Il Bacio della Morte

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* RIN POV *

Quello che vedevo non era facilmente traducibile in parole.

Mi trovavo di fronte ad un grosso castello medioevale giapponese sospeso nel vuoto, circondato da solo cielo, sconfinato, profondo e scuro, con una miriade di stelle che sembravano cosi vicine ma in realtà erano più distanti anche di quelle comuni.

Fui trascinata all'interno, dove una moltitudine di piccoli demoni ci attendevano, sia uomini che donne nel genere.
Avevano tutti un aspetto perfetto, bellissimo, tanto da mettere paura, anche se era nulla rispetto a quella bellezza malvagia che possedeva Masahiko.
C'erano anche quegli youkai tarchiati che avevano combattuto contro Kohaku e compagni, tutti sull'attenti, con lunghe lancie a seguito.

Silenzio, tutto taceva, non si percepivano che i nostri passi, sopratutto i miei incerti, siccome quella specie di aria informe e oscura che mi aveva catturato,mi stritolava, non facendomi mantenere una posizione stabile.

Ero viva, mio malgrado e non sapevo se gioirne o meno.

Non capivo cosa aveva in serbo per me, ed ero terrorizzata da questo scenario cosi regale e crudele al col tempo.

La forza oscura mi lasciò improvvisamente e caddi sulle mie gambe.

Eravamo entrati nella stanza principale, dove c'era il suo trono, circondato da lunghi rami di rose rosso scarlatte e nere, piene di spine lunghe, come artigli, che si conficcavano nel legno della struttura, spuntando da esso talvolta.

Raccapricciante.

Mi osservai, cercando una via di fuga, ma quel dio youkai lo capì in fretta.

M: " Ojou-sama non puoi scappare da qui. Se ci proverai, cadrai solamente in un vuoto assoluto e senza fine, Questo è l'aldilà, al confine con l'inferno.
Scappa pure, ora, se vuoi."

R: " Perchè sono qui? Perchè non mi uccidi subito?"

M: " Ucciderti subito? Oh no, non sarebbe degno di me, il nobile dio della giustizia. Mi servi viva se voglio che Sesshomaru-sama muoia per me."

R: " Non capisco perchè, perchè vuoi farlo? Non sei un dio della giustizia? Non dovresti punire i m-..."

M: " I malvagi? Oh, si mia cara principessina umana. Malvagi, per me sono quelli che mi ostacolano, che non permettono all'oscurità di governare questo mondo, per ciò dovranno morire quel principe youkai e il suo fratellastro mezzo demone, ed avrò la terra nelle mie mani, senza più ostacoli."

R:" Malvagio lo sei tu, demone Masahiko!"

Mi ero lasciata provocare, ed ora sarei finita col morire, sicuramente.

Masahiko mi rivolse uno sguardo carico di odio e sorrise beffardo.

Si alzò con lentezza, avvicinandosi a me e quando provai ad alzarmi, dal pavimento apparvero steli doppi e spine che mi intrappolarono e tagliarono lievemente in vari punti le gambe, i fianchi e le braccia.

Non emisi suoni, tanto forte era il dolore, da non avere fiato in corpo.

Masahiko si abbassò e mi alzò il volto con le sue lunghe e bianchissime dita, facendomi scivolare i capelli ai lati, sciogliendosi il codino che portavo. I suoi occhi ambrati erano nei miei, e con quel fare nobile mi parlò ancora.

M: " Graziosa, circondata da queste spine sei una rosa bellissima. Se Sesshomaru-sama ti ha scelta vorrà dire che hai qualcosa di valore, per essere una misera umana...magari potrei valutare di tenerti in vita, se ammorbidiamo quella lingua biforcuta che ti ritrovi...."

Sostenni lo sguardò con dolore e fierezza.

Cosa ne sapeva lui, di me e Sesshomaru-sama?

Un amore che trascende il tempoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora