𝐍𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧 𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐩𝐭3

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Avete mai provato la sensazione di essere dipendenti da qualcuno? Nel senso profondo della parola intendo; avete mai provato la sensazione di essere impotenti d'innanzi ad un qualcosa che può spezzarti in due e al tempo stesso farti ritornare in sesto?

Vi siete mai trovati di fronte la persona più egoista che -per voi- potesse esistere al mondo? Avete mai avuto un re cattivo nella vostra vita? Qualcuno che fosse in grado di porre fine alla tua esistenza con un solo schiocco di dita; se solo avesse voluto, Steven avrebbe potuto farlo.

La cosa più ingiusta è che ho lasciato nuovamente che il mio cuore prendesse il sopravvento, come di solito fanno le persone -comunemente- innamorate, a dispetto di coloro che -come Stev.- entrano ed escono dalla vita delle persone quando pare e piace a loro.

Inizio Flashback:

Ho forse dimenticato come respirare? Sono per qualche inspiegabile ragione morta? Che qualcuno mi faccia prendere nuovamente contatto con la realtà!

-Smettila Annie. Ami quest'uomo e ritornare alla realtà non è ciò che in realtà vuoi davvero. Prendi la giusta decisione; testa o cuore?

Ho scelta? Tanto qualunque cosa io scelga, sarò infelice comunque.

-No, questo non puoi dirlo. L'amore rende deboli, spesso è capace di farti perdere la testa e ti dirò, egli ha così tante sfaccettature che non riesci mai a comprendere di quale amore si tratti: oggi definiamo amore qualunque cosa. Diciamo "ti amo" in una maniera così tanto facile e in modo talmente superficiale che la tua potrebbe scoprirsi come una semplice infatuazione. La domanda che spesso dovremmo porci prima di dichiararci al nostro partner è "sono così tanto in grado di amare?"

Quanto sono cambiata in effetti?

-No, non si tratta di cambiamenti Annie. L'amore potrebbe essere un qualcosa in grado di distruggerti. Ricordi quante vittime ha causato questo fenomeno? L'amore è per gli umani e ad oggi non possiamo più reputarci più tanto umani Annie.

«Steven!» esclamo con quel poco di fiato che mi è rimasto. Una parte di me è in preda ad una crisi di astinenza dalle sue labbra e continua a smadonnare sul mio illogico comportamento; mentre -inutile dire- quanto l'altra parte di me è pronta a farsene una ragione, essendo geneticamente più razionale. «Scusami.» afferma calando il capo con un aria da cane bastonato. «Chi si crede di essere Steven bay?» chiedo cercando di trattenere le lacrime -ormai- trattenute per troppo tempo. «Riesci davvero a darmi del "lei"? non è successo nulla per te Annie?» la sua arma migliore è quella di farti sentire sbagliato; ormai l'ho capito. ho creduto di esserlo per mesi, quando invece mi sono accorta che non era neanche lui quello sbagliato. Quello che c'è tra di noi è sbagliato. «Con quella tua aria da spavaldo ti sei preso gioco dei miei sentimenti sapendo sin dall'inizio che ci sarei cascata come una stupida! E sai cosa fa più male? Sapere che non ti importa minimamente di quello che provo. Non ti importa del peso che ho dato alle tue parole. Spero che il rimpianto e il rimorso ti ricordino sempre che nessuno potrà cancellare le mie ferite e spero che almeno una volta nella vita tu possa provare cosa significa sentirsi usati, illusi e traditi.»

Contro una forza disumana, contro la forza di gravità reinventata, contro il mio stesso volere; vado contro qualunque cosa, lasciando quello studio e soprattutto il mio uomo, anzi mi correggo, non lo è mai stato.

Fine FLASHBACK

Non mi è mai stato così difficile lasciare una persona. Mi sono d'un tratto sentita così tanto vuota che se qualche finestra fosse stata aperta, uno spiffero di vento avrebbe potuto portarmi con sé.

E avrei tanto desiderato poter volare via, lontano da lui e dalla sofferenza che mi provocava.

Ma ormai mi trovo qui, in fila tra innumerevoli persone.

Un "ti amo" detto a casoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora