Una sala raffinata

42 5 0
                                    

«Aspetta! Cosa intend-» non appena batto le mani sulla porta, essa scompare davanti ai miei occhi. Quando sconfitta, mi rivolgo alla nuova sala, mi guardo intorno vedendo davanti a me un lungo e ampissimo corridoio.

La sala, come detto, ha una tonalità più raffinata.

Le pareti sono bianche ma non troppo, delle lunghe colonne di corinzio si innalzano fino al soffitto che a differenze di quelle della sala del Re Mida, sono molto più decorate e curate. Alle pareti, diversi affreschi raffiguranti posti bellissimi riempiono la sala. Il pavimento è cosi lucido che per la prima volta riesco a specchiarmi. Una serie di lampadari illuminano la sala, già chiara di suo per i colori accesi.

E' la prima volta che mi sembra di essere in un posto sicuro, ma tutta questa bellezza, mi sembra quasi troppo appariscente. 

Mentre cammino lungo il corridoio, un'ombra scura mi gira intorno per poi accarezzarmi il mento emettendo una piccola risata femminile. Essa si pone come mia ombra, invitandomi a proseguire insieme ad essa, come ad invitarmi all'incontro con l'ultimo Peccato, la Superbia.

Ripensandoci, l'Avarizia non ha nemmeno calcolato la Superbia nell'elenco che ha fatto quando ho chiesto come mai fosse stato lui a portarmi alle porte dell'Accidia. Forse è un peccato talmente supremo, da far trasparire la sua superiorità anche di fronte agli altri Peccati.

Un poco titubante dall'ombra, mi incammino a passo lento, non avendo per nulla fretta di scontrarmi con l'ultimo Peccato. 

Dopo qualche tempo, per me interminabile data la lunghezza del corridoio, arrivo davanti a una lunga gradinata di scale. L'ombra si mette davanti a me, invitandomi a salire.

Mi puzza un po' il fatto che nessuno ancora, abbia messo lo zampino in mezzo, non abbia cercato di bruciarmi col fuoco, di uccidermi con serpenti, ammaliarmi con la sensualità o trasformarmi in una statua d'oro... 

Ma i miei dubbi vengono subito ammutoliti, quando salendo, trovo davanti a me un leone e una donna graziosa, con lunghi capelli rossi e occhi chiari e una veste leggera a coprirle il corpo, facendo in ogni caso, intravedere tutto.

«Non così in fretta, Ate» mormora avvicinandosi.

Seven Deadly Sins │ BTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora