Entriamo nel bar e un ragazzo alto e biondo, che non ho mai visto prima, si avvicina e noi mordendosi nervosamente il sottile labbro inferiore, sul quale è ancorato un piccolo anellino nero.
'Salve, benvenuti alla Maison di chocolat! Come posso aiutarvi?'
Dice con voce allegra e quasi emozionata mentre io mi guardo intorno per cercare Ashton che però non trovo.
'Dov'è Ashton?'
Ringhio verso il biondo, ignorando del tutto la sua gentilezza.
'Haley stai calma'
Mi sussurra Calum quando il nuovo cameriere arrossisce in viso.
'L-lui ha un giorno di ferie oggi'
Risponde piano il ragazzo sconosciuto mentre io sospiro di sollievo.
Credevo l'avessero licenziato e sostituito
Penso mentre afferro il polso di Calum e lo trascino fino al mio tavolo preferito.
Il cameriere guarda Hood in modo comprensivo, come se fosse stato preso in ostaggio da me e io gli scocco un'occhiata furiosa che lo fa arrossire di nuovo.
Ci segue fino a che non ci sediamo al tavolo vicino la vetrata e tira fuori un piccolo block notes e una penna dalla tasca del grembiule.
'Volete ordinare qualcosa?'
Chiede intimorito da una mia possibile reazione aggressiva che però non arriva.
'Un muffin grande al cioccolato'
Dico notando gli occhi azzurrissimi del ragazzo biondo.
Calum scruta il bancone per qualche secondo, passando in rassegna le pietanze esposte, poi torna a guardare il cameriere;
'Per me un cappuccino e una ciambella, grazie'
Il ragazzo scrive ciò che abbiamo chiesto e scompare silenzioso dietro al bancone.
'Perché devi essere sempre così scorbutica?'
Mi chiede Calum guardandosi le mani.
'Senti, io vengo in questo posto da anni e ci ha sempre lavorato Ashton. Lo hanno assunto in quarta superiore come aiutante cameriere e dopo un anno è diventato cameriere fisso. E adesso, da un giorno all'altro, trovo un insulso biondino al suo posto!'
Spiego infervorata mentre Calum fissa il suo sguardo su di me.
'Ma ha detto che è solo di riposo!'
'Pensavo lo avessero licenziato prima che il biondo mi spiegasse, Ashton tempo fa era a rischio per alcuni ritardi consecutivi'
Borbotto, ruotando gli occhi irritata
Nessuno dice più nient'altro fin quando il cameriere che, scopro chiamarsi Luke grazie alla targhetta che ha sul petto, arriva con le nostre ordinazioni.
'Grazie'
Luke sorride e si allontana, Calum si gira a guardarmi male perché non ho ringraziato.
Sbuffo e inizio ad assaporare il mio solito muffin mentre Hood sorseggia piano il cappuccino, l'atmosfera è ancora tesa tra noi.
Appena poggia la grossa tazza sul tavolo mi accorgo che gli sono rimasti dei baffi di schiuma.
Mi sciolgo in una risata e lui mi guarda male ancora una volta.
'Che hai da ridere?!'
'Hai un po' di schiuma qui'
Dico indicando su me stessa il punto in cui è sporco.