Capitolo 4

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Atali aprì gli occhi all'improvviso. A recarle paura furono le voci arrabbiate e in disaccordo dei suoi genitori. In tutta la sua vita la ragazza non ricordava un litigio in cui Frida ed Axel avessero urlato; magari non parlavano per qualche ora, orgogliosi entrambi per le loro futili ragioni, ma al più presto si riappacificavano.

Atali camminò scalza per raggiungere il corridoio e sentire meglio le parole dei due coniugi. Dopo aver pianto ed essere rimasta sveglia fino a notte fonda per via della scoperta appena fatta su sua madre e Loki, la figlia di Frida era crollata esausta, addormentandosi per qualche ora. Essendo un sonno leggero e disturbato non appena le arrivò all'orecchio la voce alterata del suo papà Atali sobbalzò dal letto.

Si affacciò alla sua porta, provando ad udire meglio il discorso cruento della coppia, che non accennava ragioni.

Si voltò di scatto alle sue spalle, ancora stordita e scompigliata dal sonno. A guardarla con infantile preoccupazione c'era sua sorella. Amaltea aveva i rossi capelli morbidi ben in ordine, cadenti sulle spalle, ed una camicia da notte con le spalline sottili. Per il freddo le si vedevano i capezzoli turgidi, motivo di grande imbarazzo per lei.

Con intramontabile espressione difficile da decifrare per colpa della mancata presenza delle sopracciglia, Amaltea aprì poco le labbra provando a comunicare con la sorella.

«Che succede?» domandò con un filo di voce ad Atali, intimorita e angustiata.

Atali sapeva qualcosa, ma non volle dirlo ad Amaltea. Nemmeno lei le avrebbe creduto, e a rifletterci meglio persino Atali faticava a realizzare la presunta verità scoperta.

«Non lo so» mentì «ma non hanno mai litigato in questo modo.»

«Deve essere successo qualcosa di grave. Mamma era già strana ieri sera, quella telefonata c'entra qualcosa.» intuì Amaleta; «Che la mamma tradisca papà?»

Atali corrugò la fronte con disappunto, ed esclamò: «Ma smettila!»

Per la testa le erano passate mille immagini e supposizioni. Aveva quasi perso la fiducia su sua madre. Frida le aveva mentito da sempre, e se era vero che lei non era figlia di Axel come le avrebbe mai perdonato una simile bugia?

Aveva fatto ancora ricerche, sopraffatta dallo shock iniziale della fotografia dell'invasore di New York e di Frida adolescente. Altre immagini scattate da videocamere di sorveglianza e giornalisti subito dopo la sua cattura le avevano mostrato meglio Loki.

Era un uomo gelido e spaventoso, nei suoi occhi Atali riusciva a cogliere la bramosia meschina, e ciò l'aveva disturbata. Frida diceva sempre che l'arte come prima cosa deve scandalizzare, che lo dicesse proprio perché, innamorandosi di Loki, ne era rimasta scandalizzata? Che trovasse Loki Arte?

No, Atali non accettava il pensiero che sua madre fosse mai stata innamorata di Loki e non di Axel. Si sentiva persa, senza radici e certezze.

«Non puoi correre per l'ennesima volta dietro alle sue follie!» urlò più forte Axel. Ci fu un attimo di silenzio, che fece trattenere il fiato alle due sorelle. Amaltea guardò Atali quasi con le lacrime agli occhi, e la seconda, in quanto sorella maggiore, si sentì in dovere di fare qualcosa.

Si caricó di coraggio nervoso e impulsivo, afferrando Amaltea per il polso, e iniziò a scendere le scale. Era esasperata, voleva al più presto discutere e risolvere quella faccenda.

Amaltea oppose resistenza per tutta la corsa, contraria a raggiungere i genitori nel bel mezzo della lite, ma Atali aveva più forza di lei e soprattutto molta più autorità.

Scalze entrambe batterono rumorosamente i talloni sul parquet freddo, scalpitando come fossero munite di zoccoli.

Axel e Frida, seppur voltati, si accorsero immediatamente della presenza delle figlie, e si ammutolirono di scatto.

Atali e Ardesia - Le rune di Loki ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora