Demet's pov: «Cos'ha passato adesso quella ragazza?» chiede Ilay facendo avanti e indietro nell'enorme bagno di mio fratello. Tiene una mano sul fronte e senza accorgersene sta facendo quello che in realtà dovrei fare io. «Si rende conto della bomba che ha innescato? Steven e le sue stupide maniere da playboy. Vuole capire che deve sposarsi o no?» continua ancora la ragazza dal vestito azzurro.
Sono momentaneamente seduta sul bordo della vasca da bagno; sorrido non appena me ne rendo conto. «Il padre di Polen quando verrà a sapere di questa cosa, non darà pace né a lui né tantomeno ad Annie. Che razza di incoscienti!» ignoro stranamente le paranoie della ragazza e mi sforzo di ricordare il dialogo avuto con Steven poco prima di entrare alla festa.
Inizio Flashback
Steven ha appena teso la mano ad Annie, quest'ultimo con un briciolo di buon senso l'ha rifiutata, incamminandosi con Jim sottobraccio.
Sorrido appoggiandomi allo sportello dell'auto -ormai chiuso-
«Che c'è? Il tuo povero orgoglio maschile è stato momentaneamente ferito?» domando mostrandomi in tutta la mia aria compiaciuta. Sono contenta che finalmente qualcuno non caschi nelle sue braccia. «Hai detto bene sorellina, momentaneamente.» sottolinea facendomi rabbrividire.Cerco con tutta me stessa di non farmi influenzare dai ricordi; è difficile, soprattutto quando sai che tuo fratello è cocciuto e testardo.
So bene che non lascerà perdere Annie, non finché non sarà arrivato ai suoi obbiettivi.
Adesso è lì, a due metri scarsi da me, che cerca -inutilmente- di capire ciò che mi passa per la testa. Sono soddisfatta del fatto che in tanti anni non sia mai riuscito ad entrare nel mio cervello.
«Per la prima volta conosco una ragazza ingenua quanto mia sorella.» dice sforzando un sorriso, chiudendo poi la portiera su cui si era appoggiato poco prima. «Ti do ragione fratello, ma lei è ingenua ed è una ragazza di sani principi, proprio per questo la difenderò con i denti se necessario.» lo avverto avvicinandomi a lui con le braccia incrociate al petto. «Si okay, ma perché mi guardi come se volessi commettere un omicidio?» mi chiede con la stessa intonazione di quando eravamo solo dei ragazzini.«Perché non posso credere che mio fratello Steven, lo stesso di anni fa, abbia trattato quella ragazza così duramente.» - «Ancora? Non è stato da galantuomo il mio comportamento, lo ammetto. Ma adesso se proprio lo vuoi sapere si sono invertiti i ruoli, sono io che dormo in una vasca, mentre lei passa le sue notti comodamente nel mio letto.» come pensavo, non è cambiato per niente. Ha sempre quell'aria da ragazzino che lo circonda. E adesso che ci penso, è la prima volta in diversi anni che lo vedo così. «C'è qualcosa di diverso in te...» gli dico accostandomi. «Non è il profumo.» mi premette. «No non intendevo quello, c'è qualcos'altro di diverso.» affino gli occhi creando una situazione anche abbastanza ambigua. «Steven, che tu abbia in mente Annie come ennesima preda?» chiedo poggiando le mani sui fianchi. Il volto di Steven cambia in uno corrucciato e in disaccordo. «Hai assunto alcolici prima di venire qui? Mi pare che tu stia dando di matto. Annie? È una bambina, almeno quanto te. Siete tue bambine anzi tre contando Ilay.» sorrido divertita e noto un mezzo sorrisetto anche da parte di Stev. «Appunto, è proprio questa tua razionalità e questo tuo essere "maturo" che non mi convince.» «Demy, entriamo adesso.» dice prima che io lo fermi. «Rispondi, hai per caso escogitato qualche tuo piano su Annie?» chiedo tornando seria ma volendo ridere a crepapelle. Steven sembra essere convinto di ciò che dice. La presenza di Annie non lo infastidisce ma non lo fa neanche esaltare... talvolta credo gli sia indifferente, ma se poi ricordo la scena di quando Annie è sbattuta contro la porta della sala riunioni o se penso alle loro continue "guerre di sguardi" come le chiama Annie, se tiro le somme, mi vengono tutt'altri risultati. «Tutti fissati con questa Annie, cos'ha di tanto speciale? E comunque no, non ho niente in mente per lei. Non ha nulla di che. Non ha assolutamente niente di quello che potrebbe desiderare un uomo.» dice più a sé stesso come per "autoconvincersi"
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Un "ti amo" detto a caso
Storie d'amoreMolti di noi dicono di essere innamorati o di amare pazzamente una persona. Fin ora ho visto solo persone che credevano di provare questo sentimento. L'amore. Quella cosa che noi tutti conosciamo come farfalle nello stomaco, tachicardia, e tutti si...