~ Capitolo 21 ~

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Il sole splendeva nella stanza del dormitorio, illuminandosi e riversandosi sulle tende rosse e sul pavimento di legno. Il sole sta sorgendo prima ora: l'estate si avvicina rapidamente e la sua presenza è ora ercepita in ogni angolo di Hogwarts. Mi piace. Il fatto che i miei piedi non si congelino quando mi alzo del letto è meraviglioso. è presto. I raggi del sole, sebbene luminosi, hanno la trasparenza del sole del primo mattino. Si trova da qualche parte tra la luce della luna e la luce del sole, e tremola e si muove sulla mie lenzuola. Dovrei essere addormentato, dovrei sentire quell'oribile dolore che provi quando ti svegli presto non riesci a distinguere le cose nella tua stanza. I miei occhi dovrebbero sentirsi pesanti e alla disperata ricerca di riposo, ma invece l'idea di tornare a dormire sembra un incubo. L'energia pulsa nelle mie vene e mi agito e mi guardo intorno nella stanza. Non posso restare qui. Il giorno è errivato.

Ho sperato e pregato che forse oggi potrei mancare. Che avrei potuto ignorare la spiacevolezza da seguire, portando il mondo con me. Purtroppo, però, non posso. L'unica cosa positiva da notare che questa, si spera, sarà l'ultima volta in cui dovrò preoccuoarmi del Torneo Tremaghi. Scivolo dal letto, laciando un'occhiata a Hermione che sta dormendo profondamente alla mia sinistra. Mi metto subito un paio di jeans e un semplice maglione di lana, prima di uscire in punta di piedi dalla stanza e chiudere lentamente la porta dietro di me. Mi volto e corro giù per le scale i una stanza abbastanza comune. Sembra abbastanza vuoto e non si sente alcun suono tranne i miei passi leggeri e il crepito dei fuoci a bassa fiamma. Mi faccio strada verno uno, arrampicandomi sul retro del grande capello del divano di fronte. Mi avvicino le ginocchia al petto, guardando i carboni scoppiettare e bruciare, morendo lentamente per la giornata. il bagliore rosso illumina il mio viso, riscaldandomi leggermente anche da questa distanza. Guardo l'orologio. Leggo 6:15. Presto. Molto presto.

"Oh, ehm, ciao Clara, non pensavo-"

Mi volto, mettendomi a sedere così posso vedere oltre lo schienale del divano. Harry è in piedi, con i capelli arruffati e un'espressione leggermente vacua e confusa, in fondo alle scale. Gli sorrido

"Non riuscivi neanche a dormire?"

"Non riuscivi a dormire?" Esclama. avvicinandosi a me, "Immagina come mi sento!"

Alzo gli occhi al cielo, osservandolo mentre salta sullo schienale del divano e si siede accanto a me.

"Lo so...sono solo preoccupata per te." Dico. Annuisce, guardandomi.

"Non è neccessatio che tu lo sia, starò bene", dice, cercando di rassicurarmi, anche se sembra più che lo stesse dicendo solo a suo vantaggio. "Andiamo, siamo entrambi svegli, tanto vale andare a fare una passeggiata e mangiare qualcosa"

Annuisco, alzandomi e seguendolo fuori dalla sala comune.

Camminiamo in silenzio per un po', godendoci la reciproca compagnia. Quando siamo insieme, c'è questo strano tipo di connessione tra di noi. Qualcosa come una piccola linea di elettricità. L'ho sentita quando si è seduto accanto a me il primo giorno. è una sensazione strana essere così connessa a un'altra persona. Per sentire quello che prova e per conoscerci il meno possibile. Abbiamo detto di sì, ma il discorso è stato piuttosto sterile e semplice. è come se non ci rendessimo conto di essere imparentati. Harry guarda,

"Ci tieni davvero, vero Clara? Nonostante tu sappia- Non mi parli per 14 anni, ci tieni ancora. Come?"

"Perché so che sei mio fratello. Ti ho visto ad Hogworts, ho sentito Silente parlare di te- Ti conosco solo, Harry." Dico,

The Sister || TRADUZIONE ITALIANA (Harry Potter Fanfic)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora