Seven Deadly Sins │ BTS

Afrodite

Quando giro l'angolo del corridoio, capito in una sala che ricorda un bordello.

Ci sono moltissimi divanetti imbottiti e davanti ad essi, dei piccoli tavoli. Le persone sono spaparanzati su di essi, mentre si sfiorano i corpi e le labbra, facendomi credere che fossero tutti effettivamente dei fantasmi e non umani.

Da lontano, un ragazzo mi osserva mentre è anch'egli seduto comodo sul divano, ma accanto a lui, c'è una donna bellissima. Il ragazzo le fa segno col capo e questa, si avvicina a me con passo lento ed estremamente seducente. I suoi lunghi capelli mori oscillano, insieme al vestito rosso sangue che indossa.

Quando si avvicina a me, confidente mi accarezza il viso, mentre passa ai capelli, girando intorno a me ad osservare la mia figura. Sono pietrificata dai suoi gesti e dalla sua bellezza, oltre che dal suo odore, ora vicino a me. Mi chiedo chi possa essere...

«E così, l'Invidia ti ha fatta passare» mormora. La sua voce è calda e piacevole. 

«Si» mi limito a dire, non sapendo che altro rispondere.

«Sai che ora, rimarrai per sempre intrappolata in questa stanza?» chiede e io in fondo al mio cuore, ho proprio paura che sia così.

«N-no! Voglio uscire. Ho affrontato tutti gli altri Peccati e la Lussuria, non sarà da meno» balbetto dopo aver deglutito, in qualche modo coraggiosamente e le faccio spuntare un sorrisetto. 

«Peccato che sappiamo entrambe che la Lussuria, è il Peccato che temi di più» dice in un sussurro vicino al mio orecchio, procurandomi un breve brivido alla schiena.

«L-lei chi è per dirlo» chiedo spostando l'argomento.

«Io sono Afrodite, la dea dell'Amore, della Lussuria e della Sensualità e oltre a questo, sono un'Ancella fedele della Lussuria...» dice spostando dietro l'orecchio una ciocca dei miei capelli. 

«Dov'è la Lussuria, voglio parlarle» dico, non volendo soffermarmi troppo a dialogare con questa donna pericolosa. Quest'ultima, si ritrova piuttosto offesa dal rifiuto della sua compagnia.

«Sei piuttosto coraggiosa per dire di no ad Afrodite in carne ed ossa» dice e mi mette una mano sul petto, spingendomi indietro. Cado sopra ad uno di quei divani e la donna si mette sopra di me, iniziando ad annusare il mio odore e a lasciare sospiri sul mio collo.

Quando credevo di aver dovuto affrontare la Lussuria, non pensavo proprio a questo.