Ho ancora fissi nella mia mente i suoi occhi. Erano strani. Stava piangendo e quando mi ha visto è rimasto sorpreso.. era preoccupato, ma non per me, credo che fosse preoccupato che qualcuno lo abbia visto in quello stato.
Che cosa ti è successo Isaac?
Che poi a me cosa interessa.. è stato lui a lasciarmi. E' stato lui ad abbandonarmi nel momento più difficile della mia vita. E' stato lui a sparire mentre io mi sgretolavo minuto dopo minuto. E' stato lui a non mantenere la promessa. E' stato lui a smettere di amarmi.
Però non l'ho mai visto così spaventato..
Smettila di pensare a lui Justin! Hai già la tua buona dose di problemi. Pensa a come risolvere quelli.
Dato che il tetto è occupato, mi intrufolo sulle scale di emergenza. Ho bisogno di tranquillità mentre faccio qualche chiamata.
"Si?"
"Ehm.. Signor Brown! Sono Justin. Volevo sapere se c'è disponibilità di fare qualche turno in più al minimarket. Anche di mattina andrebbe bene."
"Ciao Justin. Caschi proprio a fagiolo. Ho bisogno di qualcuno che mi copri due turni di mattina."
"Oh Signor Brown sarebbe perfetto!! Grazie!!"
"Ci vediamo Justin!"
Perfetto. Ora devo solo chiedere a Jackson, sperando che non inizi a fare domande o ad impicciarsi della mia vita.
Credo di aver trovato anche il quarto lavoro.. ma non ne sono sicuro...
Non so se riuscirei a far coincidere tutti gli orari e a livelli fisico sarebbe distruttivo.
Ma io ho un disperato bisogno di soldi e lì la paga sarebbe ottima.
Sto seduto per qualche minuto con le ginocchia al petto e il mio viso nascosto in esse.
Cosa devo fare?
I tre giorni che mi ha dato Tony prima o poi scadranno e io ho bisogno di dargli i soldi.
Ormai non ho più nulla da perdere però.
Faccio un respiro profondo e decido di chiamare per fare il colloquio.
...
Oggi ho il turno in caffetteria e spero che Jackson possa aiutarmi senza fare troppe domande.
Stiamo chiudendo e mi sembra l'occasione perfetta per chiedere.
"Jackson"
"Dimmi piccolo"
"Posso chiederti un favore?"
Il suo sguardo sembra spaesato. Credo non si aspettasse di sentire mai questa frase uscire dalle mie labbra. E sinceramente nemmeno io me lo sarei mai aspettato da me stesso.
"Certo!! Dimmi!!" sembra entusiasta. Spero che continui ad esserlo anche dopo la mia richiesta.
Questi turni in più mi servono davvero e spero che lui possa capire.
"Volevo sapere se ci fosse la possibilità di aggiungere qualche turno"
"Gli altri pomeriggi non hai i turni al minimarket? Hai perso il lavoro?"
"No.. infatti vorrei dei turni di mattina"
"Justin! Non se ne parla! Hai la scuola. E' il tuo ultimo anno! Devi diplomarti"
"Jackson. Per favore" Lo guardo negli occhi. Sono serio. Sono preoccupato. Sono spaventato di non farcela. Spero di trasmettergli tutto questo. Perchè quei soldi mi servono. Davvero tanto.
"Per caso riguarda i lividi sul tuo volto e sul tuo corpo?"
Mi sembrava strano che non li avesse nominati per tutto il turno. Ma i miei occhi rimangono fissi a guardarlo sperando che capisca.
"Mi devi promettere una cosa però"
"Cosa?"
"Che se mai ti trovassi nei guai mi chiederai aiuto Justin! Per favore"
"Va bene" abbasso lo sguardo perchè non riesco più a guardarlo negli occhi. La loro intensità, quello che cercano di trasmettermi mentre mi guardano.. li conosco bene e non ho la forza per guardarli perchè conosco tutto questo fin troppo bene. Così tanto che mi spaventano.
E poi non vorrei che si rendesse conto che la mia risposta è una bugia. Che non gli chiederei mai aiuto. Ma non perchè non è una brava persona. Semplicemente ho imparato a contare sempre e solo su me stesso. E voglio continuare a farlo, altrimenti potrei crollare di nuovo. E questa è l'ultima cosa che vorrei.
Sto cercando di sopravvivere come meglio posso.
Prima di andare via e sparire di nuovo dietro l'angolo mi volto.
"Jackon.."
Aspetto che lui si giri a guardarmi per poi continuare.
"Grazie"
Non gli do nemmeno il tempo di rispondere o dire qualcosa, che sono già sparito.
Come al solito, dopo i turni alla caffetteria, torno a casa, mi faccio una doccia veloce e poi vado al turno di guardia.
La nottata sembra tranquilla così decido di organizzare tutti i miei turni, per farli coincidere tra di loro.
Però improvvisamente il flash degli occhi che aveva Isaac stamattina, torna a tormentare la mia mente.
Quegli occhi che tre anni fa hanno catturato la mia anima, così belli, mentre ora così pieni di paura e lacrime. Tutte emozioni che io ho provato e che lui aveva promesso di aiutarmi a superare rimanendomi vicino, non lasciandomi mai andare.
Così ad un tratto mi ritrovo a pensare a lui, ai due anni trascorsi con lui.
"Ti amo più di quanto tu possa immaginare Justin. Sono tuo. Completamente e incondizionatamente."
"Ti amo Isaac"
Quei momenti in cui ero tra le sue braccia sotto le coperte, mentre mi coccolava e mentre io mi lasciavo coccolare. Quei momenti che sono stati i più felici della mia vita. Lui era la mia felicità. Lui che era l'unico in grado di farmi sentire i fuochi d'artificio nel cuore ogni qual volta che mi abbracciava, che mi baciava, che mi toccava.
Il calore del suo corpo mi riscaldava e mi faceva sentire al sicuro. Protetto.
Ora invece sono solo, al freddo e senza alcuna protezione.
Se prima mi sentivo vivo, felice e amato, ora mi sento rotto, vuoto.
Tutti e due mi hanno lasciato. Convinti che avrei continuato a vivere senza di loro, quando in realtà quello che sto facendo è annaspare.
Erano le persone di cui mi fidavo di più al mondo, avevo solo loro e a me bastava. Loro per me erano tutto, ma hanno comunque deciso di abbandonarmi in questo mondo in cui non ho più speranze. Non più aspirazioni. Non ho più desideri se non quello di riaverli di nuovo tra le mie braccia.
Perchè dopo tutto quello che mi ha fatto Isaac, nel profondo, desidero ancora di riaverlo tra le mie braccia?
Il suo ritorno mi ha destabilizzato. Rivedere il suo viso. Risentire la sua voce. Vedere quegli occhi pieni di paura.
Per un solo secondo, un dannato secondo, ho pensato di correre da lui per abbracciarlo.
Ma poi mi sono ripreso dalla mia idiozia e sono andato via, il più in fretta possibile.
Ho ripensato a tutto il dolore che ancora provo, per colpa sua, per colpa di suo padre, per colpa di Ryan.
Ho deciso che sarei stato l'unico su cui contare e non mi tirerò indietro solo per continuare a soffrire.
Ora la cosa più importante è ripagare i debiti quindi devo solo lavorare, lavorare e lavorare.
E' solo questo quello a cui devo pensare.
![](https://img.wattpad.com/cover/246224407-288-k382774.jpg)
STAI LEGGENDO
What hurts the most.
Fiksi RemajaCome si affronta la perdita di qualcuno? Justin stava ancora cercando di capirlo. Stava anche cercando di capire come si fa a vivere una vita vuota, senza nessuno e senza nessun sentimento oltre il dolore. Un dolore talmente grande da lasciarti para...