Capitolo 1

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Beep Beep Beep Beep

"Justin!! La sveglia!!"

Sento Ryan che urla il mio nome..

"Justin!!!"

Mi piace sentire la sua voce.

"Justin!! Giuro sulle tue palle che se non scendi a fare colazione salgo e te ne penti! E' tardi e devi andare a scuola!!"

Sento odore di pancakes.. amo i pancakes.. specialmente quelli che prepara Ryan.. Mi viene da sorridere.. Sono felice.

Sento la porta che si spalanca. 

Sono nei guai. 

"Justin Theodor Walker."

"Altri 5 minutiii" 

"Ne sono passati 15 da quando è suonata la sveglia per la prima volta. Non farmelo ripetere."

Mugulo qualcosa di incomprensibile, persino per me, nel cuscino. Non ho voglia di alzarmi e abbandonare il calore delle coperte. 

"Lo hai voluto tu!!" 

Sento ad un tratto un peso sopra di me e le mani di Ryan che iniziano a farmi il solletico. 

Inizio a ridere e strillare. Sono molto sensibile al solletico. 

"Ryan!!! Fermati!! Ti pregooo!!!" 

Lo sento ridere. Adoro la sua risata. 

Beep Beep Beep 

Apro gli occhi e mi rendo conto che era solo un sogno. Un bellissimo sogno. 

Mi alzo dal letto e mi dirigo verso la doccia per poi vestirmi e uscire. 

Non faccio colazione..non più. 

Oggi inizia il mio ultimo anno di liceo. L'idea di tornare in quel posto non mi entusiasma per niente. 

Prima di uscire di casa noto nella cassetta delle lettere varie buste.. ultimi avvisi di pagamento. Non ho voglia di leggerle ora, così le lascio sul tavolo di quello schifosissimo monolocale nel quale ora vivo e vado via. 

Metto le cuffiette e mi dirigo verso la fermata degli autobus. 

Il viaggio è breve, quindi in poco tempo raggiungiamo i cancelli della scuola. 

Riconosco molti volti. Molti erano miei amici. Ora non ne voglio sapere più niente. Ignoro tutti gli sguardi puntati su di me e le chiacchiere. Non mi interessano. 

Cerco di raggiungere il mio armadietto con ancora le cuffie nelle orecchie. 

"Tin" "Justin!!" sento qualcuno che mi strattona per il braccio. Posso solo immaginare di chi si tratti. 

"Che vuoi Tess?" mi giro annoiato per vedere cosa vuole, altrimenti non si stacca più.

"E' da un quarto d'ora che chiamo il tuo nome!"

"Se ho le cuffie e la musica a tutto volume vuol dire che non voglio essere disturbato."

"Devo parlarti. E' urgente."

"Non mi interessa" 

"Justin ti prego!! E' importante" 

Mentre cerco di rimettere le cuffiette e mi giro per andare via lasciandola lì che ancora cerca di richiamare la mia attenzione, lo vedo. 

"Era questo che volevo dirti. E' tornato.. e non da solo..Justin..." la sua voce è triste, preoccupata, preoccupata per me. Ma a me non interessa. Non mi interessa di lei, non mi interessa di Isaac, non mi interessa della sua nuova ragazza che gli sta attaccata al braccio, non mi interessa della scuola, ma specialmente non mi interessa della vita. Non più. 

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