermione, questo è Ron e"

"Harry, ehm, Potter. Lo so"

"Piacere di conoscerti, Clara". Harry si lamenta, facendomi un sorriso amichevole. Sorrido e annuisco in risposta.

La cerimonia di smistamento inizia, inviando innumerevoli bambini di 11 anni confusi e affamati a tavoli diversi. Silente si fa avanti per fare il suo discorso. Avevo visto arrivare altre scuole prima e stavo aspettando una spiegazione. Harry mi aveva chiesto se ne sapevo qualcosa, ma non lo sapevo. Non questa volta, dico. Silente, che sembra essere piuttosto eccitato, si avvicina alla parte anetiore della sala. Ho ascoltato, ma solo parzialmente. Dopotutto, era lo stesso discorso ogni anno, potrei praticamente citarlo. Questo finché non ha detto qualcosa di abbastanza inaspettato, e non solo per me.