~ Capitolo 16 ~

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La luce del sole splendeva sul mio viso, segnalando l'inzio della giornata. Le mieviscere si contorcono. Ho dormito solo ieri notte, non riesco a pensare ad altro che a squali e sirene malvagie e ad essere fatta a pezzi sul fondo del lago nero dove nessuno mi torverà mai. Apro gli occhi solo un po' per far entrare la luce. Mi siedo e mi guardo intorno nella stanza, sussultando mentre i mei occhi si adattano alla luce intensa. Sento qualcuno che mi tocca la spalla e mi giro per vedere Ginny, facendomi un sorriso confortante.

"Era ora, pensavo di doverti svegliare!"

"Scusa, scusa... dov'è Hermione?"

"Penso che sia tornata alla Biblioteca a leggere. Hai detto detto qualcosa su Neville che ti ha dato un' erba per aiutari a respirare la scorsa notte. Era ancora alla riunione nell'uffioc della McGonagal. Cosa ti sta dando Neville di nuovo?"

"Alghabranchia. Presumibilmente ti rende in grado di respirare sott'acqua." Gemo, sbadiigliando e scendendo dal letto. Mi avvicino al baule e mi metto l'uniforme che mi hanno detto di indossare; bagnanti con le nostre vesti sopra le righe. Il fatto che le chimassero "uniformi" è ridicolo.

"Ehi, ehm, cos'è questo?" Io qui Ginny le chiedo da dietro dove si siede sul mio letto, mi giro e la vedo con in mano una piccola scatola di legno, con un pesso di corda marrone legato intorno ad essa e un biglietto. Aggrotto le sopracciglia e allungo la mano per prenderlo, sedendomi per terra dove mi trovavo.

"Non... lo so," rispondo, guardando Ginny. Riporto la mia attenzione alla scatola e al suo biglietto, sciolgo lo spago e apro il pezzo di pergamena piegato. Sul davanti c'è scritto il mio nome in un bellissimo corsivo. Non il tipo che qualcuno scrive sempre, ma il tipo che usi per gli inviti di nozze e gli speciali biglietti d'auguri. Guardo dentro e tutto quello che dice è

In bocca al lupo

Guardo di nuovo la grafia. Solo un artista o qualcuno con una mano molto buona potrebbe scrivere così perfettamente. Sorrido consapevolmente. Apro la scatola per trovare una collana con all'interno un semplice gioiello blu racchiuso in argento. Draco. Deve essere Draco. Un regalo di buona fortuna. Sorrido e Ginny,

"Draco." Ridacchia, sospira melodrammaticamento e alza gli occhi al cielo.

"Mettilo su di me, vuoi?"

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Le tribune si trovano nel mezzo del lago nero gremito di studenti di ciascuna delle scuole. In fondo ci sono sopratutto campioni e amici, insieme a insegnanti selezionati. Sto in fondo a quello all'estrema sinitra, tremando. Il mio mantello e il mio costume da bagno blu di un unico pezzo sono le uniche cose che indosso e sto congelando. Per non parlare del terrore, Il lago nero non è chiamato nero per nessun motivo. L'acuqa è scusa e minacciosa e sembra schernirmi ad ogni increspatura. Neville è in piedi accanto a me, pallido e preoccupato. Nella sua mano, come mi ha mostrato prima, c'è un'erba soffice, simile a una lumaca. Mi ha anche ricordato che devo mangiarlo.

"Giuro che sono nervoso quasi quanto te," dice Harry, cercando di staccare gli occhi dall'acqua. Ci riesce. Mi rivolgo a lui. è avvolo e caldo con guanti e una sciarpa di Griffondoro. Antrata fortunata.

"Te l'ho detto, proviamo la stessa cosa...più o meo."

"Si lo so-"

"Stai sentendo i miei nervi." Mi alzo in punta di piedi mentre un'altra barca di spettatori arriva al nostro stand. "Mi chiedo dove sia Hermione."

"Hai detto che era in biblioteca."

"Me l'ha detto Ginny"

"Hermione potrebbe aver perso la cognizione del tempo. Sarà qui." dice, mettendomi una mano sulla spalla. Torno all'acqua.

The Sister || TRADUZIONE ITALIANA (Harry Potter Fanfic)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora