Sogno e Realta'

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Nel mio sogno eravamo in un prato, con fiori cosi alti da arrivarmi ben oltre la caviglia.
Lui era di spalle, verso il sole.
Sentii il suono della mia risata, chiamavo più e più volte il suo nome, mi vedevo guardare attorno quel paradiso naturale che non avevo mai visto prima di allora; correvo, mi giravo intorno e poi sentii la sua voce; si girò appena ed io ero forglorata da tutta quella luce e il sole e i suoi bellissimi occhi color oro emanavano.

" Rin."

E mi svegliai da quel sonno cosi breve ed incantevole.

Davanti ai miei occhi solo il soffitto di legno, spesso e incrociato in modo tale che le travi fossero il più possibile da sostegno all'altro legno che formava il tetto.
Ma nella mia mente c'era ancora il suo volto, difficile da scacciare via.

" Accidenti!" E mentre lo pronunciai arrossì violentemente; stavo perdendo la concezione tra realtà e fantasia ma non potevo esserne più grata, perchè in entrambi casi quell'essere perfetto era presente.
Mi alzai con una voglia pazzesca di iniziare la giornata, con la testa piena di domande e pregustando la prossima conversazione che avrei avuto con Sesshomaru-sama.
Ma quel sogno ad occhi aperti venne interrotto quando Kagome mi disse:

K: " Rin, avresti un momento? Sono contenta di vederti allegra oggi..." Ma il suo viso era tutt'altro che felice.

R: " Kagome-neesan certo, sono tutta orecchi. "

K: " Inuyasha e Sesshomaru sono tornati nel loro mondo, stanotte Kaede li ha visti intorno al pozzo, come se fossero stati richiamati da una strana energia...Sesshomaru è stato il primo a lanciarsi nel pozzo ed è riemerso dopo una mezz'ora dicendo che il collegamento è aperto e possono passare tra questo e l'altro mondo...Inuyasha ha lasciato detto a Kaede che sarebbe ritornato sicuramente, c'è ancora questa presenza nel monte che non li convince..."

Ero sconvolta, ma potevo anticipare cosa stava per aggiungere.

R: " Ma Sesshomaru-sama non ha detto che lo avrebbe fatto...vero!? "

K: " No, non ha proferito parola Rin-chan. "

Dallo sconvolto passai all'incredulità, e da li allo sconforto era solo questione di tempo.
Se n'era andato, senza nemmeno salutarmi.
Se n'era andato anche se aveva promesso che mi avrebbe parlato ancora.

K: " Rin-chan sono sicura che tornerà anche lui. L'energia che nasconde quel monte, la sento anche io malgrado non abbia capito come sfruttare i miei poteri. L'ho visto, sai, che ne sei...attratta? E anche lui, a modo suo ti tratta in maniera...diversa..."

Mi sorrise con fiducia, ma io non ero certa che lui la pensasse allo stesso modo.

R: " Kagome-neesan, grazie. Non lo so come può essere definito il mio..atteggiamento...però lui non è di questo mondo...io...io l'ho sempre saputo...Ora dimmi, inizierai un training per il tuo futuro da miko? E poi, Inuyasha ritornerà, non essere triste, è fantastico! "

Cercai di mostrarmi allegra, anche Kagome soffriva per la temporanea mancanza di Inuyasha ed era in ansia per questa preparazione che l'attendeva. Non volevo che si preoccupasse per me.
E cosi iniziammo a parlare di quando avrebbe inziato, e anche Kaede-obaasan intervenne, e come Kagome ad ogni buona occasione sottolineavano come la loro presenza era fondamentale per capire il mistero di quell'energia nel nostro mondo, non solo quella di Inuyasha, ed io cercai di mostrarmi tranquilla e serena il più possibile, stringendo i denti e soffrendo in silenzio. Poco dopo corsi a scuola, avevo bisogno di restare da sola.

Matematica, di nuovo.
Questa volta il prof mi interrogò e ovviamente sbagliai la risposta, ma poco ci badai. Ero troppo presa dai miei pensieri e sapevo che una volta tornata al tempio non avrei potuto mostrarmi cosi.
Sospirai, mentre guardavo dalla finestra e vedevo cadere sempre più le foglie; l'autunno proseguiva la sua danza, anche il freddo iniziava ad farsi sentire.
Non quella sera.
Quella sera era stata perfetta, non avevo percepito né freddo e né stanchezza.
Ed ora mi sembrava tutto un sogno.
Le mie amiche cercarono di distrarmi, anche Shoji che di solito mi prendeva in giro, quella sera decise di fare un tratto di strada con me.
Non che prestassi così tanta attenzione a nessuno in quel momento, ero troppo abbattuta per conversare o essere di compagnia.
Ma fui grata a quel poco di tempo con Shoji-kun.

S: " Rin-chan ma cos'hai ? Le tue amiche non sono riuscite a strapparti nemmeno un sorriso ed io non riesco nemmeno a prenderti in giro...c'è forse...qualcuno che..."
R: " Shoji-kun, scusami. Hai ragione, oggi credo che non riuscirei a dibattere a nessuna delle tue marachelle. Non c'è alcun motivo in particolare, sono solo molto stanca. Sai, il tempio, le varie commissioni da fare..."

Evitai il discorso "qualcuno", non avrei potuto parlare certamente con nessuno di Sesshomaru-sama.

S: " Va bene, va bene!!! Non voglio insistere ma...riposa bene. Ci dispiace vederti così..."
R: " grazie Shoji-kun. Lo farò sicuramente."

E fu tutto quello che ci dicemmo prima che mi lasciasse vicino alle 300 scale che mi attendevano per entrare al tempio.
Le mie amiche dicevano che Shoji-kun nascondeva un interesse per me; malgrado mi torturasse ogni giorno con mille sciocchezze e scherzetti. Non l'avevo mai credute, ma forse dopo oggi potevo pensare che avevamo ragione.
Ma Shoji era un caro amico, non di più.
Sesshomaru-sama è tutt'altra cosa, qualcosa che non sapevo nemmeno io come definire.
Era apparso nel mio mondo come una meteora, per ben due volte; della prima non avevo ricordo e della seconda fin troppi, bei ricordi, che mi provocavano un certo dolore al petto.
Andai a letto presto, quella sera.
E il giorno dopo sembrava identico al primo.
Se non fosse stato per Kagome-neesan e Obaasan che mi ricordavano costantemente di fare attenzione, così come vedevo la mia cugina/sorella esercitarsi ogni sera, avrei sicuro pensato che fosse stato tutto un sogno.
Quella sera, mi trovai a guardare fuori dalla finestra come avevo fatto la sera dell'incendio.
Una parte di me, sperava che un altro avvenimento come quello accadesse, così che forse Sesshomaru-sama sarebbe ricomparso. L'altra parte di me, si vergognava per averlo pensato, scusandomi nel vento per tanta mancanza di considerazione.
Stavo delirando.
Abbassai il volto, volevo alzarlo per guardare la luna ma vidi una luce argentea passarci nel mezzo, bloccando il mio sguardo e anche i battiti del mio cuore.

Era Sesshomaru-sama.

Un amore che trascende il tempoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora