Con una spinta del pollice destro e l'indice sinistro Mary fece roteare sul banco la monetina argentata dei dieci centesimi di franco svizzero. Mycroft gliela aveva portata da uno dei suoi tanti viaggi. Per anni era stata semplicemente una fonte di dolore nel ricordo dello zio, ora invece, dopo sei anni, la ragazza la considerava quasi come un riconoscimento per aver mandato Moriarty a marcire in prigione
La monetina provocava un rumore fastidioso ma allo stesso tempo rilassante. Mary la fece girare ancora e ancora e ancora. Dall'ultimo banco non fingeva neanche di seguire la lezione, aveva la spalla appoggiata al muro pieno di graffiti e gli occhi e la bocca che esprimevano solo una parola: noia.
L'insegnante smise bruscamente di parlare, stizzita dal rumore della moneta.
- Mary Margareth - disse tra i chiacchiericci sommessi della classe.- Ti spiacerebbe degnarmi della tua attenzione, o, quantomeno, del tuo silenzio? -
Mary tirò un lungo sospiro, si raddrizzò e fermò la moneta di scatto, sistemandosi con l'altra mano gli occhiali sul naso.In quel momento qualcuno bussò alla porta e qualche istante dopo un ragazzo mosse qualche passo all'interno dell'aula. Fece navigare lo sguardo tutto intorno alla classe fino a incontrare il verde intenso delle iridi dietro agli occhiali spessi di Mary. I suoi occhi le comunicarono un'intera frase: "Abbiamo un nuovo caso".
Capitava spesso che Mary uscisse prima da scuola per questo motivo. Dopotutto era quasi un lavoro da diversi anni. I professori non la stimavano particolarmente per questo, ma la media altissima dei suoi voti gli impediva di lamentarsi.
Mary cominciò a mettere libri e quaderni nello zaino mentre il ragazzo continuava ad avvicinarsi alla professoressa a piccoli passi.- Perdoni l'interruzione, ma sono qui per far uscire Mary - disse con un sorrisetto imbarazzato. L'insegnante lo squadrò dall'alto in basso con aria sospettosa:
- Sei maggiorenne? – Quando lui annuì la professoressa acconsentì.
- Allora va bene, ma Mary Margaret dovrà recuperare il programma il prima possibile -Mary si stava avvicinando alla porta con lo zaino in spalla e non riuscì a fare a meno di sentire le voci dei suoi compagni di classe.
"Potrebbe essere il suo migliore amico, non era qui a scuola qualche anno fa?"
"Ah sì, me lo ricordo. Ma non era morto?"
"Ma che dici? Si era ripreso, non ti ricordi?"
"Io sono abbastanza sicuro di non averlo mai visto"
"Ne hanno parlato moltissimo sui giornali qualche anno fa. Non c'era nessuna foto, ma credo che sia lui..."
"Sì, hai ragione, hai ragione, è lui. È James Watson"Mary alzò gli occhi al cielo: quando avrebbero capito che riusciva a sentire ogni singola parola che dicevano? Aveva vissuto la sua intera infanzia da non vedente, e anche se grazie a un'operazione aveva potuto riprendere la vista, il suo udito era rimasto acuto come prima.
-'Rivederci prof - bofonchiò uscendo dalla classe.
-Arrivederci Mary Margaret-- Ci sarà un giorno in cui userà solo il mio primo nome? - disse Mary irritata mentre oltrepassavano il possente portone della scuola superiore.
- Ma quanti anni ha quella lì? - Chiese James - E poi scusami, non si vede che io ne ho venti? -
- Non lo so, ma mi fa ben sperare su una pensione prossima. In quanto alla tua seconda domanda, mi dispiace ma devo ricordarti che ne hai diciannove, non venti -
- Quasi venti -
- James, il tuo compleanno è a maggio, siamo solo all'inizio di marzo! -
- Appunto, solo qualche mese e poi finalmente avrò veramente vent'anni -
- E allora? Io tra due settimane sarò ufficialmente maggiorenne -
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La figlia di Sherlock Holmes - Word Games
Mistério / SuspenseUn unico caso, la morte di Catherine Clifford, una famosa giornalista ormai in pensione. Parallelamente continua però anche il caso Moriarty, assassino che i protagonisti cercano di fermare da anni. Saranno Mary Holmes e James Watson, figli rispetti...