La nascita di una nuova guerriera

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* SESSHOMARU POV*

Era in un campo di battaglia, a medicare ferite.

Quella vecchia aveva ragione.

*TbT*

Ero tornato da Rin, forse nel medesimo istante che lei era partita e in quel viaggio temporale non potevamo incontrarci.
Appena arrivai al tempio, sentii l'odore di Inuyasha, il suo sangue precisamente.
Doveva essersi recato qui subito dopo lo scontro.
Apparve quella che si chiamava Kaede, la miko che anni fa era giunta in questo mondo.

L'attuale nonna di Rin.

K: " Venerabile Sesshomaru, se e' Rin che cerca, la troverà nella sua epoca."

S: " Perché si troverebbe dall'altra parte? Era qui anche Inuyasha."

K: " Si, era molto ferito, ci ha spiegato della battaglia che era avvenuta. Mio malgrado, Rin è partita per aiutare i feriti, le ho insegnato delle tecniche."

S: " Per medicare feriti? Rin è solo un'umana, in balia di una moltitudine di viscidi demoni in un mondo che non conosce."

K: " E' vero. Se fosse stato per mio volere non l'avrei mai fatta partire, ha ancora da imparare oltretutto. Ma i suoi motivi erano forti e poi ..."

Restai in attesa di capire dove il discorso sarebbe terminato, fermi l'uno dello sguardo dell'altro,

"E poi ci sei tu che la difenderai, non è cosi?"

Si, l'avrei difesa senza esitazione.

Ma avrebbe dovuto aspettarmi,non seguire quel mezzo demone malconciato.
Non dissi nulla, in fondo sapevo bene quanto fosse testard Rin, e non mi meravigliava che fosse partita per venire da me e aiutare quella sacerdotessa.

Solo, non cosi presto.

Mi voltai, sdegnato per quel tempo sprecato in quel modo e partii verso il mio mondo.

Ed ora eccoci qui, ai piedi del vilalggio dove si trovava Rin; quello che ne restava di quell'accampamento di umani.

Era in un campo di battaglia, a medicare ferite.

Vestita cosi poco, malgrado facesse freddo per un umano e il tempo minacciasse tempesta, Rin era china a medicare insieme alla sterminatrice alcuni uomini pesantemente feriti. I suoi lunghi e scuri capelli lasciati a briga sciolta, non più del solito ciuffo legato in maniera infantile, anche se in quel momento aveva l'aria seria e adulta, fiera.

Aggiunsi, a suo favore, un nuovo aspetto oltre la testardaggine:

Era coraggiosa.

Ne avevo avuto percezione, in passato.

Eppure ora che la vedevo priva di ogni protezione, prostrata ad aiutare gli altri vestendo un ruolo che non le apparteneva ancora a pieno, che avevo capito quanto fosse coraggiosa Rin.

Era incantevole.

Anche macchiata di sangue non suo e sporca di terreno, ai miei nobili occhi era una creatura bellissima, non c'era dubbio.

Osservai la sterminatrice, una femmina umana adulta, e non ci trovai alcun tratto che potesse essere paragonato a lei.

Ovviamente, Rin era l'unica eccezione ad ogni mia prerogativa, inutile pensare che ai miei occhi un altro misero essere vivente, per quanto non mi sentissi più ostile alle altre specie come in passato, potesse mai avere alcuna importanza per me, il nobile Sesshomaru.

Un amore che trascende il tempoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora