Sentimenti contrastanti

67 3 0
                                    




*SESSHOMARU POV*

Uno youkai non conosce dolore, paura o timore.

Non conosce piacere, amore o felicità, se non in battaglia, quando seppellisce con la propria spada il suo avversario.

Allora, perchè sentivo nascere una gioia nuova, da questo bacio?

Rin stava per cadere, e l'avevo afferrata, non curante che avrebbe unito il suo viso al mio; e quando accadde, le sue morbide e delicate labbra erano già sulle mie, anche se non completamente.

Sentii come una scossa.

Freddo e caldo che si fondevano, si avvicinavano perciolosamente, per poi cercare un punto di incontro.

Ero sopraffatto da quella scossa, ed il piacere che ne derivò da esso mi turbò, mai provato prima di quel momento.
Non feci alcun movimento, restando immobile ed in attesa che fosse lei la prima a separarsi da quel bacio fortuito, anche se in me quella gioia cominciò a cedere il posto ad un bisogno più primordiale, meno nobile rispetto al mio essere:

La desideravo, come non credevo fosse possibile.

Possibile che Rin avesse infranto ogni barriera?

Era penetrata come un leggero ruscello d'acqua, che scava nel terreno il percorso per arrivare dritto alla fonte.

Lei era risucita ad avvicinarsi a me, come a nessuno avrei permesso mai.

Ed ora avevo capito, avevo tolto il velo che celava qualcosa di molto evidente:

Provavo qualcosa per lei.

Quel sentimento che l'avrebbe condannata per sempre.

* RIN POV*

Si poteva morire e rinascere in un solo momento?

Perchè era quello che stava avvenendo al mio cuore.

Era morto, non appena aveva compreso il mio gesto, seppur innocente e non premeditato, e rinato quando aveva scoperto l'immenso piacere di quel tocco.

Le mie labbra, in collisione sulle sue, non riuscivano a muoversi.

Sgranai gli occhi e vidi i suoi, sorpresi come i miei per un solo secondo, prima di diventare due lievi fessure di oro colato, che sembravano aver compreso qualcosa di molto profondo, per la prima volta.
Le sue mani erano dietro la mia schiena, come per sorreggermi e le mie poggiate sulle sue spalle, avevano incontrato parte della sua pesante armatura che per la prima volta capii veramente quanto fosse resistente.

Cosa dovevo fare adesso?
Perchè non si muoveva dal mio folle gesto?

Troppo consapevole e timorosa per quello che era accaduto, seppur Sesshomaru-sama sembrava reagire senza alcuna avversione nei miei rigurardi, mi ritrassi, un pò di fretta, un pò senza capire cosa avrei dovuto dire.

Abbassai lo sguardo, mordendomi le labbra.

Sentivo che le lacrime stavano per scorrere, preoccupata di averlo cosi turbato che non avrebbe acconsentito più la mia presenza.

Ancora, non arrivò alcuna sfuriata.

Raccolsi tutto il coraggio che avevo in corpo e con un filo di voce dissi:

R: " Mi perdoni, Sesshomaru-sama...."

Non disse nulla, e non sapevo come interpretare tutto quel silenzio.

Alzai lo sguardo e lo vidi in volto.

Non era turbato, nè arrabbiato come credevo. Aveva la stessa posizione cavalleresca di pochi attimi fa, i capelli lunghissimi che scendevano aggraziati lungo le spalle.

Un amore che trascende il tempoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora