«Quindi ti ha baciata!» strillò Atali fin troppo esuberante. Amaltea le pregò di abbassare la voce stringendole le mani.
«E come è stato?» le chiese curiosissima.
Amaltea arrossì, ancora ubriaca per il sapore di Ykaar; «Indescrivibile.»
Atali si allontanò dalla sorella saltellando per tutta la stanza, la lunga gonna dell'abito nero svolazzò attorno a lei. «Amelie dobbiamo raccontarlo alla mamma! Sarà felicissima per te e Ykaar.»
«Adesso stai esagerando, è stato solamente un bacio. Vedi, io mi sento così confusa.» la povera piccola si massaggiò le tempie, seduta ancora sul letto della sorella. Atali la raggiunse inginocchiandosi alla sua altezza. Con carezze affettuose le riscaldò le gambe, sperando di infonderle abbastanza conforto.
«Cosa ti turba?»
«Tutto!»
Atali si alzò in piedi con slancio, mandando al diavolo la sorella con un gesto divertito.
«Fossi in te io non sprecherei questa occasione!» le suggerì la maggiore. Amaltea batté i pugni tra le coperte; «Hai ragione, ma è così profondamente sbagliato!»
«Devo ricordarti che la mamma alla nostra età si è messa in gioco con Loki? Proprio lui, un bugiardo, prigioniero, criminale, traditore, millenario dio fuori come un balcone.» elencò Atali provando a far ragionare la sorellina.
«Infatti, guarda a cosa ci ha portato la sua folle storia d'amore.» constatò Amaltea.
Atali incrociò le braccia sbuffando: «Merda, hai ragione.»
Esasperata, Amaltea, si gettò lungo il materasso coprendosi il viso con un cuscino. Emise un lamento soffocato dibattendo i piedi. Atali le sfilò il guanciale di dosso, insistendo a continuare il discorso.
«Io vorrei essere razionale, lo vorrei con tutta me stessa Atali. Potrei anche porre fine a tutto questo sul nascere se mi controllassi, ma il fatto è che non mi sono mai sentita così prima d'ora.»
Atali fece spallucce; «Beh sorellina, era ora. Diciassette anni senza nemmeno un bacio come si deve, non so come tu abbia fatto a resistere.»
Amaltea sorrise, voltando il capo sul letto per guardare Atali accanto a lei; «Non tutte sono facili come te.»
«Ma tu, mia cara, ti sei preservata fin troppo.» le rispose Atali provocandola per gioco. Amaltea pensò che quella volta doveva dare proprio ragione alla sorella.
«Quindi adesso cosa farai?» domandò Atali sdraiandosi su un fianco. Difronte alla sorella Amaltea si sentì più calma.
«Devo proprio prendere una decisione? Vorrei tanto rivederlo, ma credo che dovrei essere cauta.»
Atali le poggiò una mano sul viso e la guardò dritta negli occhi. Amaltea trovò buffo il modo in cui la frangia nera della sorella si sollevò scoprendole del tutto la fronte.
«Se vuoi seguire un consiglio da sorella, stammi a sentire, asseconda quello che senti e vedrai che non piangerai su nessun rimpianto.» ammonì la più grande.
«Ma...»
Atali si alzò dal letto ed inveì; «Scopatelo e vedrai che ogni cosa si risolverà!»
«Atali sei una pervertita!» Amaltea la seguì. Presto sarebbe stata l'ora di cena, le due fanciulle dovevano prepararsi. Avrebbero ripreso il loro colloquio alla sera.
Fu un supplizio dover sopportare a tavola la presenza di Ykaar. Per tutto il tempo lui tenne lo sguardo abbassato, colpevole e rammaricato per qualcosa che non aveva compreso appieno. Eppure quelle poche ore trascorse dal bacio gli avevano fatto capire di doversi addossare tutta la responsabilità; Amaltea era solo una ragazzina, se l'avesse fatta soffrire non se lo sarebbe mai perdonato. Dunque attese fino a sera, anche se in quel mondo deserto e innevato non si aveva mai l'accenno di un tramonto. Ykaar si trattene fino a tardi coi lavori da svolgere e infine, certo che Loki si fosse ritirato nelle stanza di Frida e Axel, andò da Amaltea. Non avrebbe creato ulteriori attese inutili, doveva chiarire con lei.
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Atali e Ardesia - Le rune di Loki ✔
FanficFrida ha quasi dimenticato Loki, se non fosse per quella loro figlia nata dalla magia. Atali, nel frattempo, non conosce il suo destino. Crede di essere anche lei figlia di Axel come la sorella minore Amaltea. Ogni cosa sembra andare come dovrebbe...