Solo per lei

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* SESSHOMARU POV *

" In cambio, mi risponderesti ad una domanda?"

Era la creatura più pericolosa che avessi mai conosciuto, Rin.
Era pericolosa, un veleno, capace di rendere la mia volontà caparbia contro l'orgoglio che esigeva ben altro dal mio comportamento.
Da giorni mi affliggevo con domande che non avevano risposta, perchè mi ero imposto di non tornare subito da lei, di avere sempre un motivo valido per presentarmi nella sua epoca, perchè mai volevo che pensasse lo facessi per far piacere al mio animo.

Ero il più potente degli youkai, non avevo debolezze.

Ma lei era cosi prostrata a me, con quel volto sorridente ancora infantile, e il mio ego taceva.

R: " Tutte quelle che desidera, Sesshomaru-sama. L'ascolto, mi dica pure."

S: "Cosa pensavi quando stavi per saltare nel pozzo, oggi? Avevi uno sguardo cosi attento, quasi da bravo calcolatore..."

Ero riuscito a esistere appena qualche giorno senza ritornare, bisognava che facessi un addestramento accurato a quanto pare, quando avevo avvertito una strana sensazione.
L'aria era cambiata, il vento si era arrestato di colpo; e poi sentii la sua voce.

Non era possibile pensai.
Non poteva essere veramente lei.

Ma senza aspettare conferma, corsi al pozzo e sentii l'odore di Inuyasha avvicinarsi; stava succedendo qualcosa dall'altra parte, non avevo più dubbi.
E poi la vidi, poco dopo, poggiata al pozzo intenta a saltarci dentro, con un volto intrinseco di coraggio,

quanta fierezza - pensai.

Ed il polso grondava di sangue...

Che incosciente!

Come aveva potuto farsi del male, volontariamente?
Ed ora l'avevo al mio fianco, cercando conferme in quello che avevo visto e delineando quella parte del carattere di Rin che mi era già troppo chiaro:
Era coraggiosa.
Ma non sarebbe dovuto essere cosi, lei doveva andare via da me, molto lontano.
E cosi mi apparve, quella visione di lei distante, terrorizzata come avrebbe dovuto essere, e mi provocò un dolore più violento del veleno che mi scorreva nelle vene.

Ed io non provavo mai dolore, lo infliggevo.

Ma non a questa ragazzina, ovviamente.
Attesi cosi la sua risposta.

R: " Oh, cercavo di attirare l'attenzione di quell'Oni, volevo portarlo nella sua epoca in modo da non fare del male alla nonna o Kagome...volevo affrontarlo, in qualche modo..."

S: " E una volta lì, come credevi di sbarazzartene? "

R: " Non ci avevo ancora pensato. Sono brava a correre, forse avrei fatto questo fino a quando non mi fosse venuta una buona idea...e avrei chiamato il suo nome, Sesshomaru-sama, forse...sperando cosi in suo aiuto..."

S: " Non avresti resistito tanto, prima del mio aiuto, lo sai? Sopratutto quando avevi già ben pensato di farti del male da sola.."

Mi voltò guardando le sue mani e stringendo con forza un lembo della gonna, mordendosi le labbra.

Era imbarazzata.

Mi piaceva, avrebbe riflettuto meglio sulle sue azioni.

E avrei dovuto farlo anche io.
Che tenesse o meno alla sua vita, non avrebbe mai dovuto riguardarmi.
Ma ora avevo promesso di proteggerla, avevo il diritto su ogni mia sgridata.
Nessuno dei due parlò per un pò.
Rin cercava di ricomporsi e prima che la incitassi a rispondermi, la vidi alzare il volto e osservare il cielo.
Cercava la luna, ne ero certo.

Un amore che trascende il tempoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora