Capitolo 1.

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Andrew:" Dottoressa Buongiorno, la disturbo?" mi diede del lei in modo scherzoso
Rose :"oh no no, stavo organizzando tutto per il primo paziente.. Ehm.. Di che dovevi parlarmi?
Andrew :"a proposito.. Scusa se ti ho avvisata solo ora ma, il tuo prossimo paziente, arriverà fra mezz'ora.. Si tratta di Jackson, Michael Jackson."
Mi alzai di scatto dalla sedia
Rose :" Che cosa?!?! Stai scherzando vero?" lo guardai con gli occhi sbarrati.
Andrew :" oh no, non sto affatto scherzando, voglio che sia tuo paziente, te lo meriti, prendilo come un regalo da parte mia! "disse avvicinandosi alla porta.
Rose :" Ahhh ma dai! Fino a qualche anno fa, avevo la camera tappezzata di suoi poster! Non credo di essere la persona adatta, non potrei essere obiettiva con lui, non posso! "
Andrew:" ed è qui che ti sbagli, è una sfida, portala a termine, non deludermi, buon lavoro, Rose "
Rose :" ahhhh no non te la caverai così! "
Chiuse piano piano la porta. Io guardai l'ora e mi misi a girare nervosamente nel mio studio.

Presi un caffè, ormai era abitudine, non ne avevo bisogno ma ero tesa, uscì per fumare una sigaretta.
Andrew :" nervosa?"
Rose :" si, è la prima volta che mi capita, manco il mio primo giorno di lavoro è stato così!" la misi sul ridere
Andrew:"devi pensare che lui non sia lui. Conoscerai un uomo diverso da ciò che appare, quando si spengono le luci sul palco, lui non è più la pop star, lui è un uomo di 26anni con le sue fragilità e tante altre cose, che dirà a te. Soltanto a te. Devi aiutarlo. Gira tutto intorno a questa parola. Aiuto."

Finii la sigaretta, suonarono alla porta. Era lui.
Era diverso, era con dei semplici Jeans un po ' attilati e con una felpa un po' grande. Si tolse gli occhiali da sole.

Andrew :" oh Signor Jackson, benvenuto, vorrei presentarle la persona che si prenderà cura di lei in questo percorso e periodo. La Dottoressa Rose Stevenson."
Michael :"oh, che gentilezza, piacere Rose!" si sporse per darmi una mano e sorrise imbarazzato.
Rose:" Piacere mio signor Jackson, se mi vuole seguire, andiamo subito in studio." sorrisi, anche io ero nervosa, feci strada a Michael.
Ci accomodammo entrambi, lui si mise a sedere mentre io Apriì il mio quaderno.

Rose :" Allora ehm.. Signor Jackson, come posso aiutarla? "
Michael :" Se posso chiedere, non mi dia del lei, mi fa sentire vecchio!" disse scherzosamente.
Rose :" oh.. Ok.. Ehm.. Michael, dimmi tutto."
Michael :" come funziona qui?"
Rose :" È abbastanza facile, faremo un percorso insieme molto complesso, dovrai buttare tutto fuori, per poi sentirti meglio con il mondo che ti circonda "
Michael:" e che cosa le fa dire che non mi sento bene con il mondo?" chiese
Rose :" perché se ti sentissi bene, non saresti qui. "
Michael :" posso dire tutto tutto? " si imbarazzò
Rose :" tutto tutto Michael, non ti preoccupare "

Iniziò ad aprirsi e a raccontarsi. L'incontro durò 2 ore. Mi parlò della sua famiglia, di suo padre, che era un po ' violento, mi raccontò anche di una rivalità con uno dei suoi fratelli.

Rose :" bene Michael, ricorda tutto ciò che ti ho detto, noi ci vediamo la prossima settimana. Sempre alla stessa ora. Per qualsiasi cosa, il mio numero è segnato sul biglietto, buona serata, Michael."
Michael : " Grazie Rose, davvero, mi sento più leggero e si, farò tutto ciò che hai detto.! Buona serata anche a te! "
Andò via, io chiusi la porta. Mi appoggiai ad essa e pensavo alla nostra seduta. Non deve essere facile essere lui. Non mi sarei mai aspettata che dietro al re del pop, si celasse tutto quello che mi aveva raccontato.
I miei appuntamenti finirono. Andai a casa, mi feci una doccia e mi preparai per uscire con i miei due colleghi.

Arrivai al pub c'era già Eve.
Eve:" allora!? Come è andata?" chiese curiosa
Rose :"lo sai meglio di me che non posso dirti nulla. Bene comunque.!"
Eve:"Dai entriamo, Karl ha avuto un contrattempo mi sa che non verrà "
Ci mettemmo a sedere
Tomas :" ehi, ehm.. Ciao. Siete da sole?"
Eve:" eh si.. Sole solette!" mi guardò alzando le sopracciglia
Tomas :" ehm.. Ero lì con il mio amico quando vi abbiamo viste entrare.."
Rose :" colpo di fulmine eh? "dissi sorseggiando il mio cocktail
Tomas :" può darsi, allora? Ci fate sedere? " chiese indocando I posti con un sorriso.
Io e Eve ci guardammo. Forse un po ' di leggerezza me la meritavo, l' ultima mia relazione finita 4 anni  fa, era un disastro, avevo bisogno oltre a lavorare di distrarmi, conoscere gente nuova.
Rose :" si, vai a chiamare il tuo amico!"

Erano simpatici e devo dire anche carini, passammo con loro il resto della serata, e la mia sobrietà cominciava a svanire.
Guardai l'orologio
Rose :"oh cavolo ma è tardissimo!"
Tomas :" che c'è? Mamma si arrabbia se arrivi tardi?"
Rose :"ah ah ah divertente, no comunque vivo da sola già da un po '"
Tomas :" ohhh allora qui la cosa cambia..."

Si lo so, vi prego, non giudicatemi male, chi non l' ha mai fatto?
È carino, divertente e simpatico. Una volta ogni tanto la leggerezza salva..

Arrivammo al mio appartamento.
Erano le tre.. Appena Apriì la porta, lui mi prese e mi baciò con foga. Andammo in camera e si, lo facemmo

L'indomani appena mi svegliai Tomas non era più in casa, mi lasciò solo un bigliettino sul tavolo con il suo numero.

"Decidi tu se chiamarmi." Tomas

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