𝐍𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧 𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐩𝐭2

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Angolo Autrice 1: Raga, comunque sembra proprio che non riesco a dirvi addio ( anche se proprio un addio on sarebbe dato che devo sempre revisionare la storia) Proprio perchè voglio tenervi sulle spine, ho deciso di fare anche una parte tre e questa sarà di sicuro l'ultima parte.

E poi a seconda delle richieste vedremo se farne un continuo o meno.

Adesso questo capitolo di ben 6760 parole servirà a farvi entrare ancora di più nello spirito. Dovevate capire che c'era sotto, sennò vi avrei perso di vista. Leggete il capitolo e ciò che ho da dirvi a fine capitolo, Buona lettura! 🤍

Annie's pov:

Camminare per l'ultima volta tra le strade di Istanbul, mette una leggera malinconia. Qui ho iniziato a vivere, ho per la prima volta creduto in me stessa e in ciò che creavo. Mi sono sentita parte di qualcosa, di qualcuno...

Ho scoperto tanto, ed ho anche compreso che se vuoi vivere la vita pienamente, devi mandare all'aria i progetti. Qualunque cosa tu abbia intenzione di fare, falla, senza troppi fronzoli. Lavoraci su, sudaci tanto; ne varrà poi la pena.

Mi sembra impossibile il fatto che per andare a lavoro non dovrò passare per il mio famoso posto del cuore: al Bosforo. Non posso credere che dovrò rinunciare al buonissimo Cay che fanno qui. Quei colori e quelle immagini che avevo impresse da piccola quando papà mi raccontava della terra tra il tramonto dell'Oriente e il sorgere dell'Occidente, non li vedrò più.

Quale sarà il senso delle mie giornate per i prossimi mesi a partire da domani?

Fino ad ora non c'è stata cosa più bella che svegliarsi la mattina -nelle dolci culle di una terra beata- con l'ansia di percorrere il mio solito cammino -senza curarmi dei ritardi collezionati- Proprio come una bambina che si fa andare a genio di risistemare tutti i giochi che ha sparso per la stanza solo per ricevere un dolcetto; ed io proprio come una bimba, ho sistemato le mie cose in un altra città, ho scommesso su me stessa tutto e in cambio ho potuto godere delle bellezze infinite di questa terra, dei suoi luoghi magici e delle persone meravigliose che ci abitano.

Solo che -a proposito di persone "meravigliose"- non ho capito quale effetto collaterale io abbia subito in questi mesi; ho mentito spudoratamente e senza una scusa accettabile...

Mi pare proprio che una persona a te molto cara, ha perdonato le tue bugie un cumolo di volte, come un genio che ad ogni desiderio fa: "Si Padrone!" e finendo con una sfarzosa riverenza.

«Sentiamo caro grillo parlante, vorresti per caso dirmi qualcosa?» mi chiedo come se stessi davvero parlando con qualcuno in carne ed ossa.

Potrei dirti tutto e potrei dirti niente...tutto dipende dalla tua volontà; se sei pronta ad ascoltare l'altra campana o se sei solo vogliosa di lamentarti per puro sfogo.

«Spero tu stia vivamente scherzando. Credi davvero che non abbia nulla a cui pensare? Non ho tempo per lamentarmi né tanto meno per ascoltare l'altra campana!» Esclamo furiosa.

Non so se rimproverarmi o se rincuorarmi. Ormai, ovunque io mi giri, noto i miei sbagli perseguitarmi; e per fuggire da essi non so nemmeno io in che direzione andare: dove c'è il mio cuore, unico organo che in modo incontrastato soffre in silenzio sapendo di aver torto; o dove c'è la mia ragione, talmente orgogliosa in questo momento d'innanzi alla mia confusione che mi sembra quasi di essere davanti ad una corte.

Datosi che io, ossia il "grillo parlante" sono posto tra mente e cuore, posso anche dirti in maniera molto schematica la situazione attuale...

«Ossia?»

Lascia che ti dica una cosa...incolpare gli altri per sfogare qualunque tuo sentimento represso, non è una buona scelta.

«Non so dove tu voglia andare a parare»

Un "ti amo" detto a casoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora