L'Epoca Sengoku - Pt.1

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* RIN POV *

Mi aveva accompagnata in camera, un'altra volta.

Avrebbe mai smesso il mio cuore di battere così forte? Avrei giurato sentirlo fin dentro le orecchie.
È sempre troppo in fretta quel momento magico era terminato, non appena mi aveva posato sul pavimento di legno della mia stanza, osservandomi per un breve secondo e sussurrandomi :

"Rin, abbi cura di te."

Fu in quel momento esatto, quando ammirando seduta su quel pavimento freddo tutta la sconvolgente bellezza di quel principe youkai che un sentimento nuovo e lacerante si fece strada in me.

Non lo avrei ammesso ad alta voce, mai.

***

Trascorse l'autunno in fretta, e ci trovammo con la bellezza cristallina dell'inverno alle porte.
Cambiammo le divise a scuola, e Tokyo iniziò a tramutare i suoi colori in tonalità fredde ma non per questo malinconiche.
Mi piaceva.
E il mio cuore batteva con una forza immensa, ogni giorno, perché era popolato dal ricordo di Sesshomaru-sama e dal desiderio di rivederlo.
Era trascorso più di un mese dall'ultimo incontro.
Certo, inizialmente mi aveva destabilizzato come la prima volta, ma questa volta ero consapevole che sarebbe tornato, prima o poi.
Fu un avvenimento che spezzó quell'apparente tranquillità, quando Inuyasha si presentò da Kagome con un fare agitato.
Ero di ritorno da scuola, e non avevo sentito la loro conversazione iniziale.

K: " Inuyasha, come faccio a seguirti ora? Non sono una miko pronta, non ho ancora capito come fare per liberare la mia energia spirituale! Ed ora mi parli di seguirti!?"

I: " Ti ho detto che venire dall'altra parte, ti aiuterà moltissimo! Il collegamento tra questa maledetta montagna e ciò che sta accadendo nel mio mondo, ha un nesso!"

K: " Non c'è dubbio, ma non mi sento in grado di...di essere così di aiuto!"

I: " Lascia fare a me! Ti proteggerò io!"

Kagome doveva seguirlo.
Non poteva essere vero.

Mi avvicinai di fretta, restando immobile e chiedendo spiegazioni con gli occhi; mi raggiunse Kaede obaasan e mi bloccò le spalle con le mani.

Mi spiegarono che nell'epoca Sengoku, c'era una sfera dei 4 spiri che era stata separata dalle sue due componenti: una forza buona ed una oscura. Sospettavano che una delle metà, fosse proprio nella montagna ma l'altra era finita in mani sbagliate, un certo youkai Senryounmaru che governava le terre del sud ed intendeva avvicinarsi a quelle del defunto padre di Inuyasha e Sesshomaru, che erano ora sotto l'influenza di quest'ultimo.

Un brivido mi pervase lungo la schiena, quando sentii il suo nome e al pericolo che stava affrontato.
Mi sentii mancare nelle gambe, il cuore impazzito dalla paura, non più per piacere ma solo dal dolore che quelle parole mi avevano inflitto.
Ed ora Kagome doveva combattere con loro.

Ed io?
Cosa avrei potuto fare per coloro che amavo?"

Ero solo un' umana, debole e fragile!
Non vantavo nulla di notevole a mio favore.
Ma volevo fare la mia parte, a qualunque costo! Non avrei permesso a Kagome di mettersi in pericolo per tutti!
Come ad intuire i miei pensieri, Kagome intervenne:

K: " Rin-chan, non avere paura. Io...dovrò andare ma tu, tu devi restare qui e prenderti cura del tempio e della nonna. Sai che dolore se anche tu mi seguissi?"

R: " NO! Non permetterò mai che tu sia in pericolo senza di me!"

K: " Ci sarà Inuyasha e anche altri suoi compagni che mi proteggeranno. Non devi avere paura."

Iniziai a piangere e corsi nella mia stanza.
Ero disparata.
Avevo così paura, per lei che sarebbe stata in pericolo anche se vigilata da Inuyasha, che avrebbe fatto di tutto per difendere la mia nee-San e per Sesshomaru-sama, che avrebbe dovuto affrontare uno youkai potente come lui.
Cenai, senza scambiarci alcuna parola, e mi sentii in colpa per averle nuovamente tenuta in pensiero a causa mia.
Decisi dopo che avrai fatto una passeggiata dove ero stata con Sesshomaru-sama, e lasciai scendere libere le lacrime.

Cadde uno strano silenzio.
E ciò che di lì a poco stava per accadere non fu per me che un lampo, veloce e tagliente, senza che potessi fare nulla per evitarlo.

La terra tremò forte, così tanto da farmi saltellare dal pavimento di legno del portico dove ero seduta.
Si spalancarono le porte dove era custodito il pozzo e un'aria oscura, informe e densa, uscì dalle viscere di quel luogo facendomi rabbrividire e terrorizzata, persi totalmente la voce.
Quell'aria nera mi accolse, stringendomi come se fosse un braccio più che un'aria senza corporatura, stretolandomi forte.
E poi arrivarono in mio soccorso.

I: " Schifoso, lasciala subito!"

Inuyasha aveva brandito la sua enorme spada e me la puntava contro.

K: " NO! Inuyasha fermo! Rin! Si farà male! Presto, userò le frecce!"

E Kagome scoccò, senza sfiorarmi affatto ma senza scalfire nemmeno quella specie di aria amorfa.

R: " N-n-no-n f-fa-re d-del m-m...."

Non riuscii a terminare la frase, avrei voluto urlare contro quella massa oscura di non fare del male a Kagome e Inuyasha, ma non ne fui capace, sentendomi sul punto di svenire.
La forza oscura lasciò che il pozzo la risucchiasse indietro, e con lei, scivolai anch'io in un abbisso senza fondo.

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