Capitolo 11.

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        Cap11;all I want for christmas,is you.
                                     
                                     Diamond.

Vigilia di Natale.Tutti si stanno di sicuro preparando per il famoso cenone del giorno dopo,alcuni stanno già festeggiando,alcuni partono.Mentre io ero nella piccola villa sul mare,a mettere in un borsa i pochi vestiti che avevo con me.

«Hai preso tutto?»Chiese Calum allo stipite della porta,con in mano un borsone.

«Si.»risposi,prendendo e mettendomi sulla spalla la borsa.Mi girai e gli sorrisi,lui fece lo stesso e mi tese la mano amichevolmente.“amichevolmente.”Si.Gliela presi e improvvisamente intrecciò le nostre dita.Questa era la seconda volta che lo faceva.Forse ero un pó infantile io,forse ero troppo apprensiva,ma quel gesto mi sembra intimo.Uscimmo dalla villa,e Calum chiuse bene,e picchiettò la porta.

«Bhe,ciao ciao casa.»sbuffò ridendo.

«Ci mancherai.»Dissi io salutando.

Mi sarebbe mancata.Calum aveva deciso di rimaner lì per così tanto tempo per sicurezza.Di cosa,poi?Scesi il portico e attraversammo il piccolo ponte che conduceva al parcheggio.Dalla tasca degli skinny,Calum tirò fuori le chiavi e schiacciò il pulsante per aprirla.Non essendo un gentil uomo a volte,mi aprì la porta da sola.

Il viaggio fu piuttosto silenzioso.Non sapevo cosa dire o pensare.Avrei dovuto rimanere in silenzio o dire qualcosa?mi misi a sedere meglio,mordendomi il labbro.Mi sentì osservata e alzai lo sguardo.Incontrai lo sguardi di Calum del tutto differente dal mio.

«Tutto okay?»chiese concentrandosi sulla guida.

«Certo.»

Chissà se si ricordava quello che gli avevi detto al centro commerciale.Ma forse,se n'era già dimenticato.Stavo per aprir bocca,ma ormai eravamo già arrivati e comunque sarebbe andata non ci sarebbe stata occasione per continuare.

«Eccoci.»dissi nervosa.

«Eccoci..»sbuffò lui.Picchiettò le dita contro il volante,per poi rivolgermi un sorriso e velocemente uscì dalla macchiana.Mi sfilai la cintura,e convinta che Calum non venisse da me,misi la mano sulla portiera per aprirla,ma fu più veloce lui e l'aprì di scatto.

«Oops,scusami.»ridacchiò.Scesi ridacchiando anch'io,ma ero totalmente imbarazzata.

«Allora..io vado a casa.Cioè ehm,ci vediamo a scuola.»

Perfetto.La nostra mini avventura era finita così?ovvio.Aveva fatto il gentile con me solo perchè non voleva avermi sulla coscenza,e ora era libero.Libero perchè probabilmente quei deficienti potevano aver creduto davvero che fossimo morti dissanguati mentre Calum guidava per portarmi via.Scossi la mano a 'mo di 'ciao'.Sorrise e si diresse verso casa.No.Dovevo dire qualcosa,lui non l'avrebbe mai fatto per il suo 'orgoglio'da duro.Notai che si dirigeva a passi lenti verso il vialetto di casa sua.Ne approfittai perchè era ancora a pochi passi da me.

«Calum!»chiamai.Si girò e aveva un sorriso torvo.

«Si?»

Mi morsi il labbro inferiore.«Ehm..ti ricordi quella cosa della moto?»,fece cenno di si con il capo.«Vieni ancora vero?»perfetto.Sembrava disperata quella frase.Ma forse lo era,ne ero sicura,ma non lo volevo far notare.

«Certo che vengo.»sorrise teneramente e per la prima volta vidi sul suo bel visino un'espressione di tenerezza.Sentì le guancie surriscaldarsi leggermente quando nessuno dei due accennò una sola parola.«Passa un buon Natale,Cal.»,dissi sorridendo«Anche te Diamond.»detto questo si girò e si avviò nuovamente verso casa sua.Presi il mio iphone e misi le cuffiette,mettendo Animals.Mi diressi verso la cassetta della posta,prendendo fuori ben 5 lettere.Una era di mia madre,riconobbi la calligrafia,la aprì e c'erano degli auguri di Natale.Spazzatura.Una bolletta.Conservare.Un'altra.Conservare.Una lettera dalla mia migliore amica.Mettere in borsa e leggerla più tardi.Una lettera da nonna.Spazzatura.Sbuffai sonoramente attraversando il cortile immenso,sino ad arrivare alla porta d'ingresso,aprendola.Mi chiusi dentro,e all'inizio non sentì nulla.Avevo a tutto volume Animals dei Maroon 5.Appoggiai davanti al tavolino della finestra che dava sul cortile le lettere.Accidentalmente guardai fuori,notando una macchina familiare davanti a quella di Calum.Scostai un pò le tende,per veder meglio.Uhm.L'avevo già vista,era familiare a dir poco.Realizzai che era la macchina di Harry.Ma se la macchina era vuota,lui non aveva suonato il campanello perchè lo avrei sentito comunque,dov'era?incominciai ad indietreggiare deglutendo,quando mi scontrai contro una figura possente.Mi tolsi le cuffiette e mi girai.

«Cosa ci fai qui?»fu la prima cosa che mi uscì di bocca.Harry fece un sorriso divertito,per poi replicare «Sono felice anch'io di rivederti.»

Alzai il sopracciglio e mi diressi in cucina,prendendo un bicchiere dall'armadietto sopra il lavabo,versando un pò d'acqua.Sentì la presenza di qualcuno bruciarmi la pelle.

«Dopo un paio di settimane,guarda chi riappare.»

«Hey,ho avuto da fare.»mi girai.«Ah si?per esempio andare in giro a sparare o minacciare della gente?oh ma certo che stupida,come può non mancare facendole svenire con stracci imbevuti da alcol!»replicai sarcasticamente.

«Diamond,sai quello che faccio.»

«Si,okay.»

«Avevi davvero bisogno di me?»

Arrossì.«Certo che no.»

«Allora perchè sei arrabbiata?»

«Ho avuto una brutta giornata.Ti capita mai?»

Sembrò rilassarsi e distese i muscoli.«Certo.»

«Vuoi qualcosa?»

«No sono apposto così,grazie.»si avvicinò.«Però Diamond,so cosa ti fa sciogliere..»si avvicinò sempre di più finchè non eravamo completamente faccia a faccia.«Cosa?»azzardai a dire.Il petto faceva su e giù velocemente.La sua mano prese con due dita il mio mento,costringendomi a guardarlo dritto negli occhi.«I miei baci.»detto questo,le sua labbra si scontrarono con le mie.

Ero caduta nel suo gioco pericoloso.

Mi staccai violentamente,e lui rimase sorpreso dalla mia reazione agrottando le sopracciglia.

«Perchè non vuoi?»

«Perchè è stato uno sbaglio l'altra volta.Perfavore,possiamo essere amici ma non di più.»era vero.Non provavo niente per lui se non un senso di pietà.

«Ne riparleremo domani.»

«Non festeggi il Natale con la tua famiglia Harry?»si irrigidì di colpo.Avevo toccato un tasto dolente per lui e non lo sapevo.Si avvicinò e portò le sue labbra al mio orecchio.Si lasciò scappare una piccola risata,«Ti aspetto domani.»mi lasciò un bacio sulla guancia,per poi dirigersi autonomo alla porta d'ingresso.

Questa era una giungla da cui non potevo scappare.Harry mi avrebbe preso in qualsiasi modo.E Calum non avrebbe potuto far nulla.

SCUSATEMI.
Scusatemi il ritardo ma sapete,la scuola,il quadrimestre che sta finendo!che palle!
Vi auguro buona scuola,a presto belle!!
xxx

▽Chosen▼C.H+H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora