Non pensava che sarebbe mai diventata madre, tantomeno moglie. Per qualche istante astratto aveva creduto che sarebbe potuta diventata regina, o addirittura re. Loki avrebbe permesso qualsiasi cosa pur di elevare la sua Frida, la morte l'aveva già affrontata per lei, ed era risorto addirittura, un atto molto più estremo del trapasso stesso. Ma Frida ora era madre ben di tre figlie, moglie dell'uomo che conosceva sin dall'adolescenza e quel palazzo in cui era ospite le trasmetteva un potere arcaico, come se di diritto ne fosse già la regina.
All'oscuro dell'incantesimo lanciato da Loki, né Frida né Axel si resero conto dei giorni che trascorsero lenti e gelidi. Le notti scandivano il passar del tempo prezioso, quando il sesso -e l'amore- erano un caldo focolaio in una tempesta di neve che si abbatteva sulle forti pareti di roccia della fortezza. Ad Atali e Amaltea quella sottospecie di viaggio fantastico non era piaciuto sin dall'inizio, e nutrivano un forte senso di inquietudine e ansia nel rimanere ancora, senza che i loro genitori mostrassero un accenno di lucidità. Di ritornare a nuoto dalle acque gelide da dove erano arrivate non ne volevano sapere affatto. Le due sorelle discutevano spesso in segreto nella loro grande camera fornita di ogni comfort, accertandosi che la porta fosse ben chiusa e che il tono delle loro voci fosse un bisbiglio indecifrabile.
La semidea incalzò con piani intraprendenti e drastici, come ad esempio distrarre Loki e aggredirlo per fuggire. Amaltea aggrottò la fronte, la forma delle sue sopracciglia si evinceva soltanto dalle delicate rughe d'espressione.
«Non ci tiene prigioniere.» ammonì la sorella minore.
«E' quello che vuole farci credere, qui sembra che tutti abbiano la sindrome di stoccolma.» Atali gesticolò con sussurri soffocati.
«Magari è davvero così.» Amaltea abbassò lo sguardo lasciando che la pesante coperta sopra di loro si afflosciasse. Atali le prese le mani fredde e le avvicinò al suo petto.
«Sono tua sorella maggiore, è mia responsabilità tenerti al sicuro, e farò di tutto per farci scappare da questo fottuto polo nord.»
Amaltea abbassò lo sguardo arrossendo, con la sua indistinguibile compostezza; «L'importante è che tu non uccida qualcuno o che qualcuno uccida de.»
Quella risposta le fece ridere all'unisono, ma di scatto si zittirono sentendo dei passi pesanti e precipitosi passare difronte alla loro stanza. Atali, più coraggiosa, scese dal letto e camminò in punta di piedi verso la porta. Amaltea rimase con le coperte fin sopra la testa, stringendosi le mani giunte, implorando la sorella di stare ferma lì dov'era. Atali con l'indice sulle labbra le ordinò di star zitta, e con un silenzio felino aprì lentamente la porta. Affacciò la testa spiò Ardesia che come una furia si stava precipitando giù per le scale.
Atali ritornò al sicuro e si avvicinò con impazienza alla sorella minore. «Quella strega di mia sorella era davvero incazzata, chissà cosa le sarà successo!»
Ardesia era effettivamente incazzata. Non aveva alcun dubbio che fosse stato suo padre a riempire la sala ricevimenti con robaccia come quella. Tempere, pennelli, tavolozze, brocche d'acqua di sorgente sprecata per una cosa talmente futile! Loki le aveva insegnato sin da bambina ad apprezzare ogni tipo di arte, ma a lei piaceva vederla già pronta e immacolata appesa ai muri del palazzo. E poi, che cosa aveva in mente? Chi avrebbe usato tutto quel materiale?
Infuriata stringeva in un pugno una delle tante penne a china che Niven aveva portato dalla sua breve permanenza su Midgard alla Nuova Asgard. Chissà perché gli erano piaciute così tanto tutte quelle cianfrusaglie, Ardesia le aveva sempre trovate superflue dato che poteva scrivere su carta e nei muri ogni runa grazie alla magia.
Corse giù per le scale tenendo la gonna sollevata con la mano libera, comportandosi non esattamente come una principessa. Presa dal suo nervosismo, causato innanzitutto dalla presenza di quegli odiati ospiti, non prestò attenzione a Frida. Quasi le si fiondò addosso, ed entrambe si immobilizzarono per attutire lo scontro che per fortuna non ci fu'. Si scambiarono un'occhiata imbarazzata, Frida in verità sentiva più una malinconica felicità. Le sorrise, inondata dalla sua anima gonfia come una nuvola pronta alla tempesta. Dal loro primo incontro non si erano più abbracciate, anzi, si erano a mal appena rivolte la parola. Frida aveva cercato in tutti i modi di approcciarsi a lei, ma Ardesia si era sempre tenuta distante. La sua era solamente paura di affezionarsi a quella madre che da sempre aveva desiderato di avere accanto. E se l'avesse abbandonata per tornare con la sua vera famiglia?
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Atali e Ardesia - Le rune di Loki ✔
FanficFrida ha quasi dimenticato Loki, se non fosse per quella loro figlia nata dalla magia. Atali, nel frattempo, non conosce il suo destino. Crede di essere anche lei figlia di Axel come la sorella minore Amaltea. Ogni cosa sembra andare come dovrebbe...