Io e Calum ci facciamo strada nella sala che è già piena da scoppiare, fino a raggiungere il bancone dove vendono alcolici e qualche alimento.
Per non perderlo di vista lo prendo per mano e cerco di non farci inghiottire dalla massa di gente che balla intorno a noi.
Quando finalmente individuo due sedie libere, di quelle alte da bar, lo strattono e gliele indico. Prendiamo posto e non esito ad ordinare due birre.
'No Haley, io non bevo'
Mi dice il moro all'orecchio per farsi sentire sopra alla musica alta.
'Avanti Hood non vorrai passare l'intera serata a fare il perbenista sobrio'
Ribatto mentre lui arrossisce e distoglie lo sguardo.
'Davvero, non fa per me'
Scuote la testa quando gli porgo la bottiglia di birra.
Metto su una faccia incazzata e prendo un lungo sorso dalla mia. Quando torno a guardarlo lui sta fissando qualcosa dietro di me.
Mi giro sulla sedia e individuo i capelli rossi di Michael che ondeggiano in pista. Strizzo gli occhi per vedere meglio e noto che ha la faccia incollata alla bella ragazza bionda, che so essere la sorellastra di Calum.
Torno a guardare il moro che ha uno sguardo affranto.
Si preoccupa così tanto per lei.
Penso mentre lui distoglie lo sguardo e allunga la mano verso la bottiglia fredda di birra.
Lo guardo a bocca spalancata mentre ne tracanna un bel po' e scoppio a ridere quando inizia a tossire perché si è soffocato con la bevanda.
'Così si fa, Hood!'
Urlo per farmi sentire e lui mi sorride stralunato.
Dopo una decina di minuti le nostre birre sono scomparse ma a Calum non sembra bastare.
Infatti, con un gesto della mano, chiede al barman di avvicinarsi e ordina un alcolico forte.
L'uomo annusice e gli passa della vodka alla pesca.
Lui mi guarda e alza il bicchiere verso di me nonostante io non stia bevendo nulla.
'Salute Haley'
Dice con voce strascicata prima di buttare giù il liquido roseo.
Gli sorrido radiosa mentre penso che finalmente posso divertirmi con lui.
Ordino anche io della vodka e ne bevo più di quanta dovrei, al solito mio.
Al quinto bicchiere entrambi ci alziamo e andiamo ad inglobarci nella folla per ballare.
O meglio per muovere il corpo in modo casuale cercando di rimanere in piedi.
Improvvisamente la musica da discoteca si ferma e parte una specie di lento che fa unire a due a due le persone attorno a noi.
Calum mi guarda con occhi arrossati e lucidi, ovviamente annebbiati dall'alcool, e appoggia le mani sui miei fianchi.
Io automaticamente avvolgo le mie braccia dietro al suo collo e lui mi avvicina ancora un po' al suo corpo che emana calore.
Sento la musica come ovattata e non riesco a capire di che canzone si tratta ma in questo momento, con le labbra di Calum a pochi centimetri dalle mie, non potrebbe interessarmi di meno.
Indossi i tacchi ma a malapena raggiungo il suo mento, così lui inclina piano la testa verso il basso e posso sentire il suo alito fresco, che ha un che di pesca, solleticarmi il naso.