Capitolo 10

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Sul viso candido di Ardesia crebbe un piccolo sorriso impertinente appreso da Loki. Il piccolo naso dritto si arricciò alla punta e Frida non riuscì a distogliere lo sguardo dai dettagli della figlia. Inevitabilmente la madre disperata a cui era stata strappata la figlia provava ad accaparrarsi quanti più ricordi possibili, nel tentativo di recuperare il tempo ormai perduto. 

Frida si sentì persino in colpa per un momento; aveva avuto soltanto occhi per Ardesia senza considerare le altre due figlie in vesti che non avevano mai indossato.

Atali aveva finalmente i capelli neri in ordine, un po' gonfi ma asciutti e ben pettinati. Le sfioravano a mal appena le spalle accarezzandole il collo pallido, mentre la frangia folta e curata le poggiava sulle sopracciglia scure. In viso sia Atali che la sorella minore erano dolcemente illuminate da un trucco leggero e raffinato. Le labbra rosee naturalmente, le ciglia lunghe e scure e le palpebre sfumate da una polvere bronzea e brillante alla luce.

Frida si avvicinò ad Atali che la osservò dalla testa ai piedi con stupore e sorpresa per l'eccentrica bellezza del nuovo abito di sua madre. Ad ogni passo leggero le frange dorate degli orli della gonna tentennavano e solleticavano le caviglie di Frida. Atali le sorrise, mostrando i denti dritti e le lentiggini sotto gli occhi. Era uno di quegli sguardi complici che lei e sua madre si scambiavano quando provavano a leggersi nel pensiero.

Atali vacillò; l'improvvisa forza di Frida la colse alla sprovvista. Le sue mani pesanti provarono, inutilmente, a chiudere meglio la profondissima scollatura del vestito nero di Atali. Lo spacco nella stoffa spessa e vellutata si fermava poco prima di scoprire persino l'ombelico, sostenendo e tenendo separato il seno sono e di piccola taglia. Anche le clavicole sporgenti erano messe ben in mostra, e con vanto della ragazza si riusciva benissimo a notare il nuovo tatuaggio scuro della mezzaluna. 

«Ti rendi conto di essere nuda?» la ammonì Frida arrabbiata, provando ancora a stingere l'abito. Le maniche lunghe e pesanti erano morbide e vellutate, mentre sulle spalle si allungavano delle spalline a punta. La gonna era lunga e morbida, nera e abbellita da un secondo strato di velo nero su cui erano ricamati grandi ghirigori impreziositi.

Atali sorrise, soddisfatta di aver infastidito Frida: «Era l'unico che mi si addiceva.»

«Quello più sfacciato.» le disse Frida serrando le labbra e giocherellando con la pietra magica appesa al collo della figlia.

Axel stava ancora nel suo silenzio imbarazzato e sconcertato per quel forbito scambio di bocche avvenuto giusto qualche istante prima che le ragazze tornassero da loro. Muto e con l'espressione dura e colpevole si avvicinò all'unica sua figlia di sangue lì presente, per abbracciarla piano. Veniva un po' a tutti spontaneo proteggere la bella Amaltea, che appariva tanto vulnerabile e malinconica nel viso candido privo di qualsiasi peluria.

Frida si distaccò da Atali e diede un bacio lento sul capo di Amaltea. Sentì un profumo di rose essiccate tra i suoi lunghi e lisci capelli rossicci. Sciolti e caduti sulla schiena profumavano in quel modo antico grazie alla corona di farfalle morte posata sul suo capo. La tiara era un intreccio di fili d'oro grezzo e opacizzato a cui erano annodate diverse farfalle delicate e immobili; incredibilmente continuavano ancora ad avere le ali di un colore azzurro intenso.

Fu una sorpresa di dispiacere e incanto per Frida notare quel gioiello unico e raro composto dai resti perfettamente integri di quei poveri animali innocenti. Non domandò né a Loki né ad Ardesia la provenienza di quella corona, ma immaginò che Amaltea stessa l'avesse scelta come accessorio.

Amaltea era l'esatto opposto della sorella maggiore Atali; pura e casta aveva il petto e le spalle coperte da un mantello azzurro ricamato da pizzo bianco che, lungo fino ai piedi, le riscaldava tutta la schiena e la parte posteriore del corpo. Il vestito che aveva preferito somigliava vagamente a quello indossato da Ardesia, quasi quasi aveva le sembianze di un vestito da sposa. Bianco e principesco con la gonna di organza morbida ed il corpetto alto e stretto. Le braccia nude ma le spalle avvolte da un velo bianco a creare delle maniche antiche e raffinate.

Atali e Ardesia - Le rune di Loki ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora